Sergio Cavalieri Rettore Università di Bergamo

Resoconto del 17 dicembre

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, informando che la Giunta ha eletto quale Vice-Presidente il Rettore Novelli e nominato quale Segretario Generale il Rettore De Toni, ai quali l’Assemblea formula calorose felicitazioni.

Inoltre il Presidente comunica che, in sostituzione dei Proff. Tesi (scaduto dal mandato) e Pignataro (dimessosi), la Giunta ha nominato quali componenti del CdA della Fondazione CRUI il Rettore Carpinelli e il Rettore Rizzuto.
Situazione normativa e provvedimenti in corso - Dopo ampia ed approfondita discussione l’Assemblea ritiene opportuno chiedere all’ANVUR una proroga dei tempi per la sottomissione dei prodotti alla VQR 2011-2014. Il quadro di scadenze attualmente definito da ANVUR non mette gli Atenei nelle condizioni di poter selezionare i propri prodotti in modo consapevole rispetto ai criteri definiti dai GEV.

Il bando VQR 2011-2014, infatti, prevede una periodo di tempo complessivo di 3 mesi abbondanti per l’intero processo, a partire dai primi adempimenti in capo al Cineca, adempimenti che sono preliminari ma fondamentali per la selezione e la trasmissione dei prodotti da parte degli Atenei. In effetti l’ANVUR ha fissato per il Cineca le scadenze del 15 ottobre 2015 e dell’1 novembre 2015, rispettivamente, per la pubblicazione delle “Linee guida per la trasmissione dei prodotti di ricerca nella VQR 2011-2014” e per l’inserimento dei prodotti. Su questo fronte il ritardo è superiore ai 45 giorni.

Per questi motivi l’Assemblea ritiene che vi siano fondate ragioni, rinvenibili nello stesso bando VQR 2011-2014, per chiedere ad ANVUR una proroga almeno al 29 febbraio 2016 per la trasmissione dei prodotti.
Disegno di Legge di Stabilità per il 2016 - Il Presidente riferisce che il Disegno di Legge di Stabilità per il 2016 è stato definitivamente approvato in seconda lettura al Senato. Le principali modifiche rispetto alla versione precedente si riferiscono alle seguenti voci:
• comma 139: inseriti 55 M€ nel 2016 per il diritto allo studio e 5 M€ per gli anni successivi;
• comma 206: incremento del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) di 6 M€ nel 2016 e di 10 M€ per gli anni successivi, ed avvio di un piano straordinario di chiamata di professori ordinari;
• comma 207: le 500 “cattedre del merito”, con la possibilità che i professori interessati siano in servizio presso atenei italiani (in questo caso con l’obbligatorietà di cambiare sede di appartenenza);
• comma 247: risorse aggiuntive per 870 RTDb, che verranno assegnate agli atenei tenendo conto dei risultati della VQR;
• comma 251: lo svincolo dal turn-over per l’assunzione degli RTDa;
• comma 261: aumento della quota premiale nell’FFO di 25 M€ per il 2016 e 30 M€ per gli anni successivi.

Varie, eventuali e sopraggiunte - Con riferimento al tema del riconoscimento di crediti per i percorsi ITS, il Presidente dà la parola al Rettore Zara, il quale riferisce che il 16 gennaio si è tenuta una riunione presso il MIUR nella quale è emersa la volontà del Ministero di trovare una soluzione che possa garantire ai diplomati ITS uno sbocco anche universitario ma senza per questo voler equiparare i due percorsi. Il MIUR si è impegnato affinché il percorso dell’Istruzione Tecnica Superiore sia collocato all’interno del Sistema di Istruzione prevedendo un collegamento tra il Sistema Terziario non Universitario e il Sistema Terziario Accademico. Da parte del Ministero è stata confermata la volontà di arrivare quanto prima ad una modifica del comma 51 della Legge 107/2015 che prevede il riconoscimento di 100 e 150 crediti per percorsi ITS rispettivamente di quattro o sei semestri. La possibilità di emendare tale disposizione normativa non ha avuto buon fine durante la Legge di Stabilità per “estraneità di materia” rispetto alle norme già contenute, ma il MIUR si è impegnato a prevedere un veicolo normativo, anche facenti capo ad altri Ministeri, che possa contenerne la riformulazione.

Da parte del Ministero si è inoltre tenuto a ribadire che, come già riportato nella normativa, il riconoscimento dei crediti acquisiti dallo studente a conclusione dei percorsi realizzati dagli Istituti tecnici superiori non è di immediata applicazione ma avviene “secondo tabelle di confluenza tra gli esiti di apprendimento in relazione alle competenze acquisite al termine dei suddetti percorsi e le competenze in esito ai corsi di laurea ad essi assimilabili”. Il MIUR ha altresì auspicato, a questo proposito, la costituzione quanto prima di un tavolo tecnico congiunto per l’emanazione del decreto attuativo, nonché, per un approfondimento della governance degli ITS.

Il Rettore Riccaboni riferisce sul Progetto “PhD ITalents”, informando che Il bando rivolto alla raccolta delle candidature, da parte delle imprese, e delle relative offerte di lavoro si è chiuso lo scorso 30 novembre 2015. Attualmente è in atto la valutazione formale a cui seguirà una fase di valutazione di 6 panel di esperti, uno per ogni singola area tematica. Al bando hanno risposto 980 imprese inviando 1136 offerte di lavoro; le offerte sono principalmente concentrate su due aree tematiche: ICT (il 48%) e Salute e scienze della vita (il 21%).

In relazione alle altre aree indicate dal bando risulta: Energia con il 14% delle offerte; Agroalimentare con il 7%; Mobilità sostenibile e Patrimonio culturale entrambe con il 5% delle offerte.
Volendo analizzare la suddivisione, delle offerte di lavoro, fra Nord-Centro e Sud la situazione che si presenta è la seguente :
- Nord con il 43% delle offerte;
- Centro, con il 25% delle offerte;
- Sud, con il 31% delle offerte.

La Lombardia è la regione in cui si concentra il più alto numero di offerte di lavoro, circa il 15%, seguita da Campania, Lazio e Puglia con circa il 9%; dalla Toscana con circa l’8% e dal Piemonte e Emilia Romagna con circa il 7%.

Le imprese offrono nel 66% dei casi un contratto di lavoro a tempo determinato, di durata triennale, mentre nel restante 34% dei casi si tratta di un contratto a tempo indeterminato.

In base alla dimensione aziendale le offerte di lavoro si suddividono:
- il 50% proviene da microimprese con meno di 10 occupati;
- il 26% proviene da piccole imprese con meno di 50 occupati;
- il 15% proviene da medie imprese con meno di 250 occupati;
- il 9% proviene da grandi imprese con più di 250 occupati.

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