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Resoconto del 18 febbraio 2016

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni informando che il Ministro Giannini ha dato la sua disponibilità ad intervenire alla prossima seduta dell’Assemblea in programma nel mese di marzo, per esaminare le principali tematiche attualmente in discussione riguardanti il sistema universitario.

Documento della CRUI in vista della giornata del 21 marzo 
Dopo Il Presidente ricorda che l’Assemblea, nella seduta straordinaria dello scorso 3 febbraio, ha preso un importante impegno con gli italiani. Al fine di ribadire l’importanza degli atenei per lo sviluppo sociale, civile ed economico delle nostre comunità è stato scritto a chiare lettere che il 21 di marzo “in ogni sede delle università italiane, statali e non statali, si terranno incontri e dibattiti pubblici per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione per il futuro del Paese. Verranno discusse e raccolte idee e proposte da consegnare al Governo in un documento di sintesi unitario redatto dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI)”.

In quest’ottica tutti i Rettori hanno un ruolo fondamentale per la riuscita di un’impresa che li vede protagonisti del tentativo di modificare la percezione che la gente, dall’operaio al decisore, ha della missione e del lavoro delle università.
Il tempo è poco ed è necessario che le università si attivino rapidamente. Il Rettore De Toni sta seguendo il coordinamento della giornata in prima persona, ma c’è bisogno dell’apporto di tutti i Rettori per le seguenti questioni:
a) è stato chiesto il nome di un referente di ateneo che possa operativamente fare da punto di contatto con la CRUI, per quanto riguarda organizzazione e comunicazione dell’evento. Alcuni atenei ancora non hanno risposto. È necessario avere questo contatto entro il 1 marzo.
b) Ogni università dovrebbe organizzare un evento che abbia visibilità e spessore e che affronti i temi di cui sopra. Ogni Rettore è quindi invitato a trasmettere alla CRUI, entro il 1 marzo, titolo e programma di massima dell’evento organizzato dal proprio ateneo (tenendo conto che sarebbe opportuno che da qualche parte venisse riportata anche la dicitura “Per una nuova primavera delle Università”, al fine di dare omogeneità al profilo nazionale dell’iniziativa).

Questo servirà anche a costruire un “calendario” dei vari eventi, da rendere visibile.
c) Le comunità accademiche non sono ancora informate di queste iniziative. Ogni Rettore è quindi invitato ad utilizzare il comunicato predisposto dalla CRUI come base di partenza per diffondere la notizia attraverso gli strumenti di comunicazione interna degli atenei.
d) A supporto dell’intervento di ciascun Rettore la CRUI invierà, per tramite del referente individuato: un breve video introduttivo, pensato per far leva sulle emozioni dei presenti; una serie di infografiche da utilizzare come slide di presentazione o come strumento di comunicazione on e off line; il documento politico che si sta elaborando sulla base delle indicazioni emerse in Assemblea.

Bilancio di previsione CRUI per il 2016 
Il Segretario Generale illustra il bilancio di previsione CRUI per il 2016, corredato dall’apposita relazione tecnica, che viene approvato all’unanimità dall’Assemblea.

Varie, eventuali e sopraggiunte 
Il Presidente riferisce che il prossimo 11 marzo si terrà presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa al Prof. Stefano Paleari, alla quale sono invitati a partecipare tutti i Rettori.

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Mozione approvata dall’Assemblea CRUI del 17 marzo 2016

La CRUI,

• preso atto dei contenuti del DM 4 febbraio 2015, n.68, recante il Riordino delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria, ed in particolare l’art.1, comma 3, che prevede che “con successivo provvedimento, da emanarsi entro e non oltre 60 gg, saranno individuate le scuole di specializzazione di area sanitaria ad accesso misto, nonché gli ordinamenti didattici destinati ai soggetti in possesso di titolo di studio diverso dalla laurea magistrale in medicina e chirurgia”,

• preso atto che il medesimo Decreto reca gli ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione che consentono l’accesso a laureati magistrali in farmacia e fisica,

• valutato che il DL 30 Dicembre 1992, n. 502 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della Legge 23 Ottobre 1992, n. 421), nel comma 3, articolo 15 del Titolo V, dispone l’obbligatorietà del possesso del titolo di specializzazione anche per i laureati “non medici”, tra i requisiti indispensabili per la partecipazione ai concorsi per i ruoli dirigenziali del Sistema Sanitario Nazionale, nonché per l’accesso al lavoro nelle strutture private accreditate, e che pertanto all’Università compete l’onere di rendere disponibile tale livello di formazione a tutti gli aventi diritto,

• considerato che la Legge n. 401/2000 art. 8, comma 1 prevedeva che “Il numero di laureati appartenenti alle categorie dei veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi iscrivibili alle scuole di specializzazione post-laurea è determinato ogni tre anni secondo le medesime modalità previste per i medici dall’articolo 35 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, ferma restando la rilevazione annuale del fabbisogno anche ai fini della ripartizione annuale delle borse di studio nell’ambito delle risorse già previste”,

• valutato che la Sentenza della Sezione VI del Consiglio di Stato n. 6037 del 17 dicembre 2013 seguita da Giudizio di ottemperanza, ha obbligato le Università del Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Marche e Trentino a riaprire i bandi per le scuole di specializzazione, bloccati da oltre cinque anni, per i laureati non medici,

• avuto riguardo al fatto che i bandi per le scuole di specializzazione per i laureati non medici sono ormai bloccati in tutto il Paese da ormai due anni, sia nelle more della emanazione del citato decreto ex art.1 c.3 del D.M. 4 febbraio 2015, n.68, sia in base alla considerazione dei ricorsi presentati da specializzandi che hanno richiesto di vedere riconosciuto il trattamento economico attribuito ai medici per la frequenza dei corsi di specializzazione,

• considerato che i ricorsi presentati da ormai diversi anni non hanno mai avuto conclusione positiva per i ricorrenti, ma anzi i tribunali li hanno sin ad oggi rigettati sulla base della normativa vigente che obbliga a conferire il trattamento economico ai soli laureati in medicina e chirurgia,

• preso atto che per effetto del blocco dei bandi ormai migliaia di laureati magistrali sono stati posti nella condizione di non poter entrare nei percorsi di formazione specialistica, con ciò ledendo un fondamentale diritto costituzionale, di fronte a tale scenario, non può esimersi dall’esprimere la propria più viva preoccupazione per le ricadute gravissime che la situazione che si è determinata sta provocando su migliaia di laureati magistrali che vedono leso un fondamentale diritto alla formazione, nonché sui danni che si stanno determinando per il Servizio Sanitario Nazionale, che vede rarefarsi figure professionali essenziali per l’assistenza e per la ricerca in campo biomedico, per le discipline di patologia e biochimica clinica, genetica umana, microbiologia e virologia, scienze dell’alimentazione, epidemiologia, farmacia, fisica medica, veterinaria, odontoiatria, etc., rendendo prospetticamente impossibile il turn over di figure professionali essenziali per il sistema nel suo complesso;

La CRUI ritiene che tale situazione richieda interventi immediati che prendano atto, nell’attuale fase economica del Paese, dell’impossibilità di procedere al riconoscimento del trattamento di borsa di studio già previsto per i laureati in medicina e chirurgia anche per biologi, chimici, fisici, farmacisti, psicologi, odontoiatri e veterinari, e che pertanto vadano ricercate con massima urgenza soluzioni alternative che prevedano un regime diverso per l’erogazione della formazione specialistica ai laureati diversi da quelli in medicina e chirurgia;

La CRUI considera opportuno ricercare una soluzione che, rimuovendo nella attuale fase la problematica connessa alla rivendicazione, connessa ai citati ricorsi giurisdizionali, di trattamento economico , sia altresì necessario non procedere per almeno cinque anni accademici alla determinazione dei fabbisogni di specializzandi per tali categorie e ciò a seguito del blocco formativo poliennale che ha impedito che migliaia di laureati magistrali potessero concorrere a tale modalità di formazione universitaria;

La CRUI, alla luce di quanto esposto, ritiene necessario richiedere al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, di procedere, nelle more di un più complessivo riordino della materia in un mutato quadro di risorse economiche, a conseguire l’immediata l’abrogazione dell’art. 8, comma 1, della Legge n. 401/2000, con ciò rimuovendo le cause che sono alla base del blocco dei bandi di formazione specialistica per i laureati magistrali non medici che ne hanno inalienabile diritto, e consentendo l’immediata promulgazione dei bandi stessi, anche superando la determinazione dei fabbisogni formativi prevista dalla medesima norma;

La CRUI infine, avuto riguardo al fatto che i contenziosi posti in essere non hanno prodotto alcun effetto, ma anzi hanno determinato solo sentenze che hanno negato il trattamento economico a fronte del vigente contesto normativo, nelle more dell’attuazione dell’intervento legislativo indicato, ritiene essenziale che si prevenga allo sblocco dell’attuale situazione procedendo, subito dopo la pubblicazione del decreto relativo agli ordinamenti didattici, all’avvio dei bandi di accesso alle scuole secondo le modalità procedurali previgenti ovvero procedendo a concorsi di ammissione per scuola di specialità.

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Università della Calabria

De Marco Carlo
Responsabile Amministrativo
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Giacomantonio Roberto
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Manfredi Paola
Responsabile servizio Counselling
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Tel. 0984/494953-0984/493613

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