L'HACKATHON DI EUvsVIRUS SI CONCLUDE CON SUCCESSO. 43 VINCITORI DI CUI 6 ITALIANI
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L’emergenza in corso non ferma la scuola e l'Università e non ferma nemmeno Edu Day, il più grande evento Microsoft dedicato al mondo della Scuola, dell’Università e dei Musei. L’evento si inserisce nella cornice di iniziative in collaborazione con il MIUR dedicate alla digitalizzazione della scuola.
In meno di 4 settimane, la Commissione Europea è riuscita a riunire oltre 30 organizzatori europei di hackathon COVID-19 e creare una task force di oltre 400 volontari, per co-creare soluzioni innovative volte a combattere l'epidemia di coronavirus. Oltre 2100 progetti sono stati presentati durante il più grande hackathon online paneuropeo, da 22.600 partecipanti provenienti da vari contesti della società civile, della tecnologia, dell'assistenza sanitaria e degli investimenti da tutta Europa.
L'Italia è il paese con il maggior numero di partecipanti registrati. Oltre 2500 italiani partecipanti, 320 progetti “made in Italy” e presenza diffusa su tutte le challenge dell'hackathon. 6 progetti eletti vincitori delle challenge, 16 invece premiati con il secondo e terzo posto.
Valentina Di Felice, Professore associato all'Università di Palermo, ci spiega Dynamic, idea vincitrice della challenge “University specific challenges” della sezione “Remote working and education”: ”L'idea è nata dall'esperienza diretta di queste settimane; le aule sono vuote ed i laboratori sono chiusi. Ci andiamo solo per controllare i livelli di azoto, per attivare strumenti delicati che non possono essere fermati. Abbiamo congelato tutto, interrotto tutte le attività di ricerca, ma dobbiamo tornare a lavorare nei laboratori per proseguire con i progetti di ricerca che non possono essere eseguiti in remoto. Il rientro graduale alle attività avrà successo solo se saremo in grado di mantenere le distanze e saremo in grado di rispettare i criteri sanitari indicati.
Dynamic è un sistema semplice ed economico per la gestione del flusso di studenti all’interno dei locali universitari e dei laboratori di ricerca, per mantenere le distanze sociali nella seconda fase dell’emergenza”.
“Jobiri è il 1° consulente digitale di carriera basato su intelligenza artificiale. Jobiri accelera l'inserimento lavorativo di chiunque sia alla ricerca di un impiego e supporta le Istituzioni a digitalizzare i loro servizi al lavoro”, spiega Margherita Vigo, vincitrice della challenge (Other) della sezione Remote working and education. “Era la prima volta che partecipavamo ad un Hackathon digitale, ma è stato ugualmente intenso e interessante. I nostri mentor sono stati molto disponibili a darci feedback e rispondere a tutte le nostre domande.”
“aiLearning coniuga educazione, innovazione e scienza. È un prodotto che semplifica la preparazione, lo svolgimento e la valutazione degli esami scritti e orali grazie all’applicazione di algoritmi in ambito di Intelligenza artificiale”, commenta Corrado Palese, vincitore della challenge E-Learning methods & tools.“Questo risultato ci rende orgogliosi per essere riusciti a portare il nostro contributo in un contesto così fortemente provato e che oggi colpisce, in maniera trasversale, tutto il mondo, ad ogni livello.”
Tutti i progetti vincitori sono disponibili sul sito dell’hackathon. Tutti i progetti italiani si possono consultare qui.
"Apprezziamo il risultato, che viene da una candidatura spontanea di tante competenze diverse, non solo del mondo dell'Università e della Ricerca", commenta Domenico De Martinis che per il Ministero dell'Università e della Ricerca ha seguito lo sviluppo dell'hackathon. "L'Italia è stata duramente colpita dalla pandemia, prima ancora che fosse considerata una emergenza mondiale, è stato ed è ancora un momento difficile per tutti noi italiani ed europei. Per questo vedo positivamente la grande partecipazione.
E' l'indicazione, a mio avviso, che in questo momento difficile resta forte la fiducia e speranza nelle proprie capacità da parte della società civile, di quanto sia viva la volontà di arrivare ad una “nuova normalità” ed ad una ritrovata qualità della vita, anche attraverso soluzioni (hacks) che possano essere di rapido sviluppo ed applicazione".
Oleksandr Komarevych, curatore nazionale di #EUvsVirus e team leader di "HackforItaly "ha dichiarato: “Il team di "Hack for Italy" è stato coinvolto nell'organizzazione di questo massiccio hack online sin dall'inizio. Siamo orgogliosi di ciò che noi, la comunità italiana, siamo riusciti a raggiungere in meno di un mese dopo l'hackathon nazionale. Abbiamo visto un notevole miglioramento del livello di digitalizzazione della nostra società, sia nel settore privato che in quello pubblico. Abbiamo visto incredibili soluzioni innovative create dai cittadini dalle loro case insieme a persone che non avevano mai incontrato di persona. Siamo fermamente convinti che l'innovazione digitale si muova veloce, più veloce del virus!”
EUvsVirus ha incluso oltre 37 sfide (challenge), raggruppate in 6 diversi settori: Salute e Vita, Continuità dell’attività Aziendale, Lavoro e Istruzione a Distanza, Coesione Politica e Sociale, Finanza Digitale ed infine un dominio aperto alle sfide specifiche identificate dalla comunità.
Nel corso di un fine settimana, EUvsVirus è riuscito a riunire virtualmente le persone dalla comodità delle loro case, che hanno lavorato come una comunità unita per cercare di porre fine alla crisi. Allo sforzo hanno aderito partecipanti e partner di oltre 50 paesi, con rappresentanti di tutti i 27 Stati membri dell'UE e paesi come Israele, Norvegia, Svizzera, Ucraina, Stati Uniti e India.
Nel giro di pochi giorni, oltre 25.000 persone si sono unite in Slack nello spazio di lavoro dell’hackathon e si sono organizzate su circa 5.000 canali diversi per formare i loro team, trovare mentori e comunicare. L'hackathon è stato aperto sia ai singoli partecipanti che promuovevano una loro idea-soluzione, sia agli individui che volevano contribuire alle idee degli altri, sia alle aziende. Agli individui con idee-soluzione è stato chiesto di condividerle sulla piattaforma Devpost, dove altri partecipanti potevano leggerle e offrire il loro contributo. Ciò ha permesso a migliaia di partecipanti di unire le loro forze e creare 1169 nuovi team, molti dei quali si tradurranno in nuove aziende che daranno impulso all'economia globale.
Con oltre 2600 mentori coinvolti, offrendo la loro vasta gamma di competenze e metodi di supporto, e con 1267 organizzazioni partner allineate per fornire strumenti e mezzi di supporto, #EUvsVirus è diventato una vera fonte di sviluppo di progetti paneuropei, unendo risorse da tutto il mondo al fine di sostenere lo sviluppo di progetti e soluzioni alle attuali sfide poste dalla crisi COVID-19.
L'hackathon EUvsVirus ha un numero di partner per continuare a supportare le squadre con finanziamenti, sponsorizzazioni, borse di studio e ulteriori indicazioni per favorire l'adozione tempestiva e di massa delle loro soluzioni promettenti. Un processo di abbinamento, che si chiamerà Matchathon, identificherà le esigenze dei team in termini di capitale, talento e commercializzazione e le collegherà ai partner. I team avranno l'opportunità di partecipare all'evento allo scopo di generare un notevole impatto in Europa e nel mondo.