Internazionalizzazione: l’università è una risorsa
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Discorso di Gaetano Manfredi (Presidente CRUI) agli Stati Generali per la promozione all’estero della formazione superiore italiana
L’internazionalizzazione della formazione superiore italiana è una realtà sempre più evidente e sempre più dinamica. Per la Crui rappresenta una priorità indiscutibile. Per il Paese costituisce una risorsa preziosa.
Cominciamo dalle università. Per gli atenei l’internazionalizzazione vuol dire offrire agli studenti, italiani e non, classi davvero internazionali, anticipando – con profitto – le esperienze che i laureati avranno nel mondo del lavoro. Vuol dire recepire dagli altri sistemi accademici le spinte più interessanti verso l’innovazione del modo di insegnare e di apprendere. Vuol dire fare apprezzare al mondo il valore del nostro sistema, troppo poco riconosciuto dai ranking internazionali e dalla rappresentazione ingenerosa che noi stessi talvolta ne facciamo. In un futuro non lontano internazionalizzazione potrebbe significare, un’ulteriore contribuzione studentesca che aiuta le finanze della nostra università.
Ma l’internazionalizzazione degli atenei può essere una risorsa anche per il Paese. Attirare qui talenti stranieri vuol dire aiutare il nostro sviluppo e le nostre aziende. Vuol dire offrire all’Italia un altro fattore di attrattività oltre al turismo. Paesi come l’Australia e la Malesia, oltre ai soliti USA e UK, trovano negli studenti stranieri una fonte di reddito importante. Internazionalizzazione vuol dire legare all’Italia e alla nostra cultura giovani donne e uomini che saranno presto, nei loro paesi di nascita, i migliori partner delle nostre aziende e i migliori ambasciatori del nostro Paese.
Insomma, la strategia di internazionalizzazione della formazione superiore salda interessi robusti e diversi. Non per caso, il documento che oggi presentiamo è il prodotto del lavoro comune di più soggetti. Già solo questo basterebbe a renderlo prezioso. Ma in queste pagine c’è di più.
Per la prima volta, abbiamo un documento strategico che non si limita a indicare esigenze e prospettive. Individua invece con grande concretezza una serie di criticità e problemi e soprattutto propone i passi da intraprendere per rimediarvi. Si tratta di passi impegnativi, come dare al Paese una struttura di promozione della sua alta formazione che sia leggera sì, ma efficace. Si tratta di passi minori, ma anch’essi decisivi, come la risoluzione di problemi amministrativi sui visti d’ingresso.
Abbiamo dato il nostro contributo a questo documento e all’elaborazione degli obbiettivi in esso delineati. Nelle prossime settimane la Crui proporrà un rapporto sul processo di internazionalizzazione dell’alta formazione. Alcuni temi saranno lì ulteriormente dettagliati. Sarà fornita una messe di informazioni maggiori di quelle adatte a un documento strategico come quello che leggiamo oggi. Verranno avanzate e dettagliate ulteriori proposte.
Per intanto desidero ringraziare tanto il MAECI che il MIUR per aver messo in agenda un tema tanto cruciale. Il sistema Paese sa di potere contare sull’apporto delle università italiane e la Crui intende farsi garante e veicolo di questo apporto.
Stati Generali per la promozione all’estero della formazione superiore italiana
MAECI, 28 marzo 2017 - Organizzati da MAECI e MIUR, con il supporto della CRUI
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