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Università: oltre 79.000 gli iscritti alle prove di ammissione per Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina veterinaria

Ieri la chiusura delle candidature per l’accesso programmato al prossimo anno accademico. Dal 13 al 22 aprile la prima sessione dei nuovi test TOLC
Roma, 4 aprile 2023 - Sono 79.356 gli iscritti alle prove nazionali di ammissione ai percorsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina veterinaria in lingua italiana. Il termine per accedere alle iscrizioni per il prossimo anno accademico - il 2023-2024 - è scaduto ieri, 3 aprile 2023. Lo comunicano congiuntamente il Ministero dell’Università e della Ricerca e la CRUI (la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane).

Analizzando il dato di genere, sul totale degli iscritti, le donne sono circa il 70 per cento (55.441) rispetto al 30 per cento degli uomini (23.915).
Per la prima volta le selezioni avverranno a seguito del superamento della prova d’esame TOLC (Test OnLine CISIA). Un test ripetibile, aperto alle studentesse e agli studenti iscritti all’ultimo e penultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado.

Per Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria gli iscritti in totale sono 72.450. Gli studenti candidati dell’ultimo anno delle secondarie sono 27.625. Mentre 16.192 sono i ragazzi del quarto anno. Sono invece 28.633 gli aspiranti medici già in possesso di un diploma di scuola o di un titolo di laurea o iscritti ad altri percorsi di studio. Gli iscritti totali per Medicina veterinaria sono 6.906: 2.684 e 935 sono rispettivamente gli iscritti al quinto e quarto anno delle secondarie e 3.287 i ragazzi già diplomati o iscritti ad altri percorsi o già con una laurea.

Dal 13 al 22 aprile è fissata la prima finestra di prove TOLC per il 2023.

 

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Webinar "I Dottorati innovativi: importante occasione di collaborazione tra ricerca e industria"

Banner1260x400Webinar 3 aprile 2023

Il webinar, organizzato da Confindustria, in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane, si propone di fornire agli interessati informazioni chiare sul meccanismo dei dottorati innovativi con le imprese promossi nell’ambito del PNRR: illustrando la misura, le modalità di adesione, le tempistiche, le procedure operative più funzionali, gli sviluppi e le opportunità. 

Il PNRR, accogliendo la proposta di Confindustria, ha posto come uno dei pilastri dell’attività su R&S&I i dottorati innovativi (internazionali, intersettoriali e interdisciplinari) che puntano a una migliore integrazione della ricerca con i bisogni del sistema produttivo nazionale e con i contesti internazionali

La Missione 4, Componente 2, Investimento 3.3 del PNRR prevede, infatti, l’introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese che cofinanziano le borse al 50% e promuove l’assunzione di ricercatori da parte delle stesse.

Con il D.M. 117 del 2 marzo 2023 è partito, per l’anno accademico 2023/2024, il nuovo bando per 13.292 borse di dottorati innovativi (delle quali il 40% - 5.317- destinate alle Università con sede nel Mezzogiorno) aperti alle imprese, il cui scopo è formare figure dotate di competenze di ricerca scientifica avanzata e professionalità di alto livello.

Si tratta di azioni su cui lavorano insieme università (statali e non) e imprese, con l’obiettivo di rendere lo strumento del dottorato coerente con le reali esigenze dell’impresa - facilitando l’inserimento di risorse qualificate nelle imprese - e di favorire anche attraverso i dottorati la collaborazione tra sistema pubblico di ricerca e imprese.

Il dottorato innovativo vede le imprese protagoniste, perché nasce da un loro progetto/bisogno di innovazione e prevede che il dottorato sia inserito su un progetto reale di ricerca di interesse per l’impresa. E’ una grande opportunità per rafforzare la capacità del Paese di vincere  le sfide globali che ci attendono.

 

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