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Resoconto del 23 settembre

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, riferendo che al termine dell’Assemblea ordinaria si terrà la seduta straordinaria dedicata all’elezione del nuovo Presidente della CRUI.
Parere su schemi di budget economico e budget degli investimenti - Dopo ampia ed approfondita discussione l’Assemblea approva il seguente parere da trasmettere al MIUR:
“L’Assemblea della CRUI, nella seduta del 23 settembre 2015, dopo avere esaminato il testo della proposta di decreto interministeriale relativo agli schemi di budget economico e degli investimenti, trasmesso dal Direttore generale dott. Daniele Livon, esprime il proprio parere positivo. L’Assemblea esprime altresì il proprio parere positivo sulla proposta di contenuti minimi della Nota illustrativa che farà parte del Manuale tecnico operativo di cui all’articolo 8 del D.I. del 14 gennaio 2014, n. 19.

L’Assemblea, fermo restando il parere di cui sopra, ritiene comunque utile sottoporre delle osservazioni pervenute da alcuni Atenei.
1)L’adozione del medesimo schema a preventivo e consuntivo potrebbe risultare una forzatura. Si pensi alle voci relative agli ammortamenti (il cui inserimento, dal punto di vista autorizzatorio, non risulta opportuno dal momento che gli ammortamenti non richiedono di essere autorizzati), ma anche alla variazione delle rimanenze, che si può misurare solo a consuntivo; all’incremento delle immobilizzazioni per lavori interni, in quanto il costo deve essere inserito nel budget degli investimenti; agli accantonamenti, in quanto relativi a operazioni di rettifica a consuntivo; alla suddivisione tra imposte correnti, anticipate o differite; agli accantonamenti, a causa della forte discrasia che può esistere tra preventivo e consuntivo per alcune voci rilevanti, sia tra i ricavi sia tra i costi. Analoghe perplessità suscitano le voci relative alle rettifiche di valore di attività finanziarie e ai proventi e agli oneri straordinari.

2) Con riferimento alle riserve, quelle derivanti dalla contabilità finanziaria andrebbero trattate allo stesso modo di quelle derivanti dalla contabilità economico-patrimoniale e, quindi, in fase di approvazione del budget dovrebbero poter essere utilizzate per la copertura di eventuali disavanzi. Inoltre, sembra opportuno limitare la copertura dell’eventuale disavanzo nel budget dell’esercizio “t” solo alle riserve esistenti al momento dell’approvazione del budget stesso, cioè quelle del bilancio consuntivo “t-2”.

3)Si auspica la previsione esplicita della possibilità di basare la funzione autorizzatoria su schemi che possano contenere anche conti per destinazione, in particolare riferiti all’attività progettuale, fermo restando l’obbligo di redigere budget che prevedano esclusivamente conti per natura.

4)Si esprime una preoccupazione riguardante la gestione contabile dei progetti di ricerca. Se si dovesse passare ad una descrizione analitica dei costi per natura, nell’ambito del budget approvato dal Consiglio di amministrazione, si rischierebbe un appesantimento della gestione contabile dei progetti, per la necessità di procedere ad autorizzazioni di storno tra voci, sempre da parte del Consiglio, in relazione alle necessità scaturenti nel corso dell’esercizio.

5) Nel budget degli investimenti, la correlazione tra singole voci di investimento e la tipologia delle fonti corrispondenti rischia di risultare vieppiù onerosa. Si auspica la possibilità di articolare le fonti per totali anche in ragione del fatto che la medesima correlazione non è richiesta a consuntivo.

6)Nel budget degli investimenti, inoltre, sarebbe opportuno considerare i disinvestimenti, salvo dichiarare che sono assimilati alle fonti proprie, e dettagliare le immobilizzazioni finanziarie, al pari delle altre immobilizzazioni.

L’Assemblea, infine, esprime la propria preoccupazione relativa ai tempi di approvazione del decreto, che risultano eccessivamente prossimi alle scadenze di approvazione dei budget dell’esercizio 2016”.

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