Le Università e la transizione ecologica. La CRUI incontra Cingolani
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Si è svolta questa mattina, nell’Aula Magna della Sapienza Università di Roma, l’Assemblea della CRUI alla quale ha preso parte Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica.
Il Ministro ha illustrato gli impegni del governo, i fondi disponibili e gli obiettivi nel breve e nel lungo periodo. Un percorso che aspetta il Paese con due tappe cruciali: il 2030 (riduzione del 55% della CO2 per rispettare gli accordi di Parigi) e il 2050 con la decarbonizzazione (il cosiddetto net zero). In quest’ottica i 5 anni del PNRR rappresentano solo la propulsione iniziale, cruciale però per avviare le frasi successive. 5 anni in cui sarà necessario introdurre circa 30mila nuove professionalità trasversali che non possono che arrivare dall’università. Un’università però più aperta, flessibile, e resa più agile dalla semplificazione normativa.
“La transizione ecologica rappresenta una grande sfida per il Paese e per l’Europa, che non a caso l’ha indicata tra i punti chiave del Next Generation EU. L’università può dare un contributo decisivo su due fronti: la ricerca scientifica e la formazione di nuove competenze – ha commentato Ferruccio Resta, Presidente della CRUI – La prima è fondamentale per grandi iniziative di filiera e per progetti pilota che puntino ad allineare l’innovazione tecnologica e lo sviluppo sociale, accelerando la messa a terra di iniziative di trasferimento tecnologico e aumentandone la massa critica. La seconda è determinante per garantire uno sviluppo a lungo raggio in un’ottica trasversale che va dall’università all’impresa. Serve quindi una maggiore attenzione a temi come il diritto allo studio, così come alla semplificazione normativa e alla mobilità geografica e disciplinare nei percorsi formativi e nelle carriere.”
Roma, 24 giugno 2021