Nicola Leone Rettore

Super User

Super User

Corsi in lingua inglese erogati dalle università italiane

Corsi in lingua inglese erogati dalle università italiane: Master universitari (di I e II livello), Dottorati e Winter/Summer school
(rilevazione 2019)

Rilevazione sui corsi di studio universitari post lauream

Post-graduate programmes delivered in English in the Italian universities

Premessa
La CRUI e la Fondazione CRUI hanno svolto anche nel 2019 una Rilevazione sui corsi di studio universitari post lauream svolti interamente in lingua inglese, aggiornando così la precedente del 2016. Questo tipo di ricognizione, avviata nel 2005, si è dimostrata negli anni un’importante fonte informativa non solo per conoscere la dimensione del fenomeno, ma anche – e soprattutto – come strumento di promozione dell’offerta formativa internazionale del nostro sistema accademico.

L’indagine contribuisce a fornire un quadro esaustivo delle opportunità di studio in lingua inglese offerte dal nostro sistema universitario, in quanto complementare alle informazioni sui corsi di laurea e su quelli di laurea magistrale già censite nel sito Universitaly*  del MIUR.
Sono stati quindi rilevati i corsi di master universitario (MU di I e II livello), di dottorato e le winter/summer school, riferiti all’a.a. 2019/2020, ma è stata richiesta anche una (ragionevole) previsione di attivazione per il successivo anno accademico.
Nell’ottica di fornire uno strumento di orientamento agli studenti internazionali interessati a studiare in Italia, per ciascun corso è stato indicato, oltre al titolo, anche il riferimento all’area disciplinare di appartenenza: ai fini classificatori, anche laddove non formalmente pertinente (come nel caso dei master o dei corsi di dottorato), si è scelto di fare riferimento a una delle aree CUN.

L’indicazione del sito web del corso (laddove esistente) e di una persona o di un ufficio di riferimento, intende facilitare agli studenti l’approfondimento delle caratteristiche del corso e offrire la possibilità di entrare in contatto con l’ateneo di riferimento.
Infine, quest’anno, è stata chiesta anche l’afferenza di ciascun corso censito a una o più delle otto aree di riferimento di Expo 2020 Dubai . Un quadro organico della nostra offerta formativa post lauream internazionale, articolata in base alle aree di Expo 2020 Dubai**, verrà presentata nell’ambito delle iniziative del Padiglione Italia fra ottobre 2020 e aprile 2021.

*www.universitaly.it
** (Aerospace, Agriculture 4.0, Cultural Heritage, Cyber Security, Smart Energy, Internet of things, Sustainable mobility, Life science)

Gli esiti dell’indagine 2019
La spinta verso l’internazionalizzazione che ha diffusamente interessato le università italiane nel recente periodo trova riscontro anche nella forte crescita dei corsi post lauream erogati in lingua inglese: master, dottorati, winter e summer school. Si tratta di un segmento dell’offerta formativa su cui gli atenei, congiuntamente ai corsi di primo e secondo ciclo in lingua inglese, stanno investendo per attrarre studenti internazionali ma che, non di rado, risultano apprezzati anche dagli studenti locali. Tale offerta è oggetto di periodici monitoraggi da parte della CRUI: il confronto tra l’ultima rilevazione del 2019 e quella precedente del 2016 segna una crescita delle esperienze censite pari a circa il 30%.

tab1

I master universitari (MU)
I master universitari in lingua inglese attivati dalle università italiane nell’a.a. 2019/20 sono 262, a fronte dei 192 censiti nel 2016, segnando un incremento del 36%. Si tratta, in 6 casi su 10, di master di primo livello (ovvero accessibili possedendo una laurea triennale) e, per il restante 40%, di corsi di secondo livello (che richiedono una laurea magistrale). L’offerta risulta ripartita prevalentemente al Nord (circa il 60% dei corsi), mentre le iniziative proposte nell’Italia meridionale ammontano a poco meno del 10%.
 

tab2

Le aree disciplinari in cui risulta maggiormente concentrata l’offerta sono quelle delle scienze economiche e delle scienze mediche, mentre risultano particolarmente contenute le proposte presentate nell’area della fisica e, in generale, in campo umanistico.

fig3

Nello specifico, la tabella 4 riporta in maggior dettaglio i 5 macrosettori in cui si concentrano i master in inglese, evidenziando il primato di quelle nell’area Business, administration and management.

fig4

Per quanto riguarda l’indicazione data dagli atenei sull’afferenza dei master in inglese agli ambiti tematici che caratterizzano la partecipazione italiana all’Expo 2020 a Dubai, si rileva la situazione illustrata nella tabella 5.

fig5

Per quanto attiene alla numerosità degli iscritti, si può fare riferimento ai dati forniti dai 192 master già attivi nell’a.a. 2018/19, che contavano oltre 4.000 iscritti. È interessante notare come più della metà degli studenti (53%) fosse di nazionalità straniera.
Infine, si può rilevare che la quasi totalità dei corsi proposti (94%) è a numero chiuso.

fig6

I Dottorati di ricerca

I corsi di dottorato fruibili in lingua inglese nell’a.a. 2019/20 (XXXV ciclo) sono 382. La precedente rilevazione, effettuata nel 2016, ne aveva censiti 271 segnando quindi un notevole incremento, pari al 41%.
Similmente a quanto rilevato per i master, l’offerta si concentra nelle regioni del Nord (per il 60%) ed è meno diffusa al Sud (12%).

fig7

Le aree disciplinari maggiormente interessate da questa tipologia di offerta risultano essere quella dell’ingegneria industriale e dell’informazione e quella delle scienze economiche e statistiche. In coda agli altri settori, si posiziona l’area delle scienze della terra, che annovera 6 corsi in tutta Italia.

fig8

Più nel dettaglio, la tabella successiva evidenzia le singole discipline per le quali si conta il maggior numero di corsi attivati.
fig9

Anche per i corsi di dottorato di ricerca, le indicazioni fornite dagli atenei sull’afferenza agli ambiti tematici che caratterizzano la partecipazione italiana all’Expo 2020 a Dubai, si rileva la situazione illustrata nella tabella 10.

fig10

Le winter e summer school

Le winter e summer school disponibili in lingua inglese nelle università italiane per l’a.a. 2019/20 ammontano a 239 iniziative, facendo registrare un incremento di circa il 10% rispetto alle 219 esperienze rilevate in occasione del monitoraggio del 2016.

fig11

Sebbene anch’essa concentrata prevalentemente al nord, questa tipologia di offerta formativa post lauream presenta una significativa incidenza anche nelle regioni centro-meridionali.
Gli ambiti tematici in cui più frequentemente gli atenei propongono tali iniziative appartengono alle aree economica e dell’ingegneria industriale ed informatica, analogamente a quanto rilevato per i corsi di dottorato in lingua inglese.

fig12

La tabella successiva illustra le specifiche tematiche oggetto delle winter e summer school, evidenziando come esperienza maggiormente diffusa quella dei corsi in Business, administration and management.

fig13

Anche per quanto riguarda le winter e summer school, gli atenei hanno segnalato l’afferenza agli ambiti tematici che caratterizzano la partecipazione italiana all’Expo 2020 a Dubai, evidenziando la situazione illustrata nella tabella 14
 

fig14

I corsi, che risultano a numero chiuso in 3 casi su 4, hanno raccolto nell’ultima edizione circa 5.000 iscrizioni. Sebbene la maggior parte degli studenti sia di nazionalità straniera, anche gli studenti italiani partecipano in misura significativa a queste opportunità (rappresentando il 43% dei frequentanti).

fignumero

Il quadro complessivo denota una significativa offerta di corsi in lingua inglese e non di carattere episodico, bensì frutto di una consapevole progettazione didattica: in meno che nell’1% dei casi è stato infatti segnalato che il corso non verrà riattivato nel successivo anno accademico.
Le motivazioni che spingono gli atenei a organizzare tali corsi sono varie, ma è indubbio che questa tipologia di corsi rappresenti uno degli strumenti principali di internazionalizzazione del nostro sistema di alta formazione, soprattutto quando realizzati congiuntamente con altri atenei stranieri e se coinvolgono anche docenza internazionale.
La CRUI continuerà a seguire questo fenomeno con interesse, garantendo nei prossimi anni una continuità dell’indagine.

Nota metodologica
Gli elenchi pubblicati sono il risultato della raccolta dati realizzata da CRUI e Fondazione CRUI tra maggio e luglio 2019, presso tutti gli atenei associati, tramite l’invio di un questionario in formato Excel. Hanno risposto all’indagine 74 atenei (sugli 82 associati).
Per facilitare la fruibilità da parte degli studenti, sono stati realizzati vari elenchi per tipologia di corso, ciascuno sia per ambito disciplinare, che per ateneo di afferenza. Si hanno così sei elenchi:

  • Corsi di Master Universitario per area disciplinare e per università di afferenza;
  • Corsi di Dottorato di Ricerca per area disciplinare e per università di afferenza;
  • Winter/Summer School per area disciplinare e per università di afferenza.

Gli elenchi sono stati predisposti in lingua inglese per renderli di più agevole fruibilità agli studenti stranieri. Con la stessa finalità sono state adottate le seguenti traduzioni, rispettivamente per “Master Universitario” e “Dottorato di ricerca”:

  • Postgraduate Specialisation and Advanced Professional Training Courses
    (“Master Universitario – MU”)
  • PhD Program (“Dottorato”)

Di seguito si riportano gli elenchi dei corsi.

ELENCHI DEI CORSI

Link utili
- Sito Universitaly: Corsi in lingua inglese:
https://www.universitaly.it/index.php/public/cercacorsiInglese
- Indagine CRUI sui corsi in lingua inglese (2016):
https://www.crui.it/home-ri/corsi-in-lingua-inglese-master-universitari-dottorati-e-winter-summer-school-2.html 
- Rilevazione CRUI sui corsi universitari tenuti in lingua inglese (2012):
https://www.crui.it/images/documenti/2012/courses_english.pdf

***********

 

 

 

Read more...

Calendario Giunta e Assemblea 2020

 
2020 Giunta
(ore 16)
Assemblea Generale
(ore 10.30)
 GENNAIO  22 23
 FEBBRAIO 19 (annullata)

5 (seduta straordinaria)
20

 MARZO

18
(ore 18.00 in videoconferenza)

19 (ore 10.30 in videoconferenza)
 APRILE

22

23
 MAGGIO 20 dalle ore 17 alle 19
(in videoconferenza)
21 (in videoconferenza)
 GIUGNO 17 ore 16.00
(in videoconferenza)
24 (annullata)
25 (in videoconferenza)
 LUGLIO 22 ore 16.00 (c/o sede CRUI) 23 (Sapienza Università di Roma)
 SETTEMBRE 23 (in CRUI) 24 ore 10.30 (Sapienza Università di Roma in videoconferenza)
 OTTOBRE 21 ore 10.30 (Sapienza Università di Roma) 21 ore 14.00 (Sapienza Università di Roma)
 NOVEMBRE 18 ore 16.30 (videoconferenza) 19 ore 10.00 (videoconferenza)
 DICEMBRE 16 17
 il calendario potrebbe subire variazioni
Read more...

Resoconto del 19 settembre 2019

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, informando che il prossimo 4 ottobre si terrà presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria il conferimento della Laurea Magistrale Honoris Causa in Giurisprudenza al Prof. Ivano Dionigi, Presidente di AlmaLaurea e già Rettore dell'Università di Bologna. Il giorno 3, nel pomeriggio, si terrà una riunione della Giunta allargata ai partecipanti.
Il Presidente comunica inoltre che il Dott. Luigi Fiorentino è stato nominato nuovo Capo di Gabinetto del MIUR, mentre il Prof. Fulvio Esposito è stato nominato nuovo Capo della Segreteria Tecnica.

Situazione legislativa e provvedimenti in corso - Dopo ampia ed approfondita discussione l’Assemblea approva – su proposta del Rettore Zara - il seguente parere riguardante il nuovo DM Corsi di laurea ad orientamento professionale:
“La CRUI è chiamata ad esprimere parere ai sensi dell’art. 13, comma 2 del DM 270/2004 che recita: Le università adeguano i regolamenti didattici di ateneo alle disposizioni dei decreti ministeriali di cui all'articolo 10, recanti la modifica delle classi dei corsi di studio vigenti, entro i termini stabiliti dai decreti medesimi, sentita la CRUI.

Considerato che il DM 987/2016 e il successivo DM 6/2019 hanno previsto, transitoriamente, l’attivazione di corsi di laurea sperimentali ad orientamento professionale negli anni accademici 2018/19 e 2019/20 nell’ambito delle classi di laurea già esistenti previste dai DDMM del 16-03-2007, si accoglie con favore l’emanazione del nuovo decreto ministeriale disciplinante classi di laurea specifiche ad orientamento professionale con carattere di stabilità nel tempo (e quindi non più a carattere sperimentale). Di conseguenza, si ravvisa l’opportunità che l’iter di emanazione del nuovo decreto avvenga quanto prima al fine di consentire l’attivazione dei nuovi corsi di laurea ad orientamento professionale dall’anno accademico 2020/21.

La progettazione dei nuovi corsi di studio per l’anno accademico 2020/21, infatti, è già stata avviata dagli Atenei e la mancata disponibilità delle nuove classi di laurea in tempi brevi vanificherebbe la possibilità dell’avvio dei nuovi corsi di laurea per il prossimo anno accademico. È altresì importante prevedere nel nuovo decreto una norma transito-ria per consentire il passaggio degli studenti già iscritti agli attuali corsi di laurea sperimentali ad orientamento professionale ai nuovi corsi di laurea, consentendo il massimo riconoscimento delle attività formative già sostenute, compatibilmente con i nuovi ordinamenti degli studi.

Nel nuovo decreto nessun riferimento viene fatto al possibile valore abilitante del titolo di studio rilasciato, nonostante il taglio professionale dei nuovi corsi di laurea. Si invita quindi il MIUR, di concerto eventualmente con altri Ministeri, a valutare la possibilità di rendere abilitante il titolo di studio analogamente ad altre classi di laurea già esistenti.

Si sottolinea, inoltre, che il nuovo decreto prevede soltanto tre classi di laurea che non coprono l’intero spettro di corsi di laurea sperimentali ad orientamento professionale attivati dagli Atenei negli anni accademici 2018/19 e 2019/2020. È quindi importante che il Ministero fornisca indicazioni agli Atenei sia sulla eventuale possibilità di riattivare (o continuare ad istituire) i corsi di laurea che non rientrano nelle nuove classi sia sulla loro natura, ossia se continueranno a possedere carattere “sperimentale” o potranno essere considerati “a regime”. A solo titolo di esempio, si riportano i corsi di laurea già attivati nell’ambito del turismo o quelli nell’ambito della scienza e tecnologia della navigazione.
Bisognerebbe anche specificare se le attività formative di base e caratterizzanti da attivare nei corsi di laurea ad orientamento professionale devono rispettare il limite di 5/6 CFU previsto dal 5.
Presentazione delle Linee Guida per il Bilancio di Genere negli Atenei italiani - Intervengono all’Assemblea le Professoresse componenti del Gruppo di lavoro CRUI per il Bilancio di Genere, coordinato dalla Prof.ssa Francesca Caroccia, che presentano il documento contenente le Linee Guida per il Bilancio di Genere negli Atenei italiani, che viene approvato dall’Assemblea.

Varie, eventuali e sopraggiunte - Su proposta del Rettore Ruffo l’Assemblea approva la seguente dichiarazione da inviare al Parlamento Europeo:
“La ricerca scientifica si incanala in numerosi rivoli. Da un lato vi è quella guidata dalla curiosità, che risponde all’indole degli scienziati e porta all’esplorazione di campi sempre nuovi ed insospettati. Dall’altro lato vi è quella finalizzata all’innovazione, sempre più necessaria per affrontare le grandi sfide poste alla nostra società, fra cui quelle dei cambiamenti climatici e della questione energetica, ben riassunte dai 17 obiettivi della Nazioni Unite per il 2030. È comunque necessario promuoverne i vari aspetti, perché solo da un equilibrio fra le varie tendenze si può giungere a costruire quell’”ecosistema” della ricerca scientifica che ne garantisce le potenzialità future.
La Presidentessa della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha individuato i candidati per le varie deleghe della Commissione.

Le aree dell'istruzione e della ricerca non sono più esplicitamente rappresentate tra le nuove deleghe, e sono invece incluse sotto la denominazione "innovazione e gioventù". Ciò enfatizza l’utilizzazione economica, con l’uso del termine "innovazione", rispetto alla ricerca di base e riduce "l'educazione" ai "giovani", pur essendo questa essenziale per tutte le età. La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) ritiene che senza impegno per l'istruzione e la ricerca di base non si possa creare una solida base per l'innovazione in Europa e che, come dichiarato dalla stessa von der Leyen l'istruzione, la ricerca e l'innovazione saranno fondamentali per la competitività dell’Europa.
La CRUI chiede che la Commissione Europea riveda il titolo della delega modificandolo in "Istruzione, ricerca, innovazione e gioventù", una denominazione che riflette la dedizione dell'Europa a tutti questi settori cruciali. Invita inoltre il Parlamento Europeo a richiedere questa modi-fica del titolo prima di confermare i delegati.”

Su proposta del Rettore Mancarella, l’Assemblea la seguente mozione:
“Il 26 settembre è la giornata internazionale per l'eliminazione totale delle armi nucleari, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2013. La CRUI, nel maggio 2017, ha aderito all'appello internazionale di FLI-The Future of Life Institute a sostegno dell'approvazione di un trattato internazionale per la messa al bando delle armi nucleari: https://www.crui.it/component/k2/la-crui-aderisce-all-appello-internazionale-a-sostegno-del-trattato-per-la-messa-al-bando-delle-armi-nucleari-approvato-il-7-luglio-2017-dall-assemblea-generale-delle-nazioni-unite.html

Il 7 luglio 2017 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato il Trattato, che tuttavia non è ancora entrato in vigore perché non ha ancora raggiunto il numero di ratifiche necessarie. Intanto, la corsa agli armamenti è ripresa con forza, in un clima di crescente insicurezza che suscita forte preoccupazione e rende ancora più importante l’impegno per la eliminazione totale di queste terribili armi di distruzione di massa.

La CRUI - che ha promosso la costituzione del network delle Università per la pace nel quale sono finora confluiti 29 atenei italiani – aderisce alla giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari e auspica la rapida entrata in vigore del Trattato, anche grazie alla ratifica dell’Italia.”DM 6/2019 o se, come sembrerebbe più opportuno, siano previste specifiche deroghe.

Infine, si auspica che il nuovo decreto disciplini l’eventuale passaggio dai percorsi ITS ai corsi di laurea ad orientamento professionale secondo modalità coerenti con quanto previsto dalla L. 107/2015 e dalla L. 89/2016.”
 

Read more...

Resoconto del 25 luglio 2019

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, informando che il Rettore Fermeglia – al quale l’Assemblea rivolge un caloroso saluto - interviene per l’ultima volta alla seduta poiché dal 31 luglio cesserà il proprio mandato rettorale.

Linee Generali di indirizzo della programmazione delle Università 2019-2021 e indicatori per la valutazione dei risultati - Dopo ampia ed approfondita discussione l’Assemblea approva il seguente parere da inviare al MIUR:
“La Conferenza dei Rettori, con riferimento alle linee generali di indirizzo della programmazione delle Università 2019-2021, esprime parere favorevole e mostra soddisfazione per il recepimento di alcune istanze segnalate in passato.
L’Assemblea segnala però le seguenti criticità e osservazioni:
1. Con riferimento all’art. 6, comma 4, si segnala preoccupazione sulla conversione in istituzione universitaria di scuole di alta formazione attive presso Amministrazioni pubbliche. Tale possibilità, se non molto limitata a casi di assoluta eccellenza, apre le porte alla nascita di istituzioni con caratteristiche culturali e organizzative difformi e non coerenti con quelle normativamente stabilite e attualmente presenti. In particolare, per garantire, nell’interesse primario degli studenti, qualità formativa è imprescindibile che le istituzioni che si candidano allo status universitario abbiano qualificate attività di ricerca. Su tale punto nell’attuale formulazione pertanto si esprime contrarietà.
2. Con riferimento all’art. 6, comma 6, si segnala perplessità relativamente alla trasformazione delle università non statali in società di capitali. A parere della CRUI si ritiene necessario inserire questo tema in un approfondimento normativo sistemico legato alla salvaguardia dei principi di autonomia universitaria ed in particolare allo stato giuridico dei docenti e alle norme e alle procedure di accreditamento periodico e di valutazione da parte dell’ANVUR
3. Si propone l’inserimento all’allegato 1 – obiettivo d) – la lettera f) “numero di corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico internazionali” in coerenza con gli obiettivi dei corsi di studio internazionali di cui all’art. 1.
4. Infine, all’allegato 3, lettera d), si chiede di non limitare “il finanziamento a carico del Paese ospitante” ma permettere altre forme di finanziamento purché non a carico del MIUR.”

Schema di Decreto Ministeriale relativo ai criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per l’anno 2019 - Dopo ampia ed approfondita discussione l’Assemblea approva il seguente parere da inviare al MIUR:
“L’Assemblea della Conferenza dei Rettori, con riferimento al DM relativo ai criteri di ripartizione del FFO 2019, esprime parere pienamente favorevole.
Il prescritto parere offre, però, l’occasione di segnalare, come negli anni precedenti, con forza la preoccupazione circa l’ammontare complessivo delle risorse a disposizione.
Il decreto di calcolo del costo standard unitario di formazione per studenti in corso – anno 2019, emanato dal MIUR il 19/07/2019 fornisce una stima delle esigenze per il sistema universitario con un fabbisogno quantificato in circa 8 miliardi di euro che, rispetto alle risorse stanziate negli ultimi anni, evidenzia un significativo sottofinanziamento.

L’aumento degli studenti iscritti, gli scatti stipendiali del personale docente e gli adempimenti contrattuali del personale tutto aggraveranno tale situazione di sottofinanziamento nei prossimi anni.
A ciò si aggiunge l’impatto della no-tax area che ha ridotto il gettito delle tasse per circa 250 MEuro con un ristoro parziale di solo 105 MEuro, dovuto allo specifico fondo, che deve essere opportunamente aumentato.
Inoltre, si sottolinea che la quota ripartita non vincolata a piani straordinari risulta in lieve decrescita da molti anni rendendo molto difficile fronteggiare i progressivi incrementi obbligatori di costo di personale. Pertanto, è indispensabile che nei prossimi provvedimenti si prevedano nuovi stanziamenti finanziari che determinino un incremento della quota indistinta del FFO.

La CRUI è impegnata, insieme a codesto Ministero, ad evidenziare tali criticità nei momenti e nelle forme che si riterranno più opportune. L’Assemblea infine segnala, con riferimento alla tabella alla pagina 13, che a fronte dei medesimi 5 criteri utilizzati negli scorsi anni, si ha un drastico cambiamento dei pesi. Il criterio “Qualità della ricerca svolta dai membri del collegio dei docenti” ha un peso che passa dal 50% al 20% mentre il criterio “Dotazione di servizi…” passa dal 20% al 50%. Si auspica un riequilibrio dei pesi.”

Varie, eventuali e sopraggiunte - Con riferimento alla formazione iniziale degli insegnanti, l’Assemblea approva la seguente mozione da inviare al MIUR:
“La CRUI, già in data 18 aprile 2019, ha approvato una mozione nella quale veniva sottolineato come le modifiche introdotte dal comma 792 dell’art. 1 della legge 145/2018 (la Legge di bilancio 2019) avessero fortemente modificato la disciplina in tema di formazione inziale degli insegnanti.  La CRUI ribadisce la necessità di proporre una riflessione complessiva sul profilo professionale del futuro insegnante e sui per-corsi per la sua formazione, sottolineando, altresì, come la formazione iniziale non si possa limitare all’acquisizione dei 24 CFU. Tale prospettiva appare oltremodo riduzionistica, rappresentando un evidente impoverimento del percorso formativo dell’insegnante con possibili ricadute negative, nel medio e lungo periodo, sull’intero sistema scolasti-co.
La CRUI, pertanto, ribadisce la propria disponibilità ad una più stretta collaborazione con il Miur sul tema della formazione iniziale degli insegnanti, in riferimento anche ad un possibile ripensamento del percorso dei 24 CFU ed alla progettazione del “percorso annuale di formazione iniziale e prova”, in fase di definizione mediante apposito decreto ministeriale.

La CRUI, inoltre, prende atto del fatto che durante il Question Time alla Camera dei Deputati del 10 luglio u.s., il Ministro Marco Bussetti ha annunciato la prossima approvazione del decreto di attivazione del Percorso Abilitante Speciale (PAS) 2019, già disciplinato dal DM 81 del 25 marzo 2013, dal D.D.G. n°58 del 25 luglio 2013, dal D.D. n°45 del 25 novembre 2013.

Pur non conoscendo ancora i dettagli del provvedimento e apprezzando lo sforzo del Ministero nel percorrere una strada che potrebbe contribuire ad alleggerire il precariato nel sistema scolastico, la CRUI esprime preoccupazione per le ricadute, in termini soprattutto organizzativi, trattandosi di attività formative erogate in presenza, che l’attivazione per l’a.a. 2019/2020 dei PAS potranno produrre sul sistema universitario, tenuto conto dell’elevato numero degli aventi diritto. 

La CRUI ribadisce la opportunità, e al contempo manifesta la disponibilità, che la scelta del Ministero relativamente ai PAS sia assunta nel pieno e responsabile coinvolgimento della CRUI medesima in quanto rappresentativa di quelle Istituzioni universitarie sulle quali dovrà ricadere l’onere della istituzione dei Percorsi abilitanti speciali, la cui ultima edizione risale all’a.a. 2014/2015.

Inoltre, con riferimento alle modifiche proposte dal D.Lgs. 66/2017 alla tabella della classe di laurea di Scienze della formazione primaria (LM-85 bis), la CRUI ritiene indispensabile che la revisione della tabella relativa al CdL magistrale a ciclo unico di Scienze della formazione primaria passi da una concertazione con il sistema universitario e ribadisce, dunque, la propria disponibilità ad interagire con il MIUR al fine di tracciare un percorso condiviso che possa essere funzionale alla caratterizzazione delle eventuali modifiche sulle reali esigenze dell’insegnante nella scuola primaria e dell’infanzia.

Infine, con riferimento alle numerose richieste degli "idonei TFA sostegno" e alle proposte di soluzione da esse suggerite, risulta impossibile – per ragioni normative e di sostenibilità – l’inserimento “di diritto” degli idonei nei corsi in svolgimento, ovvero la riserva agli iscritti di un corso ad hoc con partenza entro il 2019. Appare invece possibile, previa attenta e tempestiva azione di programmazione realizzata di concerto tra Miur e Università interessate nonché attraverso emanazione di apposito provvedimento ministeriale autorizzativo, estendere al prossimo ciclo quanto già previsto dalla normativa attualmente in vigore per il IV ciclo, ossia la possibilità di ammettere in soprannumero, al V ciclo, i candidati risultati idonei al IV ciclo, ciò mediante l’estensione al V ciclo degli effetti dell'art. 4, comma 4, lettera c., del DM n. 92/2019.”

Con riferimento alle Scuole di specializzazione di area sanitaria, l’Assemblea approva la seguente mozione da inviare al MIUR:
“La Conferenza dei Rettori delle Università italiane,
• vista la richiesta pervenuta dal Segretariato italiano giovani medici (SIGM);
• vista la nota direttoriale del 16.10.2017 “Indicazioni operative relative al trasferimento di specializzandi iscritti presso Scuole di Specializzazione di area medica non accreditate”;
• vista la nota direttoriale 27.09.2018 n.26853 “Indicazioni sull’obbligo di rotazione degli specializzandi nell’ambito della rete formative”;
• tenuto conto del decreto di accreditamento delle Scuole di Specializzazione di area medica del 3 luglio 2019;
• ritenuto fondamentale il miglioramento continuo della qualità del-la formazione specialistica di area medica e la necessaria trasparenza degli atti amministrativi,
all’unanimità ritiene necessario:
1. che venga reso pubblico dagli Atenei l’esito dell’accreditamento delle Scuole di Specializzazione;
2. un concreto impegno da parte dei Rettori affinché gli Atenei applichino quanto previsto dalla Nota direttoriale del 16/10/2017 “Indica-zioni operative relative al trasferimento di specializzandi iscritti presso Scuole di Specializzazione di area medica non accreditate”, al fine del rilascio dei nulla osta per trasferimenti, a qualsiasi anno di corso, sia in entrata che in uscita per le Scuole definitivamente non accreditate, anche per gli iscritti alle Scuole che per l’a.a. 2018/2019 non abbiano presentato richiesta di accreditamento;
3. che venga garantito, in ottemperanza alla nota direttoriale del 27/09/2018 n. 26853 “Indicazioni sull’obbligo di rotazione degli specializzandi nell’ambito della rete formativa”, il diritto ai medici in formazione specialistica di ruotare in maniera congrua all’interno delle reti formative”.
 

Read more...
Subscribe to this RSS feed

Log in