Nasce ISASK "Italian School of Advanced Sciences of Kyoto”
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Nasce ISASK "Italian School of Advanced Sciences of Kyoto”
Un organismo, posto sotto la vigilanza dell'Ambasciata d'Italia di Tokyo, che opererà nei settori delle scienze matematiche, fisiche, chimiche, naturali e dell'innovazione tecnologica.
Un organismo, posto sotto la vigilanza dell'Ambasciata d'Italia di Tokyo, che opererà nei settori delle scienze matematiche, fisiche, chimiche, naturali e dell'innovazione tecnologica.
Si è svolto lo scorso 1-2 novembre presso il Kyoto Institute of Technology un simposio tra università italiane e giapponesi, cui hanno partecipato i rappresentanti di 23 università italiane e della rete Netval. L’iniziativa ha mirato a rilanciare le collaborazioni scientifiche tra Italia e Giappone, sia con le controparti accademiche che con il mondo industriale giapponese.
In occasione della missione, coordinata dalla CRUI nella persona del Rettore Fabio Rugge e realizzata con il supporto dell’Università di Trieste e dell’Ambasciata d’Italia, è stato sottoscritto un MoU tra la Conferenza dei Rettori delle Università italiane e la Rete delle università giapponesi della regione del Kansai per dare avvio operativo alla “Italian School of Advanced Sciences of Kyoto” (ISASK). Tale organismo, posto sotto la vigilanza dell'Ambasciata d'Italia di Tokyo, opererà nei settori delle scienze matematiche, fisiche, chimiche, naturali e dell'innovazione tecnologica.
In occasione della missione, coordinata dalla CRUI nella persona del Rettore Fabio Rugge e realizzata con il supporto dell’Università di Trieste e dell’Ambasciata d’Italia, è stato sottoscritto un MoU tra la Conferenza dei Rettori delle Università italiane e la Rete delle università giapponesi della regione del Kansai per dare avvio operativo alla “Italian School of Advanced Sciences of Kyoto” (ISASK). Tale organismo, posto sotto la vigilanza dell'Ambasciata d'Italia di Tokyo, opererà nei settori delle scienze matematiche, fisiche, chimiche, naturali e dell'innovazione tecnologica.
L’evento si è svolto in 2 giornate. La mattina del primo giorno è stata dedicata alla visita della Kyoto Prefectural University of Medicine e del Kyoto Institute of Technology (KIT). Nel pomeriggio è iniziato il simposio vero e proprio, con premiazioni da parte del Console Lombardi e del sindaco di Kyoto.
Erano presenti 23 università italiane, con rappresentanze qualificate (3 rettori, nonché prorettori e delegati) e 4 atenei giapponesi che hanno poi proceduto alla firma del Protocollo. All’evento ha preso parte anche il sindaco della città. Il protocollo è stato sottoscritto da 36 atenei italiani.
Il secondo giorno ha visto una dettagliata presentazione al pubblico italiano delle quattro università giapponesi. Sono state quindi presentate in successione tutte le 23 università italiane (a seguito di una presentazione sintetica dell’intero sistema della formazione superiore in Italia da parte del Rettore Rugge).
L’evento di Kyoto si è caratterizzato per diversi punti di forza. Tra questi vi sono:
1. l’ampia partecipazione italiana
2. il forte interesse delle quattro università giapponesi
3. la disponibilità di uno studioso apprezzato a fungere da tramite, facilitatore e promotore, essendo in posizione elevata e influente
4. il coinvolgimento fattivo della rappresentanza diplomatica e consolare
5. l’inserimento dell’iniziativa nell’agenda della Crui.
Si è convenuto con i partner giapponesi e l’Ambasciatore quanto segue:
A. Le quattro università selezioneranno un insieme di min. 10 - max. 20 progetti che saranno fatti circolare tra Atenei e Scuole superiori italiane. La Crui raccoglierà le dichiarazioni di interesse per collaborazioni da parte degli atenei italiani. Tra queste dichiarazioni i partner giapponesi sceglieranno autonomamente le partnership da costruire. L’ISASK seguirà il processo di matching, fungendo da consulente del Consorzio giapponese e da ‘quartier generale’ del programma.
B. Nel frattempo, la Crui provvederà a sondare la disponibilità di atenei italiani alla costruzione di doppi diplomi. Inizialmente, questo riguarderà le materie presenti nelle quattro università di Kyoto.
C. Verranno richiesti al Kit spazi per ospitare il quartier generale del programma. L’ambasciata si interesserà di verificare che esso possa essere inserito in un’idonea linea di finanziamento. Il consolato valuterà la possibilità di disporre un percorso facilitato per l’acquisizione dei visti.
Erano presenti 23 università italiane, con rappresentanze qualificate (3 rettori, nonché prorettori e delegati) e 4 atenei giapponesi che hanno poi proceduto alla firma del Protocollo. All’evento ha preso parte anche il sindaco della città. Il protocollo è stato sottoscritto da 36 atenei italiani.
Il secondo giorno ha visto una dettagliata presentazione al pubblico italiano delle quattro università giapponesi. Sono state quindi presentate in successione tutte le 23 università italiane (a seguito di una presentazione sintetica dell’intero sistema della formazione superiore in Italia da parte del Rettore Rugge).
L’evento di Kyoto si è caratterizzato per diversi punti di forza. Tra questi vi sono:
1. l’ampia partecipazione italiana
2. il forte interesse delle quattro università giapponesi
3. la disponibilità di uno studioso apprezzato a fungere da tramite, facilitatore e promotore, essendo in posizione elevata e influente
4. il coinvolgimento fattivo della rappresentanza diplomatica e consolare
5. l’inserimento dell’iniziativa nell’agenda della Crui.
Si è convenuto con i partner giapponesi e l’Ambasciatore quanto segue:
A. Le quattro università selezioneranno un insieme di min. 10 - max. 20 progetti che saranno fatti circolare tra Atenei e Scuole superiori italiane. La Crui raccoglierà le dichiarazioni di interesse per collaborazioni da parte degli atenei italiani. Tra queste dichiarazioni i partner giapponesi sceglieranno autonomamente le partnership da costruire. L’ISASK seguirà il processo di matching, fungendo da consulente del Consorzio giapponese e da ‘quartier generale’ del programma.
B. Nel frattempo, la Crui provvederà a sondare la disponibilità di atenei italiani alla costruzione di doppi diplomi. Inizialmente, questo riguarderà le materie presenti nelle quattro università di Kyoto.
C. Verranno richiesti al Kit spazi per ospitare il quartier generale del programma. L’ambasciata si interesserà di verificare che esso possa essere inserito in un’idonea linea di finanziamento. Il consolato valuterà la possibilità di disporre un percorso facilitato per l’acquisizione dei visti.
MEMORANDUM OF UNDERSTANDING (MOU)
between the CONFERENCE OF ITALIAN UNIVERSITY RECTORS (CRUI) and the I(YOTO QUATTRO CONSORTIUM (KYOTO QC)
Programma