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Nasce la Fondazione per la Formazione Universitaria a orientamento professionale

Università e imprese insieme per la crescita:
nasce la Fondazione per la Formazione Universitaria a orientamento professionale


Atenei e reti industriali del territorio emiliano-romagnolo uniscono le forze per progettare e promuovere nuove lauree ad orientamento professionale, con l’obiettivo di formare personale altamente qualificato e specializzato nei diversi settori dell’ecosistema produttivo.

Bologna, 8 aprile 2021. Nasce la Fondazione per la Formazione Universitaria a orientamento professionale (FUP): un partenariato pubblico-privato che connette mondo universitario e reti industriali del territorio emiliano-romagnolo per la progettazione, la promozione e la gestione delle nuove lauree ad orientamento professionale.

Università di Bologna, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, Politecnico di Milano – Polo territoriale di Piacenza e Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Piacenza sono i soci fondatori universitari, a cui si affiancano Confindustria Emilia Centro, Confindustria Piacenza, Confindustria Romagna, Unione Parmense degli Industriali, Unindustria Reggio Emilia e l’Associazione Scuola Politecnica ITS Emilia-Romagna.

Le lauree ad orientamento professionale sono corsi di studio triennali fortemente incentrati sulla formazione tecnica, pensati per formare personale altamente qualificato e specializzato nei diversi settori dell’ecosistema produttivo e garantire così il continuo sviluppo del sistema Paese. Non a caso, la collaborazione tra università ed attori del territorio per lo sviluppo della formazione professionalizzante è uno dei punti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), attualmente in fase di elaborazione da parte del Governo, che definisce le linee guida per l’utilizzo dei fondi europei Next Generation EU.

Aumentare l’offerta di percorsi di laurea professionalizzanti è infatti fondamentale per far crescere il numero di laureati in Italia, in particolare nel comparto tecnico: un dato che oggi vede il nostro paese al 27,6%, molto al di sotto della media europea (41,6%). Con questo obiettivo, è quindi importante fare sistema su base regionale, con un progetto di ampio respiro che permette di raggiungere numeri consistenti.

La nascita della Fondazione per la Formazione Universitaria a orientamento professionale permetterà quindi di ampliare l’offerta di questo tipo di corsi di studio, anche in una logica intrateneo, che saranno sviluppati in stretta connessione con il sistema produttivo del territorio.

In questo modo gli studenti potranno acquisire una preparazione universitaria di alto livello tecnico e scientifico, anche grazie alla possibilità di realizzare parte delle attività formative direttamente all’interno delle aziende. La Fondazione provvederà infatti alla gestione delle attività formative integrative, dei laboratori e dei tirocini, e sosterrà azioni e servizi per l’orientamento, il diritto allo studio e per l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro. La partecipazione della Scuola Politecnica ITS Emilia-Romagna fungerà inoltre da raccordo e permetterà di favorire azioni condivise di orientamento nell’accesso, con l’obiettivo di incrementare il numero complessivo dei giovani con specializzazione tecnica, scientifica e professionale e di favorire la continuità dei percorsi di ciascuno.

"In Italia la percentuale dei laureati nel settore giovanile è tra le più basse in Europa: invertire questa tendenza, in particolare per i laureati nel comparto tecnico, è fondamentale per accelerare lo sviluppo del paese", dichiara Francesco Ubertini, rettore dell'Università di Bologna. "La nascita della Fondazione FUP è un passo importante in questa direzione: con questa iniziativa diamo vita ad una stretta sinergia tra università e mondo delle imprese, estesa su larga scala nel territorio emiliano-romagnolo, che ci permetterà di ampliare l'offerta di lauree ad orientamento professionale, garantendo agli studenti percorsi formativi di alto livello".

“Sono molto contento della nascita di questa Fondazione. Quando, nel 2019, abbiamo inserito tra i progetti di mandato la proposta di nuove lauree professionalizzanti in sinergia con gli ITS lo abbiamo fatto per dare un contributo concreto al mismatch delle competenze e rispondere alle reali esigenze delle imprese. Oggi sono dunque molto soddisfatto perché, in sinergia con gli Atenei, i colleghi delle altre territoriali, e  l’Associazione Scuola Politecnica ITS dell’Emilia-Romagna, abbiamo ben superato l’obiettivo,  dando vita a un progetto di respiro regionale, segnale di grande coesione in questo momento, che dà il giusto risalto al nostro territorio manifatturiero, alla sua identità unica e alla sua capacità di connessione e messa in rete con il resto del mondo”, dichiara il presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi.
 
“Siamo davvero orgogliosi di far parte di questo progetto perché è un'integrazione dell'offerta formativa molto attesa, che risponde a un bisogno avvertito da tempo dalle imprese, e per questo avrà prospettive certamente positive - afferma il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli - peraltro, il territorio romagnolo è tra i primi a esserne interessati: avremo infatti un corso in meccatronica con sede nel lughese e uno in informatica, nel cesenate". 

“Quello siglato oggi è un accordo storico, il primo in Italia, modello di una nuova alleanza tra sistema della formazione e università per una nuova buona occupazione – dichiarano gli assessori regionali all’Università, Paola Salomoni, e alla Formazione e allo Sviluppo, Vincenzo Colla-. È un’operazione che si inserisce nel Next Generation EU, in coerenza con il Patto per il Lavoro e per il Clima, per rafforzare le opportunità per i ragazzi. La Regione Emilia-Romagna ringrazia gli atenei, l’Associazione delle Fondazioni ITS regionali e Confindustria. Una collaborazione che permetterà di ampliare i due segmenti dell’offerta professionalizzante per rispondere alle diverse aspettative e attitudini dei giovani, favorendo il successo formativo di tutti, anche valorizzando le possibili passerelle, per corrispondere ai diversi fabbisogni formativi e professionali delle nostre filiere produttive e dei servizi. Per l’anno formativo 2021/2022 come Regione, con un investimento complessivo di 10,5 milioni, portiamo l’offerta di percorsi ITS da 27 a 34, coinvolgendo circa 900 giovani. E con il Governo stiamo dialogando, nell’ambito del Next Generation EU, su come investire nelle competenze tecniche e scientifiche per progettare nuovi corsi per le filiere strategiche del Paese, come quelle del digitale e della green economy”. 

 

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Deflorian Flavio - Rettore Università degli studi di Trento


Laureato in Ingegneria dei Materiali all’Università di Trento, Flavio Deflorian ha conseguito il dottorato di ricerca in Ingegneria dei Materiali presso l’Università di Bologna ed un Master in Advanced Materials Technology, University of Surrey, Guildford U.K. È professore ordinario all’Università di Trento dove negli ultimi anni ha insegnato Corrosione e protezione dei materiali e Scienza dei Materiali al Dipartimento di Ingegneria Industriale.

Rettore dell’Università di Trento dal primo aprile 2021, Flavio Deflorian in precedenza ha ricoperto vari incarichi istituzionali per l’Ateneo trentino. Dal 2010 al 2013 è stato delegato di ateneo per il progetto Erasmus, dall’aprile 2015 è stato prorettore vicario con delega al supporto al sistema produttivo. Membro del Senato accademico per più mandati (sia di nomina che elettivi) a partire dal 2013. Dal 2015 è componente del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Hub Innovazione Trentino (HIT), dal 2017 componente dello Strategic Board di EIT Digital (KIC) in rappresentanza del nodo di Trento che presiede. Dal è 2018 componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Bruno Kessler, del Consiglio di Amministrazione, e Vice Presidente di FVRT “Fondazione per la valorizzazione della ricerca trentina”. Da gennaio 2019 è componente, in rappresentanza delle Università ed enti di ricerca del Trentino Alto Adige, del Comitato di gestione di SMACT, il Competence Center di Industria 4.0 del Triveneto.

La sua carriera accademica è iniziata nel 1994 all’Università di Trento dove ha svolto ricerca nel campo della durabilità e dei materiali, ingegneria delle superfici, metodi elettrochimici di caratterizzazione dei materiali e sviluppo di rivestimenti innovativi. Dal 2006 è responsabile del laboratorio di Rivestimenti e Anticorrosione Industriale del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Le pubblicazioni scientifiche sono oltre 200 fra articoli di ricerca su riviste e capitoli di libro internazionali, ai quali vanno aggiunte le comunicazioni a convegni. Ha curato la pubblicazione di 5 numeri speciali di rivista come Guest Editor e 3 libri.

Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca internazionali, anche nel ruolo di coordinatore, e ha preso parte a oltre un centinaio di convegni internazionali con presentazione di memorie. Ha tenuto 25 relazioni ad invito plenarie in convegni internazionali (Stati Uniti, Canada, Olanda, Danimarca, Sud Africa, Malesia, Iran) .E’ stato visiting professor presso l’Università di Mons (Belgio), l’UNAM di Città del Messico (Messico), la Makerere University di Kampala (Uganda), la Queensland University di Brisbane (Australia) e l’Università di Tehran (Iran).

Scadenza mandato Rettore: 31/03/2027

 

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UniSmartItaly. Study and work with Italy

UNISMARTITALY-2

unismartitaly.education.ice.it
Vietnam | 2021, April 16th – 24th

OPENING SESSION | CLOSING SESSION

THEMATIC WEBINAR

UniSmartItaly is a virtual fair presenting the Italian academic system in synergy with the business system, especially with Italian companies in Vietnam. It is organized by the Conference of Italian University Rectors-CRUI and the Italian Trade Agency-ICE, with the support of the Embassy of Italy in Vietnam and Uni-Italia, the association promoting the Italian Higher Education abroad.

Through plenary sessions, thematic sessions and online B2B meetings, the participating Italian universities and companies offer visitors - students, parents, Vietnamese high schools, Vietnamese universities, Vietnamese companies interested in Italy - the opportunity to:
  • get to know the Italian higher education system as an integrated scientific-entrepreneurial system and its opportunities for Vietnamese students;
  • identify the right motivation to study in Italy;
  • understand the added value of the connections between universities and the Italian productive world.
UniSmartItaly represents a unique opportunity to:
  • welcome new Vietnamese students to Italian universities, offering internship opportunities in Italian companies;
  • establish or strengthen new relationships between all participating universities and companies.

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Our Documents

  • Study in Italy: rooted in the past, shaping the future [video]
    Are you looking for a place to study abroad? Italy is definitely the right choice. Here’s why. Italian Universities do not surrender. We innovate. In spring 2020 we moved online with ….
  • KnowIT
    Brochure on the Italian HE system.  
    Italian Higher Education Institutions have welcomed foreign students and researchers for centuries. The friendliness of the people is matched by Italy’s pleasant climate and excellent food. Italy is the 10th destination in the global flow of higher-education students (UNESCO).
  • The beauty of Italy and its quality of life
    Universities work in close contact with the cities and regions in which they are located
    They make the educational offer more competitive by providing skills that are in demand, so as to increase the attractiveness of the area for international students and researchers. Their proposals respond to the needs of specific territories such as cities rich in cultural heritage, smaller centres with a high quality of life, research-intensive technological centres.
  • Ranking and Excellence
    The Italian University system is at the same time inclusive and very high quality
    Based on a long-standing tradition dating back to the 11th century, with the oldest University in Europe, Italian Universities kept high-quality standards throughout their history. Considered as a group, they are ranked 3rd (according to Times Higher Education) or 4th (according to QS) worldwide in terms of number of universities in the top 500 …
  • How Italian Universities reacted to COVID-19
    Online education and support to research work and services against Covid-1
    Italy was the first EU member state to order closure of all schools and higher education institutions, before the entire country was placed under lockdown due to the coronavirus pandemic. Starting from the beginning of March, Italian Universities reacted quickly to a critical and unprecedented situation …
  • The CRUI Working Group on international rankings: activities and results
    Italian Universities in international rankings
    The Working Group collected the data that participants provided to leading rankings agencies; the most common ways of aggregating data were identified as well as the most common misinterpretations of the definitions given in the agencies’ own guidelines.
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