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Resoconto del 25 giugno 2020

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, informando che nel mese di luglio il MUR trasmetterà alla CRUI, per i previsti pareri di competenza, lo schema di decreto sui criteri di distribuzione del FFO e lo schema di decreto sui punti organico.

Situazione normativa e provvedimenti in corso – Dopo ampia ed approfondita discussione l’Assemblea approva il seguente documento relativo alle modalità di ripresa delle attività didattiche anno accademico 2020/2021 nelle università:

“Il presente documento riguarda la modalità di svolgimento delle attività didattiche delle università, per il primo semestre dell’anno accademico 2020/2021, secondo quanto previsto dalla nota del Ministero dell’Università e della Ricerca del 4 maggio 2020. Esso prevede le principali misure per l’erogazione della didattica nelle aule universitarie in condizioni di sicurezza.

Le azioni suggerite in questo documento si basano su uno scenario plausibile per il primo semestre del prossimo anno accademico, presupponendo il protrarsi della pandemia a livello globale e nuovi episodi di contagio a livello locale in autunno-inverno. Escludiamo quindi sia scenari più positivi, con la scomparsa della pandemia a livello globale, per i quali sarebbe agevole ripristinare le prassi finora in uso, sia scenari più negativi, con la riproposizione del lock-down di marzo-maggio, che implicherebbero il blocco dei flussi in ingresso, rendendo vana qualsiasi azione da parte degli attori coinvolti nelle procedure di accoglienza. Si propongono, quindi, azioni e riflessioni da attuare.

PREMESSA

Il periodo di emergenza sanitaria connessa alla pandemia da SARS-CoV-2 ha portato alla necessità di adottare importanti azioni contenitive che hanno richiesto la sospensione temporanea di numerose attività.

Tra i primi interventi adottati, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 04 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale, sono stati sospesi i servizi educativi per l'infanzia di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore […], ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza.

Le Università hanno prontamente reagito con forza straordinaria al periodo di lockdown attivandosi sin da subito ad erogare lezioni, esami e sessioni di laurea in modalità telematica. Si è trattato di una risposta immediata che ha richiesto agli Atenei uno sforzo incredibile di riorganizzazione dell’intera didattica. In tutto il territorio nazionale migliaia di insegnamenti del secondo semestre sono stati erogati in modalità telematica permettendo agli studenti di procedere con i propri studi e di non rallentare le loro carriere. L’Università non si è di fatto mai fermata: non solo le lezioni online, ma anche gli esami sono stati erogati in modalità telematica, così come le sessioni di laurea. Dal computer di casa in questi mesi, gli studenti hanno “frequentato le lezioni”, sostenuto esami e si sono laureati.

Dal 23 marzo 2020 il sistema di sorveglianza integrato COVID-19 coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha iniziato a registrare dapprima una stabilizzazione ed in seguito una diminuzione dei nuovi casi di COVID-19 diagnosticati in coerenza con quanto registrato dal sistema di sorveglianza aggregato coordinato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile.

Nel rispetto delle indicazioni che perverranno dalle autorità sanitarie e in linea con la nota ministeriale del 4/05/2020 le università stanno progettando la ripresa per il primo semestre del prossimo anno accademico e comunque fino a quando perdureranno misure restrittive legate all’emergenza.

Ove possibile, la didattica verrà erogata contemporaneamente sia in presenza sia online, delineando una didattica mista che possa essere fruita nelle aule universitarie ma al contempo anche a distanza. È una scelta che non solo denota l’impegno alla riapertura volta a sottolineare l’importanza dell’Università come luogo di ricerca, di scambio e di arricchimento culturale, ma al contempo ne salvaguarda l’inclusione. Tutti gli studenti e le studentesse avranno la possibilità di seguire le lezioni anche se non potranno essere presenti fisicamente negli atenei, ad esempio i numerosi studenti internazionali che per motivi di mobilità non riusciranno ad arrivare per l’inizio del semestre, così come i tanti studenti extraregionali, e gli studenti con particolari patologie per i

quali si sconsiglia la ripresa delle attività in presenza. La modalità online permetterà inoltre di ridurre la numerosità degli studenti e delle studentesse presenti nelle aule in modo da salvaguardare il distanziamento di sicurezza imposto dalle norme sanitarie. Gli studenti potranno seguire i corsi interamente online o in presenza, e nel caso di classi numerose in modalità mista, si potranno organizzare sistemi di turnazione.

Le Università si stanno organizzando al fine di garantire in presenza tutte le attività laboratoriali, le esercitazioni e le attività esperienziali, parte integrante e imprescindibile di una formazione di qualità, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. In questi mesi le Università stanno investendo risorse per l’adeguamento di tutte le strutture tecnologiche delle aule al fine di permettere una didattica online di qualità.

IPOTESI DI RIMODULAZIONE DELLE MISURE CONTENITIVE NELL’UNIVERSITA’

Anche per le attività universitarie, pur in presenza di specificità di contesto, restano validi i principi cardine che hanno caratterizzato le scelte e gli indirizzi tecnici quali:

1. il distanziamento sociale

2. la rigorosa igiene delle mani, personale e degli ambienti;

3. la capacità di controllo e risposta dei servizi sanitari della sanità pubblica territoriale e ospedaliera.

È necessario quindi prevedere specifiche misure di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione, igieniche e comunicative declinate nello specifico contesto delle Università, tenendo presente i criteri già individuati dal CTS per i protocolli di settore, anche facendo riferimento ai documenti di indirizzo prodotti da ISS e INAIL, ovvero:

1. Il rischio di aggregazione e affollamento e la possibilità di prevenirlo in maniera efficace nelle singole realtà e nell'accesso a queste;

2. La prossimità delle persone (es. studenti, docenti, personale ecc.) rispetto a contesti statici (es. persone tutte ferme in postazioni fisse), dinamici (persone in movimento) o misti (contemporanea presenza di persone in posizioni fisse e di altre in movimento);

3. Raccomandazione di mantenere l’uso della mascherina;

4. Il rischio connesso alle principali vie di trasmissione (droplet e contatto) in particolare alle contaminazioni da droplet in relazione alle superfici di contatto;

5. La concreta possibilità di accedere alla frequente ed efficace igiene delle mani;

6. L'adeguata aereazione negli ambienti al chiuso;

7. L'adeguata pulizia ed igienizzazione degli ambienti e delle superfici;

8. La disponibilità di una efficace informazione e comunicazione;

9. La capacità di promuovere, monitorare e controllare l'adozione delle misure definendo i conseguenti ruoli.

MISURE ORGANIZZATIVE DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA IN PRESENZA

1. AULE. Le aule universitarie sono di molteplici tipologie, spesso all’interno di edifici storici, e in genere sono caratterizzate da “sedute fisse”, con distanze non modificabili sia lateralmente che longitudinalmente (comune è la conformazione a gradoni o anfiteatro). Solo in pochi casi, quindi, le postazioni individuali possono essere collocate a distanze predefinite, la cui applicazione può quindi portare a drastiche riduzioni di agibilità delle aule, superiori in molti casi al 70% delle capienze previste. Al fine quindi di utilizzare con efficacia sufficiente le aule universitarie, occorre introdurre un grado di flessibilità nella definizione della distanza minima prevista, prevedendo nel contempo l’uso obbligatorio delle mascherine per tutto il tempo di permanenza nelle strutture didattiche. Nelle aule con posizionamento libero delle sedute degli studenti, le postazioni devono essere collocate alla distanza minima di 1 m. Nelle aule con postazioni fisse è opportuno identificare le postazioni utilizzabili prevedendo una distanza media tra le stesse non inferiore a 1 metro e/o riducendo la capienza finale dell’aula di almeno il 50%. Alle aule, ed agli spazi universitari aperti agli studenti, si applicano procedure di sanificazione quotidiane, secondo le indicazioni dell’ISS previste nella Circolare del Ministero della Salute “Indicazioni per l’attuazione di misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 attraverso procedure di sanificazione di strutture non sanitarie (superfici, ambienti interni) e abbigliamento” in particolare nella sezione Attività di sanificazione in ambiente chiuso. Nelle aule deve essere inoltre previsto frequente ricambio d’aria (ad esempio prevendendo apertura delle finestre ad ogni cambio di lezione, e comunque non meno di 2 volte al giorno). In ogni aula, e negli spazi comuni, deve essere disponibile un dispensatore di soluzione igienizzante idroalcolica per permettere l’igiene delle mani all’ingresso in aula, favorendo comunque in via prioritaria il lavaggio delle mani con acqua e sapone neutro.

2. SPAZI COMUNI E FLUSSI. Per ogni complesso didattico, devono essere valutati i flussi di entrata ed uscita, gli spostamenti interni, le caratteristiche degli spazi comuni, ecc. e devono essere messe in atto le misure più efficaci per prevenire assembramenti al di fuori delle lezioni in aula. In particolare, è necessario programmare flussi ordinati di studenti, attraverso la predisposizione di vie di ingresso ed uscita definite ed indicate attraverso esplicita cartellonistica, definire capienza e modalità di utilizzo di aree e servizi comuni e, qualora necessario, predisporre orari di inizio delle lezioni non simultanei per permettere flussi di studenti sfalsati temporalmente.

MISURE SPECIFICHE PER I LAVORATORI (DOCENTI, PERSONALE TECNICO, AMMINISTRATIVO E DI RICERCA)

In riferimento all’adozione di misure specifiche per i lavoratori coinvolti nell’erogazione dell’attività didattica in presenza, nell’ottica del contenimento del contagio da SARS-CoV-2 e di tutela dei lavoratori “fragili”, si rimanda a quanto indicato nel protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid19” del 3 aprile 2020 e nell’art. 83 del Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

INDICAZIONI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

È necessario predisporre iniziative di informazione sulle misure di prevenzione e protezione adottate: le Università assicureranno adeguata comunicazione, agli studenti, al personale docente e al personale tecnico amministrativo in modalità telematica (siti web, comunicazioni via mail, webinar dedicati, ecc.).

Verrà predisposta una cartellonistica, chiara e ben visibile che aiuti nella gestione dei flussi in entrata e in uscita e renda evidenti le misura di sicurezza necessarie.

LE CINQUE REGOLE PER IL RIENTRO NELLE AULE UNIVERSITARIE IN SICUREZZA

1. Se hai sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore), NON venire all’Università. All’ingresso dell’Università NON è necessaria la rilevazione della temperatura corporea. Pertanto, si rimanda alla responsabilità individuale rispetto al proprio stato di salute.

2. Quando sei negli spazi comuni Universitari (aule, laboratori, spazi comuni ecc) indossa sempre una mascherina per la protezione del naso e della bocca.

3. Segui le indicazioni riportate sulla cartellonistica.

4. Nelle aule siediti solo nelle sedute permesse (saranno evidenziate da appositi segnali), evita gli assembramenti (soprattutto in entrata e uscita) e il contatto fisico.

5. Lava frequentemente le mani o usa gli appositi dispenser di soluzioni igienizzanti per tenerle pulite; evita di toccarti il viso e la mascherina.”

Varie ed eventuali - Relativamente al V ciclo di sostegno, l’Assemblea approvata la seguente mozione da trasmettere al MUR:

“Recentemente è stato inserito all’interno del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito in Legge in GU del 06 giugno 2020, il seguente comma:

Art. 2 comma 08. Ai fini dell'accesso ai percorsi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell’università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249, in riconoscimento dell'esperienza specifica maturata, a decorrere dal V ciclo i soggetti che nei dieci anni scolastici precedenti hanno svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, valutabili come tali ai sensi dell'articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124, sullo specifico posto di sostegno del grado cui si riferisce la procedura, accedono direttamente alle prove scritte.

Tale comma genera la necessità di una rivisitazione dell’intero regolamento di cui al sopra citato DM 249, in quanto nascono numerose problematiche che devono essere definite quanto prima.

Ad esempio, vengono a mancare sia le modalità con cui valutare il punteggio degli esentati, sia l’identificazione del numero di partecipanti alle prove preselettive da ammettere alle successive fasi concorsuali, così come andrebbe valutato se e come modificare le prove successive non più rivolte ad un numero di persone noto (il doppio dei posti disponibili), bensì rivolte ad un numero di candidati dipendenti anche dal numero degli esentati.

Dando la disponibilità della CRUI a collaborare all’individuazioni delle soluzioni migliori e compatibili con la particolare situazione degli Atenei, si chiede di procedere quanto prima essendo i bandi per gli aspiranti partecipanti aperti ed i candidati in attesa urgente di chiarimenti.”

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Resoconto del 21 maggio 2020

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, informando che il 5° Reparto - Innovazione Tecnologica del Segretariato Generale della Difesa sta istituendo un bacino di esperti governativi e non, provenienti dall'Amministrazione Difesa, dal CNR e dalle Università e dal settore industriale al fine di supportare le attività di indirizzo e coordinamento della Ricerca scientifica e tecnologica di interesse della Difesa.

Il bacino, denominato "Gruppo Tecnologico Integrato (GTI)", sarà moderato e diretto dal 2° Ufficio Programmi, Strategia di Ricerca e Pianificazione e lavorerà su 11 settori tecnologici al fine di:

- esaminare le risultanze del monitoraggio tecnologico, ovvero di progettualità "ad hoc", operato in ambito NATO ed EU;
- individuare progettualità che rivestono interesse nazionale da proporre nell'ambito European Defence Fund (EDF), di prossimo avvio (2021-2027), lavorando in seno all’Agenzia Europea per la Difesa (EDA), al fine di definire priorità;
- contribuire alla redazione delle traiettorie di natura tecnologica, organizzativa e finanziaria nelle aree tematiche di interesse della Difesa per l'arco temporale 2021-2030;
- proporre temi per attività del Cooperative programme of work della NATO Science and Technology Organization (STO).

Il GTI costituirà inoltre il naturale bacino cui il 5°Reparto indirizzerà la valorizzazione dei risultati dei programmi di ricerca nonché le iniziative future in ambito nazionale ed internazionale.

Per la parte universitaria, l’Ufficio II si è rivolto alla CRUI con la richiesta di collaborare a:

a) individuare un bacino di esperti universitari negli 11 settori identificati;

b) più in generale facilitare, ove richiesto, contatti e comunicazioni con i diversi gruppi che operano sulle tematiche di Ricerca e Sviluppo di interesse della Difesa.

Per il punto a) verrà inviato dalla Segreteria CRUI agli atenei un file per la segnalazione di esperti, idonei a contribuire all’iniziativa, anche selezionando solo alcuni settori (e comunque segnalando al massimo un esperto per settore tecnologico).

Situazione normativa e provvedimenti in corso - Il Presidente riferisce relativamente alle misure in materia di università e ricerca presenti nel Decreto-legge “Rilancia Italia” recentemente approvato dal Governo:

- Il «Fondo per le esigenze emergenziali» è incrementato di 62 ml€ (che si aggiungono ai 50 ml€ del DL «Cura Italia») per supporto agli studenti, interventi di sanificazione e investimenti sul digitale;
- Il «Fondo per il finanziamento ordinario» è incrementato, per il 2020, di 165ml€ al fine di riconoscere al maggior numero di studenti l’esonero, totale o parziale, della contribuzione (allargamento NO Tax Area);
- Il «Fondo per il diritto allo studio» è incrementato, per il 2020, di 40 milioni di euro;
- Sono stanziati 15 ml€ per la borsa di studio degli studenti del dottorato iscritti all’ultimo anno, che fanno richiesta di proroga, non superiore a due mesi, del termine finale del corso; 
- Proroga della durata massima degli assegni di ricerca, a carico degli Atenei;
- Proroga dei vincoli sul fabbisogno finanziario al 2023;
- Un Fondo pari a 200 ml€, a decorrere dal 2021, per un piano di assunzione di ricercatori TDB (circa 3300) e ulteriori 50 ml€ per assunzione di ricercatori negli enti pubblici di ricerca;
- Un Programma di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) con un incremento pari a 250 ml€ per l'anno 2021 e di 300 milioni di euro per l'anno 2022 al Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST); 
- L’incremento del Fondo per il finanziamento ordinario di 100 ml€ per l’anno 2021 e 200 ml€ a decorrere dall’anno 2022. Il Presidente comunica inoltre che sono in fase di registrazione: 
- Il Decreto sulla ripartizione del fondo per il sostegno alle «infrastrutture tecnologiche per la digitalizzazione della didattica e degli altri servizi agli studenti»;
- Il Decreto sulla ripartizione dei 1600 Ricercatori di tipo B;
- Il Decreto sulla ripartizione del Piano Straordinario di Associati (riservato ai Ricercatori a tempo indeterminato).

Intervento del Rettore Pietrabissa per presentare le opportunità del MISE sul trasferimento tecnologico - Il Rettore Pietrabissa illustra le opportunità offerte dal Ministero per lo Sviluppo Economico relativamente ai progetti riguardanti il trasferimento tecnologico, con particolare riguardo alle seguenti azioni:

- Proof of Concept (PoC);
- Rafforzamento del personale per gli uffici di valorizzazione della ricerca;
- Piattaforma Knowledge Share;
- IP Award + EXPO Dubai 2021;
- Giornata dell’innovazione nelle Università;
- Rassegna degli strumenti finanziari per l’innovazione;
- Esperti per la «sorveglianza» dell’innovazione

Aggiornamento Commissione Didattica - Il Rettore Betta riferisce sulle attività della Commissione Didattica, con particolare riguardo alla situazione dei diversi Atenei relativamente alle modalità di svolgimento di esami e lauree nella fase 2 (Distanza/Presenza). Per quanto riguarda la fase 3 tutte le Università stanno lavorando su soluzioni blended di vario tipo.

La Commissione Didattica sta inoltre lavorando relativamente al Progetto Interministeriale sull’Orientamento (a tale riguardo è di prossima emanazione una nota congiunta dei Ministri Azzolina e Manfredi), avente tre direttrici:

- Orientamento Informativo: Universitaly e siti di orientamento degli Atenei;
- Orientamento formativo: sito INDIRE; 
- Orientamento vocazionale.

Aggiornamento Commissione Affari Internazionali - Il Rettore Tira riferisce relativamente alla Commissione Affari Internazionali, con particolare riguardo al programma di lavoro CRUI International 2020.

Obiettivi a medio termine:

- Contribuire all’aggiornamento della «Strategia per la promozione all’estero della formazione superiore Italiana 2017/2020»;
- Aggiornare il documento CRUI «L’internazionalizzazione della formazione superiore in Italia. Le università»;
- Promuovere l’attrattività verso gli studenti internazionali;
- Verificare e aggiornare il programma Marco Polo/Turandot;
- Consolidare la collaborazione con MAECI per la promozione del Sistema universitario italiano.

Obiettivi a breve termine:

- Promuovere il sistema universitario italiano nel mondo, le potenzialità/attrattività del sistema paese e la capacità di reazione alla pandemia;
- Promuovere l’attrattività verso gli studenti internazionali in fase 3, affrontando le problematiche organizzative generali; 
- Promuovere la continuazione del programma Marco Polo/Turandot;
- Coordinare le attività del programma Erasmus+ nella Fase 3.

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Resoconto del 23 aprile 2020

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, informando che sono stati apportati i seguenti interventi sui temi emersi nell’ultima Assemblea:

- Prorogate cadenze SUA;
- Prima proroga delle scadenze VQR, a cui seguirà nuova pianificazione dopo la lettera del Ministro;
- Intervento su TFA;
- Proroga su Ricercatori di tipo B;
- Proroga su bando edilizia;
- Intervento di flessibilità su Tirocini medici e di professioni sanitarie;
- Intervento di sospensione delle elezioni dei Rettori

Il post lockdown e le nuove fasi 2 e 3 - Con riferimento alle esigenze di sanificazione degli Atenei, l’Assemblea ritiene opportuno inviare al MIUR la seguente lettera:

“L’Assemblea della CRUI riunitasi il 23 aprile 2020 in modalità telematica ha avviato un’ampia analisi delle modalità con cui dare seguito al programma del Ministero dell’Università e della Ricerca, finalizzato a preparare il sistema universitario alla programmazione delle attività dei nostri Atenei nei prossimi mesi.

Fatto salvo quanto già trasmesso dall’Assemblea in data 20 aprile 2020, la CRUI intende segnalare a codesto Ministero le esigenze per potere garantire, in sicurezza, l’esecuzione delle attività. In particolare, con la presente si fa riferimento alle esigenze legate alla sanificazione degli Atenei, all’implementazione delle disposizioni di distanziamento e alla dotazione di adeguati dispositivi di protezione individuale al fine di garantire la sicurezza, secondo quanto verrà disposto dalle competenti autorità governative.

Le valutazioni fatte dalla CRUI si riferiscono alla sola Fase 2 in cui non è previsto un rientro, se non limitato e parziale, degli studenti. L’impatto di tali costi crescerà in modo significativo nella fase 3.

La CRUI ha analizzato a campione alcune università che stanno acquistando i seguenti materiali: schermi di separazione, termoscanner, dispenser di erogazione gel disinfettante, guanti monouso, mascherine. A tali voci si sommano la rinegoziazione dei contratti di pulizia per prevedere adeguate sanificazioni di aule, locali di ricerca e bagni e naturalmente la realizzazione di Corsi di sicurezza on line per dipendenti e studenti.

A tale riguardo una stima di tale finanziamento può essere ragionevolmente quantificata - tenendo conto del numero complessivo degli studenti, dei docenti, del personale tecnico amministrativo nonché della superficie totale delle aree universitarie interessate – in euro 26 ml per la fase 2 ovvero per il completamento del semestre. Sarà cura della CRUI fornire una valutazione per la fase 3, in cui la presenza degli studenti aumenterà l’impatto delle misure sui bilanci degli Atenei.”

Determinazione del fabbisogno finanziario del sistema universitario per l'anno 2020 - Dopo ampia ed approfondita discussione l’Assemblea dà mandato al Presidente di predisporre il seguente parere da inviare al MUR:

“In riferimento alla lettera di codesta Direzione del 17 aprile 2020, prot. n. 30159, relativa all’oggetto, l’Assemblea della CRUI riunitasi in modalità telematica il 23 aprile 2020 ha espresso parere favorevole alla proposta presentata e, ai fini del riparto del fabbisogno 2020, ritiene indispensabile garantire agli atenei una prima assegnazione non inferiore al 93% del fabbisogno programmato nel 2019, distribuendo il restante 7% sulla base delle esigenze motivate di ciascuna Università e garantendo, laddove le richieste siano motivate, il 100% del programmato.

Nel contempo però chiede che sia avviato un rapido ed urgente percorso di revisione del fabbisogno finanziario delle università al fine di accogliere – anche in considerazione dello stato emergenziale da epidemia Covid-19 – le seguenti proposte:

- considerando la prospettiva di lungo termine in cui si collocano gli investimenti in ricerca, ancor più prioritari visto il contesto, e il forte ritorno in termini di sviluppo e crescita dell’intero sistema Paese, si ritiene doveroso chiedere che tutte le iniziative di ricerca siano escluse dal calcolo del fabbisogno, indipendentemente dall’interesse di un committente esterno all’ateneo. In particolare, è essenziale procedere con una modifica che consenta di scorporare anche la ricerca internamente finanziata (ad esempio: fondi per la ricerca di base, assegni di ricerca, RTD tipo a) anche se proveniente da FFO e senza meccanismi di scorporo della spesa media sostenuta nel triennio precedente;

- considerato che lo stato emergenziale in atto ha reso necessaria l’adozione di misure imprescindibili per garantire didattica a distanza per gli studenti e smart working per il personale dipendente, si chiede che vengano scorporate dal fabbisogno finanziario tutte le spese collegate all’adozione di tali misure nonché quelle per approvvigionamenti di strumenti, attrezzature e materiale sanitario, anche in coerenza con le esenzioni già previste nella circolare MES-RGS del 21 aprile 2020 per quanto attiene i limiti per acquisto di beni e servizi e per spese informatiche di cui alle legge di bilancio 2020;

- considerando che l’attivazione dei contratti di formazione specialistica e la corresponsione dei relativi importi non riveste alcun carattere di discrezionalità per gli atenei, che si trovano a sostenere spese per conto del Servizio Sanitario Nazionale, si ritiene di chiedere che i costi associati al pagamento dei contratti di formazione specialistica siano esclusi dal calcolo del fabbisogno finanziario. Tali spese, obbligatorie e incomprimibili, rischiano altrimenti di ridurre i flussi di cassa in altri settori, come la ricerca.

Per le motivazioni sopra esposte, infine, si ritiene imprescindibile che siano da escludere eventuali penalizzazioni nella ripartizione del FFO per almeno il prossimo triennio per quegli Atenei che dovessero sforare i limiti del fabbisogno, vista la situazione emergenziale.”

Bando edilizia universitaria DM 1121: richiesta di ulteriore proroga - Tenuto conto di diverse richieste formulate da alcuni Rettori, l’Assemblea si dichiara d’accordo nel chiedere al MIUR una proroga al 30 giugno del termine relativo al bando edilizia universitaria DM 1121.

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Resoconto del 19 marzo 2020

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, informando relativamente all’insediamento della nuova Giunta, con particolare riferimento alle Commissioni della CRUI che risultano così coordinate:

• Medicina – Coordinatore delegato Prof. Eugenio Gaudio (Rettore Sapienza Università di Roma);

• Ricerca – Coordinatore delegato Prof. Rosario Rizzuto (Rettore Università di Padova);

• Didattica – Coordinatore delegato Prof. Giovanni Betta (Rettore Università di Cassino e Lazio Meridionale);

• Affari Internazionali – Coordinatore delegato Prof. Maurizio Tira (Rettore Università di Brescia);

• Biblioteche – Coordinatore delegato Prof. Stefano Ruffo (Direttore SISSA);

• Tematiche di genere – Coordinatrice delegata Prof.ssa Aurelia Sole (Rettrice Università della Basilicata);

• Musei – Coordinatrice delegata Prof.ssa Elda Morlicchio (Rettrice Università di Napoli l’Orientale);

• Ranking – Coordinatore delegato Prof. Mirko Degli Esposti (prorettore vicario Alma Mater Studiorum Università di Bologna).

Il Presidente passa poi ad illustrare quali saranno i principali progetti che la Giunta intende portare avanti nei prossimi mesi:

- Tavolo di lavoro su “Il ruolo della CRUI”: definizione della visione e missione della CRUI, nonché revisione statuto e governance (Coordinamento Prof. Lucio d’Alessandro, Rettore Università Suor Orsola Benincasa di Napoli);

- Tavolo di lavoro su “Preruolo”: analisi dei progetti di legge sospesi e proposta (Coordinamento Prof. Francesco Ubertini, Rettore Alma Mater Studiorum Università di Bologna);

- Tavolo di lavoro su “Università in Aree Interne”: raccolta di esigenze e specificità e proposta in coordinamento con MUR (Coordinamento Prof. Francesco Adornato, Università degli Studi di Macerata);

- Tavolo di lavoro su “Semplificazione”: raccolta dell’ampia documentazione e proposta (Coordinamento Prof. Ferruccio Resta; Rettore Politecnico di Milano e Presidente CRUI).

- Tavolo di lavoro su “Didattica a distanza”: raccolta delle buone pratiche di Ateneo e valorizzazione per il futuro (Coordinamento Prof. Giovanni Betta; Rettore Università di Cassino e Lazio Meridionale);

- Tavolo di lavoro su “Preparazione alla Legge di Stabilità”: raccolta proposte ed esigenze sostenibili (Coordinamento Giunta).

Aggiornamento situazione Covid-19 - Il Presidente sottolinea come il DPCM dell’11 marzo abbia limitato gli spostamenti ma non abbia interrotto il servizio pubblico. Per le Università ciò si traduce nelle seguenti priorità:

- Garantire la didattica, gli esami e le lauree a distanza senza interrompere il regolare svolgimento del semestre in corso;

- Mantenere attivi i servizi ricorrendo, il più possibile, al lavoro agile e al telelavoro;

- Definire i servizi minimi essenziali;

- Consentire l’accesso ai laboratori, nel rispetto delle disposizioni sanitarie fornite dagli organi competenti, in casi eccezionali e/o saltuari o per esigenze legate alla crisi.

Per quanto riguarda in particolare la didattica a distanza, va segnalato che tutte le Università, con modalità differenti e ugualmente valide, hanno avviato il semestre con modalità di didattica a distanza, permettendo di svolgere gli esami di laurea - con Commissioni in presenza (limitata) o a distanza - nonché gli esami orali (a distanza) garantendo la modalità pubblica.

Relativamente alla necessità di chiedere al MUR delle proroghe alle prossime scadenze, attualmente sono state prorogate quelle riguardanti l’accreditamento del dottorato, la durata dell’anno accademico, le tasse universitarie. È opportuno raccogliere ulteriori esigenze da formulare al MUR per quanto riguarda scadenze SUA, bando edilizia, VQR, Collegi Revisori dei Conti, TFA, Ricercatori di tipo B).

Sarà inoltre opportuno predisporre un censimento presso tutte le Università per quanto riguarda il numero delle lauree a distanza svolte a partire dall’emergenza Covid-19, il numero degli esami a distanza svolti a partire dall’emergenza Covid-19, il numero di insegnamenti che sono attivi attualmente rispetto al totale previsto.

Con riferimento agli studenti Erasmus e in scambio, su sollecitazione dei Rettori delle Università toscane, la CRUI il 17 marzo ha sollecitato il Presidente del Consiglio e i Ministri di MAECI e MUR per far fronte alle problematiche dei nostri studenti che si trovano all’estero per motivi di studio, con particolare riguardo alla chiusura delle residenze e alle tutele assicurative.

Attività Commissione Didattica - Il Rettore Betta, Coordinatore della Commissione Didattica, riferisce sui lavori della suddetta Commissione, con particolare riferimento alle seguenti tematiche:

- Rilevazione CRUI sulla didattica on-line;

- Lauree 2018-2019 posposte a giugno e sedute di esami di profitto straordinarie;

- Esami scritti on-line;

- Prove di accesso;

- Tirocini e laboratori;

- Corsi TFA-sostegno (IV e V ciclo);

- Didattica on-line per studenti DSA.

Aggiornamento VQR - Il Rettore Rizzuto, Coordinatore della Commissione Ricerca, riferisce sull’incontro avuto con i delegati per la ricerca e sulla posizione della CRUI relativamente alle maggiori criticità presentate dall’esercizio di valutazione della qualità della ricerca (VQR 2015-2019), anche con riguardo alla opportunità di prevedere un adeguato rinvio delle scadenze in essa previste in ragione della situazione di emergenza venutasi a creare con la diffusione del Covid-19.

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