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Direttore della CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università Italiane
Dopo la maturità classica, consegue la laurea in Scienze Politiche nel 1985 presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Nei due anni seguenti si specializza in Diritto internazionale (presso la SIOI) e Management d’impresa (SDOA).
Ha seguito numerosi corsi di formazione in Italia e all’estero sulle tematiche universitarie, con particolare attenzione alla valutazione della qualità e ha trascorso brevi periodi di confronto professionale presso il CNE a Parigi, l’ACE a Washington e la QAA a Londra.
Ha conseguito, inoltre, la qualifica di Ispettore di Qualità ISO 9000 dall’AICQ nell’anno 2000. A partire dal 1988 svolge la sua attività di ricerca e di consulenza presso il CNR per i progetti finalizzati IPRA (Incremento Produttività Risorse Agricole) e RAISA (Ricerche Avanzate per Innovazioni nel Sistema Agricolo).
Dal 1989 lavora alla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) di cui diventa Direttore nel 1997.
Dal 2001 è Direttore della Fondazione CRUI per le Università Italiane.
Ha maturato un’esperienza pluriennale nel settore universitario, in particolare nell'ambito della valutazione, della gestione della ricerca e dell'alta formazione.
Inoltre:
• coordina le attività tematiche della CRUI e della Fondazione CRUI per le Università Italiane;
• gestisce le attività di formazione promosse dalla Fondazione CRUI;
• dal 2011 coordina il progetto europeo ALFA-CID per lo sviluppo di buone prassi nel sistema universitario dei paesi dell’America Latina;
• dal 2011 è il Direttore dell’Agenzia per la certificazione della qualità e l’accreditamento EUR-ACE dei corsi di studio in Ingegneria (Agenzia QUACING);
• dal 2010 è il Coordinatore del primo progetto sperimentale di applicazione del Common Assessment Framework (CAF) nelle Università;
• dal 2004 è il Direttore della Struttura di Valutazione e Certificazione della Fondazione CRUI per le
Università Italiane;
• dal 1998 svolge attività di valutazione esterna (peer review) sui corsi di studio universitari ed è
valutatore iscritto all’Albo CRUI;
• dal 1989 ad oggi è componente di vari nuclei di valutazione delle università;
• è componente del presidio interno della qualità di Venezia Ca’Foscari;
• è componente del Consiglio Scientifico di UNIRES – Italian Centre for Research on Universities and Higher Education Systems;
• è membro del Consiglio Scientifico ed esperto valutatore dell’AVEPRO - Agenzia per la Valutazione e la Promozione della qualità delle Facoltà Ecclesiastiche della Santa Sede;
• è rappresentante italiano nel Council dell’EUA, European Universities Association;
• è membro della redazione della rivista UNIVERSITAS della Fondazione RUI;
• ha rappresentato l’Italia nella Rete delle Agenzie per le attività di valutazione in Europa (1996-1999);
• ha diretto il CONICS, Consorzio Interuniversitario per la Cooperazione allo Sviluppo (2000-2007);
• ha diretto le attività di valutazione dei progetti Campus e CampusOne (1995-2001);
• è stata membro del gruppo di lavoro ministeriale sul sistema nazionale valutazione, istituito con decreto DM 29 ottobre 1996, con il compito di predisporre un documento-base per l’elaborazione della normativa secondaria in materia di sistema nazionale di valutazione, a supporto dell’attività dell’Osservatorio Nazionale sulla valutazione L.537/93;
• ha svolto, per il Ministero della Pubblica Istruzione e per il Provveditorato agli studi della Regione Lazio, attività di valutazione dei Dirigenti Scolastici e degli Istituti scolastici;
• ha svolto attività di valutazione per i progetti comunitari delle Regioni Toscana e Piemonte.;
• è stata membro dei Nuclei di Valutazione delle Università di Roma Tre, Modena e Reggio Emilia, Venezia Ca’Foscari, Molise, Mediterranea - Reggio Calabria, Messina, Milano, Udine e ha gestito progetti di valutazione della didattica e della ricerca negli Atenei di Modena, Siena e Cagliari;
• è stata membro del comitato scientifico e valutatore progetto di valutazione dei diplomi universitari finanziati con FSE della Regione Toscana;
• è stata membro del Comitato redazionale dell’INI (Istituto Nazionale dell’Informazione);
• è stata membro della Commissione Nazionale per la Promozione della Cultura Italiana all’Estero, istituita presso il Ministero degli Affari Esteri(2010-2012);
• ha collaborato e collabora alla realizzazione di progetti OCSE.
Tra le ultime pubblicazioni:
- CAF Università. Il modello europeo di autovalutazione delle performance per le università. Roma, Fondazione CRUI, maggio 2012;
- Assicurazione della Qualità dei Corsi di Studio universitari: il modello CRUI, di Alfredo Squarzoni ed Emanuela Stefani. Roma, Fondazione CRUI, gennaio 2011;
- CAF Università - Migliorare un'organizzazione universitaria attraverso l'autovalutazione, Fondazione CRUI 2010;
- L’Alta Formazione in Italia e in Europa, in “La Formazione universitaria alla ricerca. Contesti ed esperienze nelle scienze
dell’educazione”. Franco Angeli, 2009;
- Dentro e fuori dal labirinto. Percorso ragionato per la costruzione dei corsi di studio ai sensi del DM 270/04, E. Stefani e V. Zara. Fondazione CRUI, 2009;
- L’evoluzione del sistema universitario dal Processo di Bologna al DM 270/04 in “L’evoluzione del sistema universitario”. Treccani.it, 2009;
- La qualità nell’università in “L’accreditamento degli studi di Ingegneria. Il progetto EUR-ACE”. Quaderni della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria, CUES 2008;
- Il sistema universitario italiano. Normativa e operatività, M. Grassi ed E. Stefani. Cedam, Padova,2007;
- Qualità per l’Università. AA.VV. Franco Angeli, 2006;
- Autonomia e responsabilità delle Istituzioni universitarie, in “L’autonomia del sistema universitario. Paradigmi per il futuro”, G.Giappichelli Editore, 2006;
- Implicazioni ed effetti della valutazione della didattica e della ricerca: il caso dell’università di Siena. Con F. Bernabè e A. Riccaboni. In “L’università in cambiamento fra mercato e tradizione”,il Mulino, 2006.
Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, esprimendo a nome di tutta l’Assemblea calorose congratulazioni ai seguenti Rettori che si sono insediati il 1 novembre:
• Prof. Giovanni Betta (Università di Cassino)
• Prof. Luigi Dei (Università di Firenze)
• Prof. Fabrizio Mìcari (Università di Palermo)
• Prof. Mario Negri (IULM)
• Prof. Pietro Pietrini (IMT)
• Prof. Stefano Ruffo (SISSA)
• Prof. Francesco Ubertini (Università di Bologna)
• Prof. Federico Visconti (LIUC)
• Prof. Giorgio Zauli (Università di Ferrara)
Inoltre esprime le felicitazioni ai Rettori De Toni, Longhi, Messa e Pignataro che sono stati appena eletti componenti della Giunta della CRUI.
Disegno di Legge di Stabilità per il 2016 - Il Presidente riferisce sull’iter parlamentare relativo al Disegno di Legge di Stabilità per il 2016, con particolare riferimento agli articoli di interesse per il sistema universitario.
Dopo ampia ed approfondita discussione l’Assemblea dà mandato al Rettore Novelli di predisporre un appunto della CRUI, da sottoporre all’attenzione delle Ministre Giannini e Lorenzin, contenente i seguenti commenti relativi al rapporto tra università e SSN:
“I commenti si incentrano in particolare sui commi 289 e ss. dell’art. 1 del testo di emendamento alla legge di stabilità 2016 e riguardano le innovative disposizioni in materia di “piani di rientro” degli enti pubblici operanti nella sanità:
a) comma 296: l’attuale durata massima del piano di rientro («di durata non superiore al triennio») appare meritevole di riconsiderazione, mediante un’estensione a regime su più ampio orizzonte cronologico (ad esempio cinque anni), o attraverso la previsione di deroghe specifiche che consentano un’eccezionale durata quinquennale in luogo di quella normale triennale.
Il prolungamento del termine di durata del piano consentirebbe, in presenza di situazioni fortemente deficitarie, un rientro nei parametri graduale e plausibile, evitando intense indesiderabili ripercussioni sull’organizzazione sanitaria e sulla qualità delle cure al cittadino;
b) comma 302: la decadenza automatica del direttore generale, per le ipotesi di mancata approvazione del piano o di mancato superamento delle valutazioni annuali, potrebbe rendere difficoltoso il reperimento di professionalità manageriali adeguate proprio nelle situazioni di maggiori difficoltà gestionale, a causa della problematica realizzabilità degli obiettivi di partenza, in considerazione di quanto esposto al precedente punto sub a).
c) commi 297 e 298: l’attuale configurazione del procedimento di approvazione dei piani non contempla l’intervento delle università, da ritenersi quantomai opportuno nelle ipotesi in cui le attività assistenziali dell’ente siano integrate con quelle di ricerca, didattica e formazione, secondo i correnti modelli legislativi (aziende ospedaliere universitarie, policlinici universitari, etc.).
La programmazione economico-finanziaria compendiata nei piani di rientro postula infatti interventi sull’ente anche di carattere organizzativo che, incidendo inevitabilmente sui profili dell’integrazione in questione, suggeriscono un intervento di condivisione rispetto alle istituzioni universitarie, mediante concorso formale delle medesime all’approvazione del piano, o quantomeno attraverso l’espressione di un parere obbligatorio.
Analogo intervento delle università dovrebbe trovare disciplina anche in sede di monitoraggio del piano, mediante gli opportuni strumenti partecipativi;
d) comma 305: l’ipotesi di incorporazione delle aziende ospedaliere nell’ambito delle aziende sanitarie, prefigurata dalla disposizione in questione, contemplata in via volontaristica (protocollo di intesa Regione/Università), rappresenta un quid novi rispetto al tradizionale assetto di collaborazione tra sistema universitario e sanità prefigurato dal D.Lgs. 517/99.
Tale aspetto è meritevole di adeguata riconsiderazione, nella misura in cui possa incidere fortemente sulla collaudata distribuzione delle sinergie di cui al predetto D.Lgs. 517/99, e sulla specificità degli apporti dell’Università al sistema sanitario, che sarebbero trasferiti in una dimensione territoriale – quella aziendale per l’appunto – che potrebbe comprometterne l’efficacia.”
Varie, eventuali e sopraggiunte - Il Presidente informa che è stata avviata una importante interlocuzione con il Ministero della Giustizia per attuare una collaborazione in tema di innovazione e rendere maggiormente organico e istituzionale il rapporto tra il sistema universitario e gli apparati della Giustizia e agevolare, anche attraverso un monitoraggio, le prassi virtuose di collaborazione e convenzione a supporto degli Uffici giudiziari in ambito locale già esistenti. A tal fine verrà inviata nei prossima giorni a tutti i Rettori una lettera con l’invito a compilare una tabella predisposta per il suddetto monitoraggio.
Il Disegno di Legge di Stabilità e l’Università
Segnali positivi per i giovani studiosi ma limitati a quest’anno. L’investimento pubblico nell’Università, soprattutto nei confronti dei giovani ricercatori, sembra registrare un nuovo impegno da parte del Governo.
La CRUI esprime soddisfazione per il cambio di rotta, sebbene si tratti di un primo passo che va consolidato negli anni.
Infatti, nonostante il Disegno di Legge di Stabilità affronti il nodo cruciale del ricambio generazionale nei nostri atenei, il finanziamento complessivo è ancora molto al di sotto della soglia necessaria per ripristinare la competitività internazionale del sistema. Si parla di 1500 ingressi a fronte di 10.000 uscite negli ultimi 8 anni.
“Per aprire realmente una nuova fase – ha dichiarato Gaetano Manfredi, Presidente della CRUI – è necessario che l’impegno da parte del governo venga riconfermato e rafforzato negli anni a venire”.
Allo stesso modo la CRUI considera positivo lo sblocco degli scatti stipendiali previsto dallo stesso Disegno di Legge che risponde alle legittime attese dei docenti. Esiste, però, una questione retributiva che vede in primo piano i docenti più giovani con i loro diversi percorsi e il rinnovo contrattuale del personale tecnico amministrativo, alla quale va data presto una risposta. Non affrontata è invece la questione del Diritto allo Studio. Su questo tema la CRUI sostiene sia necessario sottoporre a una attenta verifica il sistema di calcolo degli indicatori ISEE e individuare fonti di finanziamento adeguate – da parte di Regioni e Governo Centrale – in modo da garantire la borsa di studio a tutti gli aventi diritto.
“La parità delle opportunità – ha aggiunto Manfredi – è l’elemento indispensabile per coltivare i talenti e migliorare il capitale umano in tutto il nostro Paese.”
La CRUI si aspetta che l’iter parlamentare del Disegno di Legge di Stabilità possa rafforzare le iniziative per i giovani con un orizzonte pluriennale, affrontare concretamente l’annosa questione del Diritto allo Studio e avviare il ripristino del Fondo di Finanziamento Ordinario al livello del 2009. Solo in questo modo, come già segnalato nella nota CRUI del luglio scorso sulla qualità della Ricerca, potrà essere consolidata la cultura del merito e della valutazione all’interno del sistema universitario
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