Manuale sulla Didattica

Super User

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Seminario del 10-11 dicembre 2015

Promuovere l’apprendimento incentrato sullo studente nelle istituzioni di istruzione superiore
Pisa, Università di Pisa, 10-11 dicembre 2015

Il seminario intende presentare e porre in un contesto internazionale gli sforzi in atto per promuovere un approccio all’istruzione superiore basato sulla centralità dello studente. Intende inoltre offrire un’opportunità di incontro in cui le persone interessate potranno discutere fruttuosamente tra di loro e con interlocutori altamente qualificati come meglio implementare una didattica basata sulla centralità dello studente nelle università italiane.

Destinatari
Delegati/Prorettori per la Didattica; Manager/coordinatori didattici delle Università; Referenti progetto CHEER; docenti; studenti

Risultati attesi
Con questo incontro si intende sviluppare un elevato livello di consapevolezza tra docenti, personale amministrativo e studenti su come i vari aspetti delle inerenti i processi formativi possano essere ottimizzate adottando un approccio incentrato sullo studente, rendendo al contempo l'utilizzo di adeguati strumenti di trasparenza comprensibile e automatico.

Programma
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Resoconto del 22 ottobre

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, riferendo di aver fatto distribuire una lettera del Rettore Pecorelli riguardante la revisione del regolamento ISEE e una nota del Rettore Uricchio relativa a una risoluzione del MEF riguardante IMU e TASI. Inoltre comunica che il prossimo 30 ottobre a Torino verrà siglato il Protocollo d’intesa ANCI-CRUI, che fa seguito al Convegno “Università e Città” tenutosi a Pavia lo scorso settembre. Infine informa che al termine dell’Assemblea ci sarà un incontro tra una rappresentanza della CRUI e una delegazione omanita della Sultan Qaboos University.

Situazione normativa e provvedimenti in corso - Con riferimento all’esercizio 2011-2014 della VQR, l’Assemblea – dopo ampia ed approfondita discussione – decide di inviare la seguente lettera al Presidente Fantoni:
“Caro Presidente,
l’avvio dell’esercizio 2011-2014 della VQR è imminente. In relazione ad esso, la CRUI con la sua nota del 23 luglio u.s. aveva ritenuto di segnalare a MIUR e ANVUR che “solo a /.../ condizione di un recupero delle risorse tagliate sarà possibile garantire la collaborazione del sistema universitario allo svolgimento del nuovo esercizio VQR 2011-2014”.

Le recenti, importanti aperture del Governo fanno ritenere che esso intenda dar corso al recupero di risorse sollecitato; e in questo senso l’Assemblea della CRUI ha inteso e apprezzato tali aperture. Auspichiamo perciò che esse siano confermate dalla conclusione dei lavori parlamentari sulla legge di stabilità e che in quei lavori trovi spazio la questione cruciale del sostegno finanziario al diritto allo studio. Ciò sicuramente contribuirà a determinare le condizioni di serena cooperazione necessarie al positivo avvio dell’esercizio VQR 2011-2014. Pare dunque opportuno, data anche la complessità delle relative operazioni, che l’ANVUR rivaluti tempi e modi delle procedure in corso.

A tal riguardo si ricorda, con riferimento alla stessa nota sopra richiamata, che la CRUI “ritiene fondamentale che i criteri adottati dai singoli GEV siano resi disponibili in forma provvisoria in modo che le istituzioni possano far pervenire eventuali osservazioni. In ogni caso, tali criteri devono essere noti con anticipo sufficiente per permettere alle istituzioni di operare conseguentemente nella fase di selezione dei lavori.”

La CRUI ritiene indispensabile che si proceda in modo deciso, quanto compatto e armonioso nel cammino del rinnovamento del sistema universitario. E ribadisce la convinzione, più volte espressa, che un sistema di valutazione ben congegnato ed efficacemente implementato costituisce un significativo fattore di tale rinnovamento.”

Disegno di Legge di Stabilità per il 2016 - Dopo ampia ed approfondita discussione l’Assemblea approva il seguente comunicato riguardante il Disegno di Legge di Stabilità per il 2016:
“Segnali positivi per i giovani studiosi ma limitati a quest’anno. L’investimento pubblico nell’università, soprattutto nei confronti dei giovani ricercatori, sembra registrare un diverso impegno da parte del Governo.

La CRUI esprime soddisfazione per il cambio di rotta, sebbene si tratti di un primo passo che va consolidato negli anni. Infatti, nonostante che il Disegno di Legge di Stabilità affronti il nodo cruciale del ricambio generazionale nei nostri atenei, il finanziamento complessivo è ancora molto al di sotto della soglia necessaria per ripristinare la competitività internazionale del sistema. Si parla di 1500 ingressi a fronte di 10.000 uscite negli ultimi 8 anni.

Per aprire realmente una nuova è necessario che l’impegno da parte del governo venga riconfermato e rafforzato negli anni a venire. Allo stesso modo la CRUI considera positivo lo sblocco degli scatti stipendiali previsto dallo stesso Disegno di Legge che risponde alle legittime attese dei docenti. Esiste, però, una questione retributiva che vede penalizzati soprattutto i giovani e alla quale va data presto una risposta.

Non affrontata è invece la questione del Diritto allo Studio. Su questo tema la CRUI sostiene sia necessario sottoporre ad una attenta verifica il sistema di calcolo degli indicatori ISEE e individuare fonti di finanziamento adeguate – da parte di Regioni e Governo Centrale – in modo da garantire la borsa di studio a tutti gli aventi diritto. La parità delle opportunità è l’elemento indispensabile per coltivare i talenti e migliorare il capitale umano in tutto il nostro Paese.

La CRUI si aspetta che l’iter parlamentare del Disegno di Legge di Stabilità possa rafforzare le iniziative per i giovani con un orizzonte pluriennale ed affrontare concretamente l’annosa questione del Diritto allo Studio. Solo in questo modo, come già segnalato nella nota CRUI del luglio scorso sulla qualità della Ricerca, potrà essere consolidata la cultura del merito e della valutazione all’interno del sistema universitario.”

 

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Seminario del 5-6 ottobre 2015

Promuovere percorsi internazionali e corsi congiunti di qualità nelle università
Bologna, Università di Bologna
5-6 ottobre 2015

Descrizione del seminario
Nell’ambito della European Higher Education Area, i programmi congiunti sono considerati come una delle conquiste più avanzate di cooperazione accademica tra le istituzioni europee di istruzione superiore, da sostenere e rafforzare in tutti i paesi membri.
A tale scopo, questo seminario intende stimolare il dibattito e il confronto tra le università italiane e le amministrazioni di riferimento su alcuni punti focali:
- sviluppare un approccio nazionale per la pianificazione, l'attuazione e la qualità dei corsi internazionali/ congiunti sulla base dell’approccio europeo; 
- facilitare la raccolta di esempi di buone pratiche e elaborare raccomandazioni condivise su come gestire i programmi congiunti relativi a corsi a ciclo unico o corsi che presentano durate differenti in Paesi diversi;

Destinatari
Personale accademico e personale amministrativo (uffici di coordinamento della didattica, uffici relazioni internazionali, ecc.) delle università, coinvolto a vario titolo nei processi di istituzione e monitoraggio dei corsi congiunti internazionali.

Risultati attesi
Definizione di un approccio comune sulle procedure nazionali per l’accreditamento dei corsi congiunti, anche alla luce del documento finale del Gruppo di Esperti incaricato dal BFUG, approvato a Yerevan dai ministri dell’Istruzione Superiore.

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Cooperazione allo Sviluppo

cooperazione maeci
 

Il valore aggiunto del ruolo dell’Università nelle strategie di Cooperazione allo Sviluppo

La cooperazione allo sviluppo è un elemento cardine del contesto accademico e dei processi di internazionalizzazione. Presenta infatti legami profondi tanto con la “terza missione” (nella sua accezione più ampia), quanto con la formazione e la ricerca: è infatti volta all'educazione delle nuove generazioni alla responsabilità sociale e alla comprensione delle problematiche internazionali.

In tale quadro si colloca la collaborazione della CRUI con il Ministero degli Affari Esteri-Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo (DGCS), avviata sin dal 2004 per promuovere un modello accademico di cooperazione allo sviluppo e alla pace, che evidenzi il ruolo dell'Università nella formazione delle risorse umane e la sua missione sociale.

Il Manifesto della CRUI per la Cooperazione allo sviluppo (2016)

IL COORDINAMENTO CRUI PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
Il dialogo della CRUI con gli organismi della cooperazione si attua attraverso incontri periodici tra il delegato CRUI per la Cooperazione allo Sviluppo (Prof. Maurizio Oliviero, Rettore dell’Università degli Studi di Perugia), i vertici della DGCS e la direzione dell’AICS, nonché tramite la partecipazione di esperti accademici nominati dalla CRUI negli organismi della Cooperazione:

Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo (CNCS):
- Prof.ssa Emanuela Colombo (Politecnico di Milano), membro effettivo;
- Prof. Guido Zolezzi (Università di Trento), membro supplente.

Il CNCS è a sua volta articolato in gruppi e tavoli di lavoro, a cui partecipano:
- GdL1 “Seguiti dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile: coerenza delle politiche, efficacia e valutazione”: Prof. Pierluigi Montalbano, Sapienza Università di Roma;
- GdL2 “Strategie e linee di indirizzo della cooperazione italiana allo sviluppo”: (da nominare);
- GdL3 “Ruolo del settore privato nella cooperazione allo sviluppo”: Prof.ssa Emanuela Colombo, Politecnico di Milano e membro effettivo CNCS;
- GdL4 “Migrazioni e Sviluppo”: Prof.ssa Maria Chiara Locchi, Università degli studi di Perugia.

Comitato Consultivo sulla Valutazione (CCV):
- Prof. Pasquale De Muro, Università di Roma Tre;
- Dott.ssa Valeria Saggiomo, Università di Napoli L'Orientale;
- Prof. Pierluigi Montalbano, Sapienza Università di Roma.

Comitato Consultivo per l’Efficacia della Cooperazione allo Sviluppo:
- Prof. Pierluigi Montalbano, Sapienza Università di Roma.

Gli esperti CRUI nominati nei vari organismi e della cooperazione costituiscono un Gruppo di coordinamento, che coadiuva il Delegato CRUI per la Cooperazione allo Sviluppo.

La Commissione dei Delegati di ateneo per la cooperazione allo sviluppo si riunisce presso la CRUI secondo necessità, per discutere le principali tematiche, novità e/o problematiche del settore.

Un importante momento di confronto e dibattito su tematiche e processi di cooperazione offerto agli atenei, è rappresentato anche dai convegni periodici della rete CUCS (Coordinamento Universitario per la Cooperazione allo Sviluppo), sorta per la consultazione e la condivisione di buone pratiche nella gestione dei progetti e delle attività di cooperazione.

2024
IL SISTEMA UNIVERSITARIO E IL PIANO MATTEI PER L'AFRICA
Il mondo universitario ha accolto con grande favore il Piano Mattei per l’Africa, con il principale obiettivo di concorrere a costruire una nuova narrazione della relazione con il continente africano che coniughi i temi dell’equità e della solidarietà con quelli dello sviluppo economico e sociale. Dato il ruolo geopolitico del continente si aprono spazi di collaborazione tra cooperazione, commercio e cultura e si possono quindi combinare azioni di supporto allo sviluppo locale, con azioni di equa promozione del sistema italiano della cultura, della formazione, della ricerca e dell’innovazione imprenditoriale e industriale, anche con l’auspicio di controbilanciare alcune delle cause del fenomeno migratorio.

L’Università ha la possibilità di contribuire all’implementazione del Piano Mattei mettendo a disposizione la capacità progettuale che le è propria, nei tre ambiti della formazione superiore e capacity building; ricerca per lo sviluppo locale; diplomazia scientifica e cooperazione territoriale.

La collaborazione scientifica tra paesi è strategica per promuovere una collaborazione tra pari: la ricerca unisce e crea gli strumenti per uno sviluppo comune in un’ottica di condivisione di competenze e conoscenze, nonché attraverso l’impiego di metodologie innovative che, tenendo conto dei bisogni locali, producano un impatto positivo per le comunità di riferimento delle azioni presentate. Questo è il valore aggiunto delle università nella cooperazione internazionale.

Nell’ambito del Piano Mattei l’università può dunque mettere a disposizione del Paese:
- una ricerca scientifica di eccellenza che diventa strumento per lo sviluppo in una prospettiva di apprendimento reciproco, elemento irrinunciabile per lo sviluppo sostenibile;
- un’alta formazione di qualità che valorizza e rafforza il “capitale umano locale” grazie a percorsi specifici rivolti a personale delle università, di imprenditori e/o funzionari ministeriali;
- una elevata capacità di interazione con il settore pubblico e privato, con la società civile e le istituzioni per rafforzare gli ecosistemi locali dell’innovazione, volano di sviluppo per future relazioni.

Il mondo universitario può dunque realizzare o accompagnare progettualità specifiche ponendosi come attore chiave per un percorso di valorizzazione e di reale ancoraggio nel lungo periodo delle iniziative messe in campo e affinché si instauri un rapporto genuinamente paritario con il continente africano, in quanto fondato sulla condivisione dei saperi. La costruzione di legami in termini di principi e valori con le future classi dirigenti dei paesi africani è essenziale per combinare azioni efficaci per lo sviluppo sostenibile dell’Africa, con azioni di promozione Made in Italy nel suo senso più ampio.
A tal scopo nel 2024 la CRUI, con la collaborazione del CUCS, ha realizzato una mappatura dei principali progetti accademici in corso o in via di attivazione con i Paesi africani nei settori tematici del Piano Mattei (Istruzione/formazione, Salute, Acqua, Agricoltura, Energia, Infrastrutture, Cultura, Sport) per offrire alla Cabina di Regia un utile strumento informativo.

Il Piano Mattei per l’Africa. 
Progetti delle università italiane con i Paesi del continente africano

 
2023
RILEVAZIONE PROGETTUALITA’ CON L’AFRICA 
La collaborazione tra CRUI, CUCS e Comitato Promotore Expo 2030 Roma ha permesso di realizzare una pubblicazione per valorizzare le eccellenze e le prospettive progettuali delle università – in termini di formazione, ricerca e relazioni – con i Paesi africani. La raccolta dei progetti è stata organizzata secondo tre direttrici principali: Alta Formazione, Ricerca per lo sviluppo locale, Diplomazia scientifica e Cooperazione territoriale.
Tramite la banca dati DaBaCU-Database Cooperazione Universitaria (realizzata dagli atenei di Trento, Politecnico di Milano e Pavia) sono state raccolte le informazioni fornite dagli atenei sui progetti attivi con l’Africa a partire dal 2015; ciascuna università ha poi selezionato fino ad un massimo di 5 schede progettuali che meglio rispondevano agli obiettivi specifici della pubblicazione, ovvero la presentazione delle progettualità con più ampie prospettive di replicabilità e allargamento del partenariato africano. Il documento, curato da CUCS e Comitato Promotore per Expo 2030 Roma, è stato pubblicato sul sito https://www.expo2030roma.org/
- Expo 2030 Roma pour l’Afrique. Projets pour une croissance commune.  
- Expo 2030 Roma for Africa. Projects for a common growth. 

2019-2022
IL PARTENARIATO PER LA CONOSCENZA
:
Programma triennale di formazione avviato dall’AICS in partenariato con le università e rivolto a giovani provenienti dai Paesi prioritari per la cooperazione italiana. In occasione del bando diramato dall’AICS per la gestione di 104 borse, la CRUI ha attivato un meccanismo di consultazione tra le università per identificare le possibili aggregazioni di atenei rispetto alle piattaforme tematiche definite dal bando e le disponibilità all’accoglimento degli studenti da parte delle singole sedi accademiche.
     33 università partecipanti, suddivise tra le 4 piattaforme tematiche, disposte a costituire
10 partenariati:
- Tema piattaforma 1: Sviluppo rurale e gestione del territorio;
- Tema piattaforma 2: Sanità e WASH (WAter Sanitation and good Hygiene);
- Tema piattaforma 3: Energia sostenibile, ambiente e innovazione industriale;
- Tema piattaforma 4: Patrimonio culturale e turismo sostenibile.

2017
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE IN VIAGGIO NELLE UNIVERSITA’ DI ITALIA

E’ stato organizzato un percorso di eventi in a ventina di università, a cui ha partecipato l’allora Vice Ministro Giro, incentrati sul rapporto tra giovani e cooperazione. Attraverso un dialogo aperto e diretto con gli studenti, sono state evidenziate sia le aspettative dei giovani rispetto alla cooperazione, sia le effettive possibilità di lavoro nel settore.
Questo tour del Vice Ministro tra gli atenei e gli studenti italiani è risultato anche preparatorio alla conferenza nazionale 2018 sulla cooperazione allo sviluppo, incentrata sul ruolo dei giovani nella e per la cooperazione (Co[opera] Conferenza Nazionale della Cooperazione allo SviluppoRoma, 24-25 gennaio 2018).

2016
LINEE GUIDA TRIENNALI PER LA COOPERAZIONE (2017-2019)

La consultazione della DGCS del MAECI con la CRUI nella definizione del Documento Triennale di programmazione e indirizzo sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo (2017-2019), ha permesso un chiaro inquadramento del ruolo dell’università nel Sistema italiano della Cooperazione allo Sviluppo (cap. 1.4).

2015
I lavori realizzati nel 2015 dalla Commissione CRUI dei Delegati Rettorali alla Cooperazione esprimono le riflessioni del sistema universitario sui principali argomenti proposti dalla DGCS nel citato documento La conoscenza per lo sviluppo, analizzando i temi di riferimento e soprattutto individuando soluzioni e strumenti concreti di azione.
Alla redazione del Documento Conclusivo della Commissione CRUI hanno significativamente contribuito i Rapporti Finali dei tre Gruppi di Lavoro creati in seno alla Commissione:
- GdL 1 “Progettualità”;
- GdL 2 “Policy making”;
- GdL 3 “Valutazione”.

ANNO EUROPEO DELLO SVILUPPO (AES) 
1) realizzazione di un Ciclo di tre seminari sotto il diretto coordinamento CRUI per la sensibilizzazione e il coinvolgimento del territorio sui temi dello sviluppo, dell’Agenda post-2015 e sul ruolo delle università per lo sviluppo.
2) predisposizione di una Agenda di eventi organizzati dagli atenei per informare e sensibilizzare sui temi dello sviluppo, inclusi nel programma ufficiale dell’AES e segnalati sul sito della Cooperazione Italiana.

2014
Nel corso del 2014 il modello di collaborazione tra la DGCS e le università è stato ridefinito nel documento del MAECI La conoscenza per lo sviluppo, che presentava modalità più incisive per permettere una più ampia valorizzazione delle competenze presenti nel sistema accademico, pienamente in linea con i principi dell’efficacia dell’aiuto. Tramite un dialogo strutturato tra la CRUI e la DGCS sono stati avviati su canali più organici e sistematici le numerose sinergie che già esistevano tra atenei e DGCS. Inoltre, l’attivo coinvolgimento di tutti i delegati di ateneo alla cooperazione internazionale allo sviluppo ha permesso di stimolare nuovi ambiti di riflessione e di azione.

SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA-SETTORE DELLA COOPERAZIONE
E’ stata realizzata un’agenda di eventi, organizzati dalle università e inserite nel calendario ufficiale della DGCS, sui temi migrazione e sviluppo, sicurezza alimentare (in collegamento con i temi di Expo 2015), ruolo del settore privato nelle strategie di sviluppo, agenda per lo sviluppo post 2015.

 

 

 

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