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Resoconto 24 novembre 2016

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni informando che si sono insediati i seguenti nuovi Rettori, ai quali l’Assemblea formula calorose congratulazioni: Prof. Maurizio Tira (Università degli Studi di Brescia), Prof. Francesco Adornato (Università degli Studi di Macerata), Prof. Alberto Carotenuto (Università degli Studi di Napoli Parthenope), Prof. Paolo Maria Mancarella (Università degli studi di Pisa), Prof. Francesco Frati (Università degli Studi di Siena).


Presentazione del Protocollo di intesa tra la CRUI e il Dipartimento delle Informazioni della Sicurezza
Interviene alla seduta il Pref. Alessandro Pansa, Direttore Generale del Dipartimento delle Informazioni della Sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che illustra le linee guida e i contenuti del protocollo di intesa siglato tra la CRUI e il DIS. In particolare viene sottolineato il comune intento di sviluppare e consolidare congiuntamente iniziative di collaborazione, dando avvio alla promozione e realizzazione di progetti concernenti la conoscenza del sistema di informazione per la sicurezza, dei suoi compiti ed obiettivi, e di coordinare lo sviluppo in modo omogeneo ed integrato presso le università di iniziative di studio, approfondimento e ricerca concernenti la sicurezza nazionale.

Tra le principali azioni previste dal protocollo vanno segnalate:

  • l’individuazione di priorità per la formulazione e messa a punto di progetti aventi ad oggetto la conoscenza del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e le tematiche afferenti la sicurezza nazionale;
  • la partecipazione congiunta alla formulazione di proposte di studio e ricerca, da realizzarsi in ambito nazionale ed internazionale;
  • lo sviluppo di interventi congiunti di informazione, formazione professionale e alta formazione;
  • la ricognizione, analisi, impulso, sostegno e opportuno coordinamento delle azioni di collaborazione istituzionale realizzate in ambito locale tra DIS e Università;
  • l’organizzazione di conferenze, dibattiti e seminari nelle materie di comune interesse;
  • il bando di concorsi nelle materie afferenti la sicurezza nazionale;
  • iniziative concernenti il riconoscimento e la qualificazione degli insegnamenti in materia di sicurezza nazionale presso le università.

Accreditamento delle università nella piattaforma della card del docente scolastico
Intervengono alla seduta il Prof. Marco Mancini e la Dott.ssa Sabrina Bono del MIUR, per fare il punto relativamente all’accreditamento delle università nella piattaforma della card del docente scolastico. In particolare, la legge 107 del 13 luglio 2015, art.1 comma 121 prevede l’istituzione della carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, dell’importo nominale di euro 500 annui, spendibili per l’acquisto di beni o servizi appartenenti a diverse categorie, quali libri e testi, hardware e software, corsi di laurea, rappresentazioni teatrali e cinematografiche, ingresso a musei, corsi per l’attività di aggiornamento e qualificazione delle competenze professionali. Al riguardo il MIUR ha provveduto a mettere in campo tutte le azioni utili a realizzare un’applicazione web per la carta predetta.

Attualmente è in corso di perfezionamento il DPCM attuativo della normativa succitata: quindi dal 30 novembre p.v., per l’anno scolastico 2016-2017, i docenti avranno a disposizione l’applicazione web “Carta del Docente”, disponibile all’indirizzo web cartadeldocente.istruzione.it, mediante la quale sarà possibile effettuare acquisti presso i soli esercenti ed enti accreditati a vendere i beni e servizi appartenenti alle categorie previste dalla norma.

Si segnala che tra i servizi acquistabili con la carta docente figurano l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, ovvero a corsi post lauream o a master universitari, nonché l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il MIUR. Pertanto, tenuto conto che sulla base di quanto previsto dall’articolo 1 comma 5 della Direttiva di accreditamento degli enti di formazione n.170/2016, le Università e i Consorzi universitari e interuniversitari rappresentano enti qualificati per la formazione del personale docente, si intende rappresentare agli Atenei l’iniziativa in parola che riguarderà una platea di ben 750.000 docenti, che potranno liberamente utilizzare la carta del docente anche per l’acquisto di servizi erogati da codesti Atenei.

Per poter aderire all’iniziativa “Carta del Docente” è necessario che gli Atenei a partire dal 28 novembre si registrino tempestivamente sul sito cartadeldocente.istruzione.it nell’area esercenti, accedendo attraverso le proprie credenziali Fisconline o Entratel di accreditamento ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, confermando le informazioni presenti a sistema e successivamente accettando la normativa di riferimento (art.1, comma 121, L.107/2015) relativa ai beni e ai servizi vendibili ai docenti.

Pertanto, tenuto conto che lo sviluppo professionale continuo dei docenti, come ribadito nel Piano Nazionale per la formazione 2016-2019, rappresenta uno dei pilastri individuati dal MIUR per il miglioramento e l’innovazione del sistema scolastico, si auspica una significativa adesione all’iniziativa da parte delle università.

Proposte di collaborazione tra CRUI e CISIA
Interviene alla seduta il Prof. Andrea Stella, Presidente del CISIA (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso), il quale illustra alla Giunta alcune proposte di collaborazione relativamente alla gestione dei test di accesso ai corsi di laurea.

Richiesta di adesione alla CRUI del Gran Sasso Science Institute
L’Assemblea approva all’unanimità la richiesta di adesione alla CRUI, in qualità di socio aggregato, del Gran Sasso Science Institute.

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Lauree professionali: la soddisfazione della CRUI

Lo scorso 12 dicembre è stato firmato il “decreto AVA” che fissa i criteri di accreditamento dei corsi di laurea e che, tra le altre novità, istituisce in via sperimentale corsi di laurea maggiormente orientati all’apprendimento “on the job”: le lauree professionali.

Il decreto stabilisce in maniera puntuale i criteri che le università saranno chiamate a osservare:
• Ogni ateneo può proporre al massimo un corso di laurea per anno accademico
• Il progetto formativo va sviluppato attraverso convenzioni con imprese, associazioni o ordini professionali qualificati che assicurano almeno 50 CFU e non più di 60 CFU in attività di tirocinio curriculare
• A ogni corso di studio possono accedere un massimo di 50 studenti
• Entro un anno dalla laurea almeno l'80% degli studenti deve aver trovato un impiego. Pena il mancato accreditamento del corso per l'a.a. 2021/2022.

Nella seduta del 21 dicembre scorso l’Assemblea della CRUI, che ha contribuito alla definizione dei percorsi, ha rinnovato il proprio apprezzamento per l’avvio delle lauree professionali.
“Si tratta di un passo nella giusta direzione,” ha detto Gaetano Manfredi, Presidente della CRUI. “L’Università e il mondo del lavoro collaborano ormai da decenni per garantire lo sviluppo culturale economico e sociale del Paese. Gli studenti chiedono sempre più attività di tirocinio curriculare e occasioni di formazione meno teorica.

Da ora in poi esiste un quadro di riferimento che fa sì che la collaborazione fra atenei e tessuto produttivo non sia demandata solo all’iniziativa dei singoli e al lavoro certosino sul territorio. Da ora in poi esistono parametri condivisi che aiuteranno anche studenti e famiglie nella scelta del corso di studi. Si tratta di una sperimentazione che andrà monitorata, analizzata e valutata con serietà e trasparenza.”

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Premio Rita Levi Montalcini per la Cooperazione Scientifica tra Italia e Israele

La Commissione di Selezione mista, istituita ai sensi dell’art. 4 del Bando emanato da MAECI, Fondazione CRUI e MIUR per l’assegnazione del Premio bi-nazionale intitolato “Premio Rita Levi Montalcini per la cooperazione scientifica tra Italia e Israele” (edizione 2018), ha valutato positivamente la candidatura per il progetto:

- “Advanced Novel Analytical Methods for Faster Forensic and Medical Analysis”, presentato Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Chimica, sotto la supervisione della Prof. Luigi Falciola, da realizzare in collaborazione con il Prof. Ovadia Lev, della Hebrew University of Jerusalem (Israel)

Il Premio Rita Levi Montalcini per l’anno 2018 viene pertanto attribuito al Prof. Ovadia Lev.

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Progetto DOI

Responsabile scientifico: prof. Roberto Delle Donne (Napoli Federico II)

La CRUI ha aderito al Consorzio internazionale DataCite per l’attribuzione del DOI non commerciale alle pubblicazioni ad accesso aperto.

DataCite è un’organizzazione non profit che ha tra i propri obiettivi quelli di facilitare l’accesso ai dati della ricerca su Internet, aumentare la loro legittimazione tra i contributi di ricerca, supportare l’archiviazione di dati che possano essere verificati e riutilizzati a scopo di ricerca. DataCite è costituita da un “Managing Agent” (la German National Library of Science and Technology) e da numerosi “Members and Associate Members”, presenti in tutto il mondo; l’Italia è rappresentata dalla CRUI (http://datacite.org/members).

Possono fare richiesta di aderire al progetto DOI della CRUI gli atenei italiani e i centri di ricerca che pubblicano riviste elettroniche, libri, banche dati e tesi di dottorato, ad accesso aperto; con l’accettazione della richiesta, ciascun ente sarà abilitato a gestire come “Data Center” autonomo l’assegnazione di un numero illimitato di DOI.

Il DOI potrà essere assegnato dalle istituzioni aderenti esclusivamente agli oggetti digitali pubblicati ad accesso aperto. Per evitare duplicazioni nelle assegnazioni del DOI si raccomanda di attribuirlo soltanto a prodotti pubblicati dall’istituzione stessa come publisher oppure co-publisher.

Ciascuna istituzione si impegnerà a compilare, per ogni DOI assegnato, i relativi metadati, secondo lo schema fissato da DATACITE (http://schema.datacite.org). A tal fine sarà possibile avvalersi dei plugin per OJS, D-Space ed EPrints.

Per informazioni rivolgersi a:
Francesca Rossi (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

La composizione del prefisso DOI
Ciascun Data Center, oltre ad accettare i principi stabiliti dal consorzio DATACITE nel proprio statuto (http://www.datacite.org/docs/datacite-statutes-final.pdf), per l’attribuzione del DOI ai diversi oggetti digitali sarà chiamato ad osservare le seguenti regole di composizione dell’identificativo:

1.      Riviste elettroniche:
–         • prefisso assegnato dalla CRUI
–         • prima parte del suffisso costituito dall’ISSN del periodico preceduto da /
–         • seconda parte del suffisso identificativo del singolo contributo interno alla rivista preceduto da /

        Esempio:
        Alma Poloni, Il comune di popolo e le sue istituzioni tra Due e Trecento. Alcune riflessioni a partire dalla storiografia dell’ultimo quindicennio, pubblicato in “Reti Medievali Rivista”, 13/1 (2012), ha il seguente DOI: 10.6092/1593-        2214/352

2.      Libri elettronici:
        • prefisso assegnato dalla CRUI
        • suffisso costituito dall’ISBN a 13 cifre del volume preceduto da /
      
        Esempio:
        Libri elettronici. Pratiche della didattica e della ricerca, a cura di Roberto Delle Donne, Napoli, Università degli Studi di Napoli Federico II - ClioPress, 2004, ha il seguente DOI: 10.6092/978-88-88904-07-7.

3.      Banche dati, tesi di dottorato, altre tipologie di prodotti:
        • prefisso assegnato dalla CRUI
        • prima parte del suffisso costituito dall’identificativo dell’ente preceduto da /
        • seconda parte del suffisso identificativo del nome del servizio (base URL) preceduto da /
        • terza parte del suffisso identificativo del singolo oggetto digitale preceduto da /

        Esempio:
        Elena Bianchini, L’istituto della riabilitazione tra cancellazione del reato e riparazione alla vittima: la sua applicazione nelle realtà europee italiana e belga, Bologna 2012 (tesi di dottorato), ha il seguente DOI: 10.6092/unibo/amsdottorato/4453


L’attribuzione del DOI
La CRUI auspica che i DOI siano assegnati a oggetti digitali che rispettino i seguenti standard minimi di qualità.

1. Riviste
   • composizione internazionale dei comitati/consigli scientifici, come richiesto dalle principali banche dati;
   • peer review da parte di almeno due esperti della disciplina, secondo la modalità del “doppio cieco”; l’effettivo utilizzo di tale procedura va certificato con idonea documentazione;
   • rispetto della periodicità della pubblicazione (trimestrale, quadrimestrale, semestrale o annuale);
   • pubblicazione in ogni numero di almeno un contributo in lingua diversa dall’italiano;
   • interfaccia e metadati (titolo, abstract, parole chiave e altri campi del Dublin Core) anche in lingua diversa dall’italiano (in inglese);
   • adozione di un codice etico delle pubblicazioni;
   • presenza in biblioteche e in banche dati internazionali (indizio di qualità a posteriori).

2. Collane di monografie
   • composizione internazionale dei comitati/consigli scientifici;
   • peer review da parte di almeno due esperti della disciplina, secondo la modalità del “doppio cieco”; l’effettivo utilizzo di tale procedura va certificato con idonea documentazione;
   • almeno nel caso di volumi miscellanei, pubblicazione anche di contributi in lingua diversa da quella italiana;
   • interfaccia e metadati (titolo, abstract, parole chiave e altri campi del Dublin Core) anche in lingua diversa dall’italiano (in inglese);
   • adozione di un codice etico delle pubblicazioni;
   • presenza in biblioteche e in banche dati internazionali (indizio di qualità a posteriori).

3. Dataset
   • composizione internazionale dei comitati/consigli scientifici;
   • peer review per il finanziamento da parte di enti italiani e/o stranieri della sua realizzazione;
   • interfaccia e metadati (titolo, abstract, parole chiave e altri campi del Dublin Core) anche in lingua diversa dall’italiano (in inglese).
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