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100 borse per titolari di protezione internazionale: online la graduatoria

E’ pubblicata la graduatoria relativa al Bando per 100 borse di studio per studenti con protezione internazionale per l’accesso a corsi di laurea e dottorati di ricerca nell’a.a. 2017/18, promosso dal Ministero dell’Interno, in collaborazione con la CRUI e l’ANDISU. In graduatoria sono stati inseriti esclusivamente i candidati in possesso dei requisiti formali previsti dal bando.

Si ricorda ai candidati che la borsa sarà effettivamente assegnata solo a valle della regolare iscrizione al corso di studi prescelto. La graduatoria potrà scorrere in caso di mancata iscrizione dei candidati in posizione utile per l’attribuzione della borsa di studio.

GRADUATORIA DEI CANDIDATI AMMESSI

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The list of applicants admitted to the Call for application for 100 scholarships for students with international protection to enroll in Bachelor, Master degree and PhD programs in Italian Public Universities - A.Y. 2017/18 has been published. Only candidates who meet the formal requirements of the call are included in the list.

Remind that applicants will be awarded only after the regular enrollment to the chosen course. The list will be able to scroll if there are among the top 100 applicants who do not enroll at the University

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G7 UNIVERSITY - Manifesto di Udine - G7 Università

Il 29-30 giugno 150 esperti a lavoro su manifesto azioni futuro 

Manifesto di Udine - G7 Università* | The Udine G7 University Manifesto*
*Versione preliminare 30-6-2017 | Preliminary Draft 30-6-2017

deToni g7 university

(ANSA) - ROMA, 18 MAG - "Le università sono nate molto prima degli stati nazionali", ricordano i Rettori della Crui. E sono loro oggi, attraverso l'educazione e la formazione, il volano dello sviluppo sostenibile e della cittadinanza globale in ogni area del mondo. Per questo motivo il 29 e 30 giugno oltre 150 fra rettori, professori e studenti delle università dei Paesi del G7 si daranno appuntamento a Udine in occasione del "G7 University - University education for all. Actions for a sustainable future". L'iniziativa, che rientra nel festival italiano dei saperi e dell'alta formazione "Conoscenza in festa", è stata presentata oggi a Roma nella sede della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (Crui). L'incontro, ha spiegato il rettore dell'Università di Udine e segretario generale della Crui, Alberto De Toni, "è una grande occasione per fare dell'educazione lo strumento più potente per liberare le persone, liberare le società e costruire un futuro di pace ed equo". Quattro le grandi tematiche da affrontare: istruzione e sostenibilità; cittadinanza globale; università, cultura e società; università e sviluppo economico. Ne nascerà un manifesto, "un insieme di tesi, rivolto a tutte le università e ai ministri del mondo, per dire cosa possono e devono fare le università per costruire un futuro sostenibile". Nella città friulana arriveranno, i rappresentanti di 13 Università e 14 studenti dei Paesi del G7, 77 atenei italiani, 6 enti di ricerca, 31 organizzazioni e 30 esperti, che avranno il compito di elaborare. "E' prevista anche la partecipazione della ministra dell'Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli - ha concluso De Toni - e di esponenti dell'economia e della cultura". In un Paese come l'Italia, "notoriamente in ritardo rispetto agli altri" per numero di laureati, sottolinea il Rettore dell'Università di Trento, Paolo Collini, si aprirà il "pensatoio" mondiale per il futuro dei giovani, il loro diritto di accesso all'istruzione terziaria e, in sostanza, la loro partecipazione democratica alla vita politica, sociale ed economica. Si lavorerà sul tema della cittadinanza globale, che - auspica il rettore dell'Università di Pavia, Fabio Rugge - "può essere realizzata attraverso la mobilità degli studenti universitari da un paese all'altro", e sul tema dello sviluppo sostenibile, che deve essere promosso - raccomanda Angelo Riccaboni docente dell'Università di Siena - a livello sociale ed economico e non solo ambientale. Patner dell'iniziativa mondiale assieme alla Crui saranno, tra gli altri, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.

G7 atenei Udine: docente, lavorare su sostenibilità sociale

(ANSA) - ROMA, 18 MAG - Il sistema delle università "si sta molto impegnando" a promuovere attività formative per lo sviluppo sostenibile a livello ambientale "un po' meno a livello sociale". Lo ha osservato Angelo Riccaboni docente dell'Università di Siena, che al G7 University di Udine, il 29 e 30 giugno, coordinerà il tavolo di lavoro su "Università e sostenibilità". In vista dell'evento di Udine "abbiamo fatto un'analisi sulle università - ha detto Riccaboni durante la presentazione dell'iniziativa oggi alla Crui - e abbiamo scoperto che l'80% sta pianificando attività formative per promuovere lo sviluppo sostenibile e l'attuazione dell'agenda 2030. E' un dato confortante, è un dato a livello internazionale. Ma abbiamo scoperto che l'attività formativa è molto focalizzata sui temi del cambiamento climatico, energia ed energie rinnovabili. Il sistema si sta molto impegnando sulla parte ambientale, un po' meno sulla parte sociale". "Uno dei messaggi che vuole venire da Udine - ha concluso - è promuovere la formazione sulla parte sociale ed economica, integrando le parti ambientale, sociale ed economica. Se non si integrano, non riusciremo a ad attivare uno sviluppo che sia sostenibile". (ANSA).

G7 atenei Udine: Rettore, Italia in ritardo su numero laureati

(ANSA) - ROMA, 18 MAG - "L'Italia è notoriamente in ritardo rispetto agli altri paesi" per numero e percentuale di laureati, "è fanalino di coda anche in Europa". Lo ha affermato il Rettore dell'Università di Trento, Paolo Collini, che il 29 e 30 giugno parteciperà al G7 University di Udine e collaborerà al tavolo di lavoro su "Università e sviluppo economico" coordinato da Stefano Paleari. "Non c'è dubbio - ha aggiunto durante la presentazione, oggi a Roma, dell'iniziativa - che le condizioni economiche nel nostro Paese sono uno degli elementi di impedimento all'accesso alla formazione universitaria. Altro elemento che incide a livello di numero di laureati o di persone che accedono alla formazione di terzo livello è il fatto che in Italia non c'è una una formazione terziaria non universitaria. Altri paesi hanno invece una tradizione di formazione anche non accademica che è qualificata come formazione terziaria". (ANSA).

G7 atenei a Udine: De Toni (Crui), elaboreremo manifesto con azioni per futuro equo

(ANSA) - ROMA, 18 MAG - Università come volano dello sviluppo sostenibile e della cittadinanza globale in ogni area del mondo. Con questo obiettivo il 29 e 30 giugno oltre 150 fra rettori, professori e studenti delle università dei Paesi del G7 si incontreranno a Udine per partecipare al "G7 University - University education for all. Actions for a sustainable future". L'iniziativa, che rientra nel festival italiano dei saperi e dell'alta formazione "Conoscenza in festa", è stata presentata oggi a Roma nella sede della Conferenza dei Rettori delle Università italiane. All'incontro parteciperanno, tra gli altri, 13 Università e 14 studenti dei Paesi del G7, 77 atenei italiani, 6 enti di ricerca, 31 organizzazioni e 30 esperti. L'obiettivo, ha spiegato il Rettore di Udine e segretario generale della Crui, Alberto De Toni, è elaborare "un manifesto, un insieme di tesi, rivolto a tutte le università e ai ministri del mondo, per dire cosa possono e devono fare le università per costruire un futuro sostenibile". Alla stesura del manifesto contribuiranno 4 tavoli di lavoro su istruzione e sostenibilità; cittadinanza globale; università, cultura e società; università e sviluppo economico. "E' prevista anche la partecipazione della ministra dell'Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli - ha concluso De Toni - e di esponenti dell'economia e della cultura. E' una grande occasione per fare dell'educazione lo strumento più potente per liberare le persone, liberare le società e costruire un futuro di pace ed equo". (ANSA).

 

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Mozione CRUI sulle Scuole di Specializzazione di area sanitaria

  • preso atto dei contenuti del Decreto Interministeriale 4 febbraio 2015, n.68, recante il Riordino delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria,
  • presa conoscenza del Decreto Interministeriale in via di emanazione, che definisce gli standard dei requisiti minimi e degli indicatori delle Scuole di Specializzazione di area sanitaria,
  • avendo avuto notizia delle proposte di modifica delle modalità concorsuali per l’ammissione alle Scuole di Specializzazione con a) l’introduzione di una graduatoria unica; b) nuovi contenuti per la prova; c) l’attribuzione di un minor peso ai titoli ai fini del punteggio finale; d) l’aggregazione territoriale delle sedi per area geografica,

LA CONFERENZA DEI RETTORI

  • valuta con favore il lavoro svolto dal MIUR, dal Ministero della Salute e dall’Osservatorio Nazionale della Formazione Medica Specialistica verso il miglioramento continuo della qualità per raggiungere il necessario accreditamento e l’indispensabile certificazione del progetto formativo in termini di credibilità, affidabilità e adeguatezza dell’organizzazione (strutture, docenti, metodologie).
  • pur rilevando un’encomiabile volontà di semplificazione delle procedure concorsuali e di miglioramento degli aspetti logistici ed organizzativi dello svolgimento delle prove, rileva che l’introduzione della graduatoria unica e l’attribuzione di un minore valore ai titoli di carriera limita fortemente l’inclinazione dello specializzando verso la specialità, favorendo fenomeni di trasferimento da una sede ad un’altra, con gravi ripercussioni sulla qualità, sulla durata e sui costi della formazione. Nell’assicurare il massimo impegno da parte delle Università interessate ad attenersi a quanto riportato nella tempistica indicata dal Decreto Interministeriale,

la CRUI ritiene necessario

  • che venga concesso un tempo congruo (fino a un massimo di 2 anni) per l’adeguamento delle Scuole di Specializzazione ai livelli minimi di idoneità richiesti dal Decreto in questione sulla base della presentazione di un piano di adeguamento preparato dall’Ateneo;
  • che, nelle more dell’adeguamento, venga quindi concesso un accreditamento provvisorio;
  • che la piattaforma tecnologica per l’immissione dei dati predisposta dal MIUR risulti aperta per almeno un anno, onde consentire alle Università di soddisfare le condizioni richieste e produrre i relativi atti formali di impegno di tutti gli enti coinvolti nella formazione ed inseriti nella Rete Formativa;
  • che nelle procedure concorsuali venga inserito l’obbligo per il candidato di indicare un numero limitato di opzioni relative alle specialità (fino ad un massimo di tre nella stessa area di scelta);
  • che venga inserito il divieto per il candidato che accede alla scuola di specializzazione di partecipare al concorso nell’anno immediatamente successivo, ovvero prima di aver maturato l’accesso al terzo anno della scuola alla quale è iscritto; ciò allo scopo di evitare spreco di risorse e discontinuità del processo formativo.

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Scarica la Mozione CRUI in pdf

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Mozione CRUI sulle Scuole di Specializzazione di area sanitaria

  • preso atto dei contenuti del Decreto Interministeriale 4 febbraio 2015, n.68, recante il Riordino delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria,
  • presa conoscenza del Decreto Interministeriale in via di emanazione, che definisce gli standard dei requisiti minimi e degli indicatori delle Scuole di Specializzazione di area sanitaria,
  • avendo avuto notizia delle proposte di modifica delle modalità concorsuali per l’ammissione alle Scuole di Specializzazione con a) l’introduzione di una graduatoria unica; b) nuovi contenuti per la prova; c) l’attribuzione di un minor peso ai titoli ai fini del punteggio finale; d) l’aggregazione territoriale delle sedi per area geografica,

LA CONFERENZA DEI RETTORI

  • valuta con favore il lavoro svolto dal MIUR, dal Ministero della Salute e dall’Osservatorio Nazionale della Formazione Medica Specialistica verso il miglioramento continuo della qualità per raggiungere il necessario accreditamento e l’indispensabile certificazione del progetto formativo in termini di credibilità, affidabilità e adeguatezza dell’organizzazione (strutture, docenti, metodologie).
  • pur rilevando un’encomiabile volontà di semplificazione delle procedure concorsuali e di miglioramento degli aspetti logistici ed organizzativi dello svolgimento delle prove, rileva che l’introduzione della graduatoria unica e l’attribuzione di un minore valore ai titoli di carriera limita fortemente l’inclinazione dello specializzando verso la specialità, favorendo fenomeni di trasferimento da una sede ad un’altra, con gravi ripercussioni sulla qualità, sulla durata e sui costi della formazione. Nell’assicurare il massimo impegno da parte delle Università interessate ad attenersi a quanto riportato nella tempistica indicata dal Decreto Interministeriale,

la CRUI ritiene necessario

  • che venga concesso un tempo congruo (fino a un massimo di 2 anni) per l’adeguamento delle Scuole di Specializzazione ai livelli minimi di idoneità richiesti dal Decreto in questione sulla base della presentazione di un piano di adeguamento preparato dall’Ateneo;
  • che, nelle more dell’adeguamento, venga quindi concesso un accreditamento provvisorio;
  • che la piattaforma tecnologica per l’immissione dei dati predisposta dal MIUR risulti aperta per almeno un anno, onde consentire alle Università di soddisfare le condizioni richieste e produrre i relativi atti formali di impegno di tutti gli enti coinvolti nella formazione ed inseriti nella Rete Formativa;
  • che nelle procedure concorsuali venga inserito l’obbligo per il candidato di indicare un numero limitato di opzioni relative alle specialità (fino ad un massimo di tre nella stessa area di scelta);
  • che venga inserito il divieto per il candidato che accede alla scuola di specializzazione di partecipare al concorso nell’anno immediatamente successivo, ovvero prima di aver maturato l’accesso al terzo anno della scuola alla quale è iscritto; ciò allo scopo di evitare spreco di risorse e discontinuità del processo formativo.

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