Resoconto del 18 aprile 2019
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Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, riferendo che lo scorso 11 aprile, in occasione della Conferenza Annuale dell'European University Association tenutasi presso l'Università La Sorbona di Parigi, è stato eletto nel Board dell’EUA il Rettore Ubertini, al quale l’Assemblea formula calorose felicitazioni.
Situazione legislativa e provvedimenti in corso - Con riferimento alla formazione iniziale degli insegnanti, l’Assemblea approva la seguente mozione da inviare al MIUR:
“Il comma 792 dell’art. 1 della Legge 145/2018 (Legge di bilancio 2019) ha introdotto significative modifiche al decreto legislativo 59/2017 che disciplina la formazione iniziale degli insegnanti. In breve, si passa dal sistema FIT (Formazione Iniziale e Tirocinio) di durata triennale ad un “percorso annuale di formazione iniziale e prova” al quale seguirebbe, previa positiva valutazione, la conferma in ruolo. Mentre il FIT prevedeva la partecipazione attiva dell’Università – in sinergia con il mondo scolastico - nella preparazione del futuro insegnante, tutto ciò risulta completamente cancellato dalle recenti modifiche introdotte nel D.lgs. 59/2017. Resta di competenza del settore universitario l’erogazione dei soli 24 CFU, propedeutici al concorso abilitante, che tuttavia configurano un percorso del tutto insufficiente in quanto inizialmente concepiti come segmento iniziale di un percorso da sviluppare nell’arco del triennio (FIT).
Le attuali modifiche normative hanno quindi ridimensionato fortemente il ruolo dell’Università nella formazione iniziale degli insegnanti, delegando principalmente al sistema scolastico tale compito e annullando di fatto un’esperienza pluridecennale compiuta dal sistema universitario in questo ambito. Tutto ciò sembra poter avvenire nonostante la rilevanza sociale del tema e le importanti ricadute che esso ha per la crescita culturale delle future generazioni. Tuttavia, l’Università deve porsi come il luogo elettivo nell’ambito del quale sviluppare una riflessione metodologica sul profilo professionale dell’insegnante e sulle competenze ad esso associate.
Allo stato attuale sarebbe opportuno intervenire almeno su due livelli. Il primo, a medio termine, deve portare ad una riflessione complessiva sul profilo professionale del futuro insegnante, calibrando opportuna-mente le attività formative di natura disciplinare, pedagogica e metodo-logico-didattica, partendo dalla considerazione che per ottenere un in-segnante realmente preparato non sono sufficienti gli attuali corsi di studio né i soli 24 CFU. La sfida di natura culturale e sociale è talmente alta da rendere necessaria una definizione del profilo dell’insegnante sulla base delle effettive competenze richieste dalla delicatezza della professione svolta.
Il secondo livello, a brevissimo termine, richiede un intervento immediato per riconfigurare l’attuale percorso dei 24 CFU che è attualmente disciplinato dal DM 616/2017 ma richiede, per quanto sopra detto, un radicale ripensamento in funzione dei diversi obiettivi.
Parimenti importante è la progettazione del “percorso annuale di formazione iniziale e prova”, in fase di definizione mediante apposito decreto ministeriale, con il quale, almeno nell’immediato, si potrebbe tentare di porre rimedio alle illustrate criticità.
La CRUI manifesta sin da ora la propria disponibilità ad una più stretta collaborazione con codesto Ministero sul tema della formazione iniziale degli insegnanti considerate le importanti e delicate ricadute di natura sociale ed educativa per le future generazioni.”
Varie, eventuali e sopraggiunte - Il Rettore Zara riferisce che la Commissione Didattica della CRUI nella riunione dello scorso 17 aprile ha approvato un documento riguardante “Le possibili tipologie di corsi di studio internazionali”, che verrà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea nella seduta del prossimo 16 maggio.