Resoconto del 21 giugno 2018
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Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, riferendo di aver recentemente incontrato la Sen. Elena Cattaneo che ha mostrato interesse a presentare alla CRUI un progetto “Nature Italy”, con l’obiettivo di realizzare un portale sulla ricerca dedicato all’Italia. Dopo una breve discussione si conviene di invitare la Sen. Cattaneo ad una prossima Assemblea della CRUI per illustrare il progetto.
Situazione legislativa e provvedimenti in corso - Con riferimento al recente insediamento del nuovo Governo e del nuovo Ministro dell’Università, il Presidente e l’Assemblea auspicano che il MIUR possa rapidamente predisporre lo schema di decreto di assegnazione del Fondo di Finanziamento Ordinario delle università, per permettere agli atenei un’adeguata gestione dei propri bilanci.
Corsi in lingua inglese - Il Presidente porta all’attenzione dell’Assemblea, che lo approva, il seguente testo approvato dalla Giunta, da inviare al MIUR:
“L’offerta didattica in lingua inglese degli Atenei risponde ad esigenze concrete del sistema paese. Essa rappresenta un fattore determinante per l’attrattività degli studenti stranieri che costituisce un fattore di competitività degli Atenei italiani. Analogamente l’offerta didattica in inglese garantisce una opportunità agli studenti che attraverso l’apprendimento vogliono prepararsi ad un ambiente di lavoro internazionale che richiede la perfetta padronanza delle lingue. Per questo motivo nel rispetto della sentenza riteniamo fondamentale privilegiare la libertà di scelta dei nostri studenti.
In tale logica l’interpretazione della sentenza può essere declinata nel-le modalità seguenti per rispettare i principi costituzionali richiamati in termini di accesso allo studio, di autonomia delle istituzioni universitarie e di principio di libertà di scelta dello studente del proprio autonomo percorso universitario nonché dell’interesse pubblico regolato dai principi di efficacia, efficienza ed economicità.
In primo luogo, va prevista l’attivazione obbligatoria, nell’ambito di ogni classe di laurea, di un corso di studio triennale e, là ove previsto, a ciclo unico interamente in lingua italiana. In presenza di questo corso attivato, ogni altro corso triennale o a ciclo unico erogato in lingua inglese, nell’ambito della stessa classe, potrà mutuare insegnamenti di base, caratterizzanti ed a scelta dal corso in lingua italiana.
In alternativa, nell’àmbito del corso di studio impartito in lingua inglese, potrà essere attivato un curriculum erogato interamente in italiano. Sulla base di questa offerta formativa, ogni studente, nell’ambito della propria autonoma scelta, potrà sempre seguire un corso triennale o a ciclo unico che non sia interamente erogato in lingua inglese, così co-me previsto dalla Consulta delle leggi. Tale obbligo non dovrà essere rispettato dagli Atenei che in sede istitutiva e, dunque, per decreto so-no obbligati alla sola offerta in lingua straniera.
Considerata la moltiplicazione degli insegnamenti curriculari, sarà necessario tener conto di questa offerta obbligatoria e aggiuntiva in italiano con opportune deroghe al D.M. 987/2016 e ss.mm.ii. nella valutazione degli obblighi di sostenibilità e nella definizione dei requisiti di laurea internazionale per evitare contrazioni nell’offerta formativa degli Atenei.
In secondo luogo, per quanto riguarda la laurea magistrale che presenta maggiori specificità disciplinari che ne possono motivare la prevalente erogazione in lingua straniera, deve essere prevista la possibilità per ogni corso di laurea magistrale in lingua straniera di consentire allo studente l’opportunità di accedere, nell’ambito di un congruo numero di insegnamenti a scelta (minimo tre), ad insegnamenti in lingua italiana. Questi insegnamenti potranno essere individuati nell’ambito dell’offerta formativa presente in Ateneo e/o nell’ambito di specifici insegnamenti attivati ad hoc e/o nell’ambito eventualmente di insegnamenti erogati da altri Atenei che siano accessibili liberamente dallo studente mediante apposite convenzioni stipulate con gli Atenei stessi, convenzioni che siano volte ad agevolarne la frequenza da parte degli studenti. In base a questa offerta ogni studente, nell’ambito della propria autonoma scelta, potrà sempre seguire un corso magistrale non interamente erogato in lingua inglese.
In base all’organizzazione didattica qui delineata, la generale offerta formativa dell’Ateneo darà l’opportunità ad ogni studente di seguire un corso di laurea non interamente erogato in inglese, contemperando i principi richiamati dalla Corte e le esigenze di internazionalizzazione dell’offerta formativa nonché di rispetto di un’equilibrata offerta formativa. Ogni singolo studente, attraverso la sua libera scelta, raggiungerà l’equilibrio tra le diverse istanze che meglio si adatta alle proprie esigenze ed alle proprie prospettive formative e lavorative.”
Bilancio d’esercizio CRUI 2017 - Il Segretario Generale illustra il bilancio d’esercizio CRUI 2017 - corredato dalla relazione sulla gestione – che viene approvato all’unanimità dall’Assemblea.
Varie, eventuali e sopraggiunte - Il Rettore Rugge ricorda che nel corso delle ultime Assemblee della CRUI si è convenuto che la Conferenza dia vita a una sua unità per la promozione all’estero del sistema della formazione superiore italiana: l’unità “CRUI International”. Questa organizzazione e il suo assetto sono intesi come preparatori dell’Agenzia più volte preconizzata nei documenti strategici sia del MAECI che della CRUI stessa. Si ritiene infatti che sia urgente costituire un soggetto inclusivo di MAECI, MIUR, CRUI e altre istituzioni che promuova adeguatamente il sistema della formazione superiore e della ricerca italiana.
Per permettere a “CRUI International” di agire efficacemente occorrerà che la CRUI possa dotarla di personale dedicato. Questo potrà eventualmente essere collegato e supportato da personale amministrativo messo a disposizione dagli atenei. Oltre al fundraising, le università potranno essere chiamate a partecipare, di volta in volta, alle spese delle azioni deliberate dalla Conferenza.
È bene precisare che, costituendo una propria unità dedicata, la CRUI si propone di esprimere in modo autorevole il proprio avviso su questa come sulle altre materie che riguardano il mondo universitario. Ritiene inoltre di dovere realizzare (in dialogo e collaborazione con altri soggetti) azioni necessarie e non da altri intraprese. Insomma, l’internazionalizzazione degli atenei è ambito di cui questi devono essere protagonisti, parlando sul punto con una propria voce, che impegni i suoi associati e come tale sia ascoltata dagli interlocutori.