Seminario 18 e 19 aprile 2016

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Richieste gruppo di lavoro CRUI sulle questioni di genere

Il gruppo di lavoro sul BdG, costituito in seno al gruppo di lavoro CRUI sulle questioni di genere, ha elaborato le Linee guida per la realizzazione del Bilancio di Genere (BdG) all’interno degli Atenei italiani. Il gruppo di lavoro sul BdG si impegna a riunirsi, con cadenza periodica, per monitorare l’applicazione di tali Linee guida, per curarne l’aggiornamento, censire i BdG prodotti dagli Atenei ed effettuarne un’analisi comparativa. Tale iniziativa si inserisce all’interno delle azioni sulla parità di genere, promosse nell’ambito del Manifesto Da “Le Università per la Sostenibilità” a “La Sostenibilità nelle Università”, sottoscritto da tutti i rettori CRUI nel maggio del 2019.

Tanto premesso, il gruppo di lavoro CRUI sulle questioni di genere chiede che la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane si faccia promotrice, nelle sedi istituzionali competenti, delle seguenti richieste:
    
1. ai singoli Atenei:
- di adottare il BdG, secondo il modello predisposto nelle Linee guida, curandone l’integrazione nei documenti di governo e di bilancio dell’Ateneo;
- di sollecitare la costituzione di un apposito Ufficio statistiche, laddove non già esistente, che provveda al continuo monitoraggio e alla raccolta dei dati necessari alla redazione del BdG, in attuazione della Direttiva n. 2/2019 “Misure per promuovere le pari opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati Unici di Garanzia nelle amministrazioni pubbliche”;
- di sistematizzare i dati relativi al precariato della ricerca, che risultano tuttora estremamente frammentari e disorganici;
- di utilizzare l’analisi suggerita nel BdG sulla composizione di genere delle commissioni di concorso al fine di verificare il rispetto della normativa in materia (art. 57, co. 1, lett. a) d. lgs. 165/2001; Direttiva n.2/2019; ANAC, Aggiornamento 2017 al Piano Nazionale Anticorruzione);
    
2. al MIUR:
- di dare continuità, presso l’ufficio statistico del Ministero, al servizio di supporto nella raccolta dati che dia seguito, laddove possibile, alle richieste periodiche di integrazione inviate dal gruppo di lavoro sul BdG e altresì di sensibilizzare tutte le Direzioni Generali competenti ad accogliere e soddisfare le richieste di dati utili ai fini dell’elaborazione del BdG;
- di programmare meccanismi premiali (ad esempio, ai fini dell’assegnazione della quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario), in favore degli Atenei che adottino il BdG, integrandolo con la programmazione contabile e strategica di Ateneo, e si impegnino nella realizzazione dell’eguaglianza di genere;
- di utilizzare i dati raccolti nel BdG al fine di verificare il rispetto delle misure prescritte nel documento Indicazioni per azioni positive del Miur sui temi di genere nell’Università e nella ricerca (p. 7-12), in particolare:
a) l’equilibrio di genere nella composizione dei gruppi di ricerca;
b) il principio di parità di genere nella formazione dei panels di valutazione dei progetti di ricerca;
c) la formazione di commissari/e e valutatori/trici sulla problematica del genere nella ricerca;
d) la creazione di appositi repertori di esperti/e nella valutazione di genere;

    
3. all’ANVUR:
a) di introdurre specifici indicatori di genere per la valutazione degli Atenei, traendo spunto dagli indicatori presenti nel BdG;
b) di utilizzare il BdG al fine di declinare gli indicatori attualmente presenti nelle Linee guida ANVUR in ottica di genere, in modo tale da valorizzare le politiche di genere dell’Ateneo;
c) di includere tra i criteri di valutazione degli Atenei l’adozione del BdG, il rispetto degli obblighi legali in tema di pari opportunità, nonché l’adozione di ogni altra azione positiva diretta a promuovere l’eguaglianza di genere.
    
Direttiva n. 2/2019 “Misure per promuovere le pari opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati Unici di Garanzia nelle amministrazioni pubbliche”
http://www.funzionepubblica.gov.it
    
MIUR, Indicazioni per azioni positive del Miur sui temi di genere nell’Università e nella ricerca
https://www.miur.gov.it
    
ANAC, Aggiornamento 2017 al Piano Nazionale Anticorruzione
https://www.anticorruzione.it

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Mozione CRUI sulla formazione dei medici e Scuole di specializzazione di area medica

approvata all’unanimità dall’Assemblea Generale
Roma, 21 novembre 2019

La Conferenza dei Rettori delle Università italiane, riunitasi in Roma il 21 novembre 2019 visto il D.L. 402/2017 relativo alla definizione degli standard, dei requisiti e degli indicatori di attività formativa-assistenziale di area sanitaria ai sensi dell’art. 3, comma 3, del D.I. n. 68/2015; tenuto conto della necessità di garantire un adeguato numero di posti per le specializzazioni di area medica, ai fini della soddisfazione dei bisogni del SSN; tenuto conto che il processo di accreditamento definitivo e provvisorio delle Scuole consente oggi di garantire un potenziale formativo pari a circa 9.300 posti per gli specializzandi, che appare sufficiente per soddisfare progressivamente le necessità del SSN; tenuto conto altresì della necessità che tale potenziale formativo venga consolidato e stabilizzato in termini prospettici; chiede al Governo, ed al competente MIUR, di voler valutare le seguenti proposte, approvate all’unanimità dall’Assemblea della CRUI:

1. necessità di mantenere all’interno del sistema universitario la formazione specialistica dei medici, non essendo necessari canali alternativi;
2. impegno a garantire un numero di contratti di formazione specialistica, a partire dalla prossima assegnazione, che sia pari ad almeno 9.000, per ridurre progressivamente la carenza di Specialisti necessari alle esigenze del SSN, anche tramite l’attivazione di borse su fondi regionali.

Da parte sua, la CRUI impegna gli Atenei sede si Scuole di Specializzazione di Area Medica, tramite specifiche delibere dei propri organi accademici, ad attuare, all’interno delle Scuole di specializzazione istituite, la piena attivazione della rete formativa e l’utilizzazione degli ospedali del SSN in essa ricompresi, prevedendone la obbligatoria frequenza da parte dei medici in formazione in misura congrua rispetto al potenziale di attività messo a disposizione delle Scuole da parte degli ospedali.

Mozione inpdf

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Le università europee chiedono di aumentare il bilancio di Horizon Europe

horizont eurpe2020La CRUI ha sottoscritto, insieme a più di trecento altri firmatari, la petizione “Seize our common future”, che chiede alla Commissione Europea di elevare il budget destinato a istruzione, ricerca e innovazione, nonché di aumentare il bilancio di Horizon Europe per valorizzare soprattutto le eccellenze. La petizione è stata promossa da una quindicina di associazioni accademiche europee, tra cui l’EUA, la LERU, la rete UNICA, il gruppo Coimbra, la YERUN.

E’ rimasta aperta alla sottoscrizione da luglio a ottobre 2019 e ha ricevuto il sostegno di numerose organizzazioni sia a livello europeo, che in molti contesti nazionali. La campagna di sensibilizzazione proseguirà nei prossimi mesi: chi volesse essere informato può iscriversi sul sito della petizione (#EUInvestInKnowledge), oppure contattare l’EUA all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Le università europee chiedono di aumentare il bilancio di Horizon Europe

horizont eurpe2020
La CRUI ha sottoscritto, insieme a più di trecento altri firmatari, la petizione “Seize our common future”, che chiede alla Commissione Europea di elevare il budget destinato a istruzione, ricerca e innovazione, nonché di aumentare il bilancio di Horizon Europe per valorizzare soprattutto le eccellenze. La petizione è stata promossa da una quindicina di associazioni accademiche europee, tra cui l’EUA, la LERU, la rete UNICA, il gruppo Coimbra, la YERUN.

E’ rimasta aperta alla sottoscrizione da luglio a ottobre 2019 e ha ricevuto il sostegno di numerose organizzazioni sia a livello europeo, che in molti contesti nazionali. La campagna di sensibilizzazione proseguirà nei prossimi mesi: chi volesse essere informato può iscriversi sul sito della petizione (#EUInvestInKnowledge), oppure contattare l’EUA all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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