LA NUOVA PRIMAVERA DELLA LUMSA

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Progetto ORIENTAZIONE: per agevolare il passaggio scuola-università

26 aprile, 11:30 - 13.00, incontro di presentazione delle funzionalità del sistema che permetterà agli atenei di entrare in contatto con le scuole.
 
 

 
Durante l’evento sono stati ripercorsi anche aspirazioni e genesi del progetto nato dalla collaborazione tra il CISIA, i 9 Progetti Nazionali del Piano Lauree Scientifiche (PLS) e 5 progetti a forte vocazione nazionale nell’ambito dei Piani per l’Orientamento e il Tutorato (POT).
 
All’incontro, presieduto da Giovanni Betta, coordinatore della commissione didattica della CRUI, oltre ad Andrea Stella, Presidente di CISIA (soggetto attuatore e co-promotore di ORIENTAZIONE), hanno partecipato:
 
Ugo Cosentino, coordinatore nazionale PLS Chimica, Università di Milano Bicocca
Bianca Maria Lombardo, coordinatrice nazionale del PLS di Biologia e Biotecnologie, Università di Catania
Piero Salatino, coordinatore nazionale POT Ingegneria, Università di Napoli Federico II
Laura Rizzi, coordinatrice nazionale POT Economia [progetto PAEC ] e Delegata ai servizi di orientamento e tutorato dell’Università di Udine

L’incontro è organizzato dalla CRUI nell’ambito delle iniziative di sintesi e coordinamento delle varie reti universitarie.
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Tirocini MAECI-MUR-CRUI - Un’occasione di crescita umana e professionale

Stefano Salmaso, (Vice Capo Missione, Capo della Cancelleria Consolare – ex tirocinante MAECI-MUR-CRUI a Detroit)

“L’esperienza è stata importantissima. Ora vi parlo dall’Ambasciata di Copenaghen, il che significa che il tirocinio è stato fondamentale per decidere di affrontare il temibile concorso diplomatico.” Stefano Salmaso, (Vice Capo Missione, Capo della Cancelleria Consolare – ex tirocinante MAECI-MUR-CRUI a Detroit).

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Bielorussia. Stop alle violenze contro le università. L’appello di Scholars at Risk

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A otto mesi esatti dalle elezioni presidenziali tenutesi in Bielorussia che hanno visto la contestata riconferma del presidente Lukashenko alla guida del paese, la sezione italiana di Scholars At Risk (SAR Italia), in accordo con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), ha firmato una lettera di petizione indirizzata alla presidenza bielorussa per esprimere la più profonda preoccupazione circa gli attacchi nei confronti della comunità accademica nel paese.

Secondo diverse fonti internazionali, dopo le elezioni dell’Agosto 2020 la Bielorussia è stata attraversata da numerose manifestazioni pacifiche volte a chiedere l’avvio di un reale processo di democratizzazione del paese; manifestazioni che sono state represse con violenza dalle autorità bielorusse. Tali proteste hanno visto una grande partecipazione di accademici e studenti universitari, molti dei quali sono stati successivamente fermati, soggetti a detenzione, perseguiti penalmente, licenziati ed espulsi dalle università. I diritti di libertà di espressione, associazione e assemblea - formalmente protetti dalla Costituzione Bielorussa, e nello specifico dagli Articoli 8, 33, 35 e 36 - sono stati violati. Tali attacchi contro le comunità universitarie sono inoltre incompatibili con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Convenzione internazionale sui diritti civili e politici. 

Alla luce di questi fatti, SAR Italia chiede alla presidenza bielorussa il rilascio immediato di studenti e docenti universitari, prigionieri politici, giornalisti e attivisti arrestati per aver esercitato i loro diritti alla libertà di espressione e di associazione, e la fine delle violenze nei confronti dei manifestanti. 

L’iniziativa di questa lettera di petizione è nata dalla comune volontà degli atenei di SAR Italia di proteggere e promuovere la libertà accademica in quanto valore fondamentale delle istituzioni universitarie.  L’attento monitoraggio della grave situazione in Bielorussia da parte della rete SAR Italia è supportato dall’Associazione Supolka, una delle voci principali della comunità studentesca bielorussa in Italia, che si è mobilitata fin da subito a sostegno delle proteste pacifiche nel paese. La petizione rientra in una serie di iniziative congiunte tra queste realtà nel contesto italiano. 
In occasione della ricorrenza, il 9 aprile l’Associazione dei Bielorussi in Italia - Supolka - in collaborazione con SAR Italia e l’Università di Padova, organizza un seminario pubblico dal titolo Bielorussia a 8 mesi dalle elezioni: la libertà accademica nel mirino del regime, con l’obiettivo di favorire un dibattito aperto sulla situazione della comunità universitaria nel paese. All'evento parteciperanno studiosi bielorussi ed italiani, esperti di politica e diritti umani in Bielorussia e nel contesto dei paesi dell'ex-Unione Sovietica. 

È possibile seguire l’evento, in diretta Facebook, al seguente link: https://bit.ly/3wJ3kUC

Per il coordinamento di Scholars at Risk Italia:
Francesca Helm, University of Padova. Co-chair, Scholars at Risk Italy;
Claudia Padovani, University of Padova. Co-chair, Scholars at Risk Italy and SAR European Advocacy Committee for Academic Freedom;
Ester Gallo, University of Trento. Co-chair, Scholars at Risk Italy and SAR International Advisory Committee. 

Per Informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Nasce la Fondazione per la Formazione Universitaria a orientamento professionale

Università e imprese insieme per la crescita:
nasce la Fondazione per la Formazione Universitaria a orientamento professionale


Atenei e reti industriali del territorio emiliano-romagnolo uniscono le forze per progettare e promuovere nuove lauree ad orientamento professionale, con l’obiettivo di formare personale altamente qualificato e specializzato nei diversi settori dell’ecosistema produttivo.

Bologna, 8 aprile 2021. Nasce la Fondazione per la Formazione Universitaria a orientamento professionale (FUP): un partenariato pubblico-privato che connette mondo universitario e reti industriali del territorio emiliano-romagnolo per la progettazione, la promozione e la gestione delle nuove lauree ad orientamento professionale.

Università di Bologna, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, Politecnico di Milano – Polo territoriale di Piacenza e Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Piacenza sono i soci fondatori universitari, a cui si affiancano Confindustria Emilia Centro, Confindustria Piacenza, Confindustria Romagna, Unione Parmense degli Industriali, Unindustria Reggio Emilia e l’Associazione Scuola Politecnica ITS Emilia-Romagna.

Le lauree ad orientamento professionale sono corsi di studio triennali fortemente incentrati sulla formazione tecnica, pensati per formare personale altamente qualificato e specializzato nei diversi settori dell’ecosistema produttivo e garantire così il continuo sviluppo del sistema Paese. Non a caso, la collaborazione tra università ed attori del territorio per lo sviluppo della formazione professionalizzante è uno dei punti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), attualmente in fase di elaborazione da parte del Governo, che definisce le linee guida per l’utilizzo dei fondi europei Next Generation EU.

Aumentare l’offerta di percorsi di laurea professionalizzanti è infatti fondamentale per far crescere il numero di laureati in Italia, in particolare nel comparto tecnico: un dato che oggi vede il nostro paese al 27,6%, molto al di sotto della media europea (41,6%). Con questo obiettivo, è quindi importante fare sistema su base regionale, con un progetto di ampio respiro che permette di raggiungere numeri consistenti.

La nascita della Fondazione per la Formazione Universitaria a orientamento professionale permetterà quindi di ampliare l’offerta di questo tipo di corsi di studio, anche in una logica intrateneo, che saranno sviluppati in stretta connessione con il sistema produttivo del territorio.

In questo modo gli studenti potranno acquisire una preparazione universitaria di alto livello tecnico e scientifico, anche grazie alla possibilità di realizzare parte delle attività formative direttamente all’interno delle aziende. La Fondazione provvederà infatti alla gestione delle attività formative integrative, dei laboratori e dei tirocini, e sosterrà azioni e servizi per l’orientamento, il diritto allo studio e per l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro. La partecipazione della Scuola Politecnica ITS Emilia-Romagna fungerà inoltre da raccordo e permetterà di favorire azioni condivise di orientamento nell’accesso, con l’obiettivo di incrementare il numero complessivo dei giovani con specializzazione tecnica, scientifica e professionale e di favorire la continuità dei percorsi di ciascuno.

"In Italia la percentuale dei laureati nel settore giovanile è tra le più basse in Europa: invertire questa tendenza, in particolare per i laureati nel comparto tecnico, è fondamentale per accelerare lo sviluppo del paese", dichiara Francesco Ubertini, rettore dell'Università di Bologna. "La nascita della Fondazione FUP è un passo importante in questa direzione: con questa iniziativa diamo vita ad una stretta sinergia tra università e mondo delle imprese, estesa su larga scala nel territorio emiliano-romagnolo, che ci permetterà di ampliare l'offerta di lauree ad orientamento professionale, garantendo agli studenti percorsi formativi di alto livello".

“Sono molto contento della nascita di questa Fondazione. Quando, nel 2019, abbiamo inserito tra i progetti di mandato la proposta di nuove lauree professionalizzanti in sinergia con gli ITS lo abbiamo fatto per dare un contributo concreto al mismatch delle competenze e rispondere alle reali esigenze delle imprese. Oggi sono dunque molto soddisfatto perché, in sinergia con gli Atenei, i colleghi delle altre territoriali, e  l’Associazione Scuola Politecnica ITS dell’Emilia-Romagna, abbiamo ben superato l’obiettivo,  dando vita a un progetto di respiro regionale, segnale di grande coesione in questo momento, che dà il giusto risalto al nostro territorio manifatturiero, alla sua identità unica e alla sua capacità di connessione e messa in rete con il resto del mondo”, dichiara il presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi.
 
“Siamo davvero orgogliosi di far parte di questo progetto perché è un'integrazione dell'offerta formativa molto attesa, che risponde a un bisogno avvertito da tempo dalle imprese, e per questo avrà prospettive certamente positive - afferma il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli - peraltro, il territorio romagnolo è tra i primi a esserne interessati: avremo infatti un corso in meccatronica con sede nel lughese e uno in informatica, nel cesenate". 

“Quello siglato oggi è un accordo storico, il primo in Italia, modello di una nuova alleanza tra sistema della formazione e università per una nuova buona occupazione – dichiarano gli assessori regionali all’Università, Paola Salomoni, e alla Formazione e allo Sviluppo, Vincenzo Colla-. È un’operazione che si inserisce nel Next Generation EU, in coerenza con il Patto per il Lavoro e per il Clima, per rafforzare le opportunità per i ragazzi. La Regione Emilia-Romagna ringrazia gli atenei, l’Associazione delle Fondazioni ITS regionali e Confindustria. Una collaborazione che permetterà di ampliare i due segmenti dell’offerta professionalizzante per rispondere alle diverse aspettative e attitudini dei giovani, favorendo il successo formativo di tutti, anche valorizzando le possibili passerelle, per corrispondere ai diversi fabbisogni formativi e professionali delle nostre filiere produttive e dei servizi. Per l’anno formativo 2021/2022 come Regione, con un investimento complessivo di 10,5 milioni, portiamo l’offerta di percorsi ITS da 27 a 34, coinvolgendo circa 900 giovani. E con il Governo stiamo dialogando, nell’ambito del Next Generation EU, su come investire nelle competenze tecniche e scientifiche per progettare nuovi corsi per le filiere strategiche del Paese, come quelle del digitale e della green economy”. 

 

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