Resoconto del 18 aprile 2024

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Studiare in carcere: Protocollo DAP- Conferenza Poli Universitari

prinacnuppaccordoUn confronto permanente per garantire a detenuti e persone in condizione di limitazione della libertà personale la fruizione di un miglior diritto agli studi universitari. È quanto prevede il Protocollo d’intesa sottoscritto oggi dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Francesco Basentini e dal Presidente della Conferenza Nazionale Universitaria Poli Penitenziari (CNUPP) Franco Prina.

L’accordo punta a regolare in maniera più omogenea i rapporti fra Provveditorati dell’Amministrazione Penitenziaria e istituti da un lato e singoli Atenei dall’altro. Per far questo, viene istituito un tavolo di confronto, composto da referenti del DAP e rappresentanti della CNUPP, che permetta un dialogo costruttivo e costante fra le parti.

Il tavolo elaborerà linee guida e schemi di convenzioni per disciplinare uniformemente i rapporti fra i due enti, convocherà riunioni su specifiche tematiche per migliorare l’esercizio del diritto al proseguimento degli studi universitari e si occuperà di sviluppare iniziative e programmi di collaborazione anche per il personale dell’Amministrazione e a livello territoriale. Saranno inoltre organizzati dibattiti e incontri pubblici finalizzati a sensibilizzare la società sull’importanza di garantire il diritto allo studio universitario in favore delle persone detenute, nonché progetti di ricerca universitaria su tematiche di interesse comune.

La Conferenza rappresenta gli Atenei italiani che operano attualmente in 75 istituti penitenziari italiani per garantire ai detenuti presenti il diritto agli studi universitari. Ottocento circa sono stati nell’anno accademico 2018/2019 gli studenti iscritti alle 27 Università italiane sede di Polo Universitario Penitenziario: di questi, 743 sono detenuti (223 dei quali in regime di alta sicurezza o sottoposti al 41bis) e 53 in esecuzione penale esterna.

Alla firma del Protocollo, insieme al Presidente Prina dell’Università di Torino, erano presenti altri quattro componenti del Consiglio CNUPP: Marella Santangelo, dell’Università Federico II di Napoli; Francesca Vianello, dell’Università di Padova; Andrea Borghini, dell’Università di Pisa; ed Emmanuele Farris, dell’Università di Sassari.

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AGID e CRUI firmano un protocollo per adottare la cultura dell'innovazione

digitaltrasformationcruiagid“La transizione digitale è uno di quei passaggi epocali che si possono solo subire o accompagnare con convinzione – ha dichiarato Gaetano Manfredi, Presidente della CRUI – Attraverso la firma di questo protocollo il sistema universitario si impegna a sostenere la transizione digitale con convinzione, investendoci le proprie competenze. Ciò nell’ottica di lavorare di concerto con AgID a un piano di migrazione dell’università che tenga conto delle specificità del comparto in materia di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico. Una volta realizzati a pieno, tanto il protocollo, quanto il Piano triennale in cui esso si inserisce, rappresentano un momento fondamentale per rafforzare la competitività del Paese.”

Rafforzare le competenze manageriali e digitali dei dirigenti, dei dipendenti pubblici e anche delle imprese attraverso percorsi formativi, seminari, conferenze, scuole di formazione e metodologie condivise.

Questi gli obiettivi del Protocollo tra AgID (Agenzia per l’Italia digitale) e CRUI (Conferenza Rettori delle Università Italiane).

Le azioni saranno rivolte in prima battuta agli uffici responsabili per la transizione al digitale, strutture su cui si fa perno per accelerare la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione e del Paese.

Si parte con un percorso formativo specificamente rivolto ai dirigenti pubblici e ai funzionari degli uffici responsabili per la transizione al digitale delle PA per trasferire nella macchina pubblica la cultura del Project Management e le metodologie comuni per la progettazione di servizi a misura di utenti e imprese. Si prosegue con la definizione di percorsi formativi (corsi di laurea, master e corsi di specializzazione) per il rafforzamento delle competenze digitali e manageriali del personale delle università e delle PA italiane.

Il protocollo d’intesa è una delle leve per dare attuazione al nuovo Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-21. Diffondere e rafforzare le conoscenze necessarie alla trasformazione digitale ha anche l’obiettivo di invertire la tendenza che vede l’Italia agli ultimi posti in Europa per competenze digitali e per colmare il divario digitale tra territori e di genere, così come segnalato nell’Indice DESI. Per questo le azioni previste dal Protocollo comprendono anche iniziative formative mirate a favorire la parità di genere e l’inclusione sui temi del digitale.

“Gli sforzi di introdurre il digitale nella PA non hanno determinato un uniforme miglioramento nell’offerta dei servizi a cittadini ed imprese perché non preceduti da una analisi dei processi e non accompagnati da una diffusa cultura digitale, da un cambio organizzativo e dal disboscamento normativo. La pubblica amministrazione si cambia dal suo interno. Si cambia grazie all’azione di persone a cui sono stati forniti strumenti e leve. La debolezza di competenze digitali e di Project Management nelle PA/Enti deve essere strutturalmente colmata. Le competenze che mancano  non si svilupperanno da sole” - ha dichiarato Teresa Alvaro, Direttore generale di AgID –  “La collaborazione con la CRUI è strategica per diffondere il bagaglio di competenze necessarie all’attuazione dei progetti di semplificazione e digitalizzazione e punta a conferire centralità agli uffici responsabili per la transizione al digitale all’interno delle pubbliche amministrazioni italiane”.

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Pietrabissa Riccardo - Rettore Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia

Riccardo Pietrabissa (1956) è Professore Ordinario di Bioingegneria Industriale dal 2001 e Rettore della Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia dal 2019.

Laureato in Ingegneria Meccanica all’Università di Pisa (1981), Dottore di Ricerca in Bioingegneria (1987), ha svolto attività di ricerca e di didattica nel settore dei biomateriali, della biomeccanica e della progettazione di sistemi medici impiantabili. Ha pubblicato oltre 90 articoli su rivista e tre libri.

Dal 1990 al 2019 è stato docente al Politecnico di Milano dove ha fondato il Laboratorio di Meccanica delle Strutture Biologiche (LaBS) nel 2000, l’ufficio brevetti e l’ufficio di trasferimento tecnologico (2002), è stato Prorettore Vicario al Polo di Lecco (2005-2010) dove ha realizzato il centro di ricerca Campus Point e dato avvio alla realizzazione del Campus Universitario.

Al CNR è stato Direttore del Dipartimento ICT e del Dipartimento Sistemi di Produzione (2011-2012), membro e successivamente Vice Presidente del Consiglio Scientifico.

Ha contribuito alla fondazione di Netval (2002), Associazione delle Università e degli Enti di Ricerca per la valorizzazione della ricerca di cui è stato Presidente fino al 2013.  Dal 2016 è Presidente della Fondazione Eucentre di Pavia.

Altri ruoli e informazioni:

· (2003-05)  Membro del Consiglio Direttivo di IMT Istituto di Alti Studi, Lucca
· (2006-07)  Membro del Comitato Interno di Valutazione di Area Science Park, Trieste
· (2010-16)  Presidente del Gruppo Nazionale di Bioingegneria
· (2011-19)  Membro del Comitato Tecnico Scientifico del Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica, Pavia
· (2012-13)  Membro del Nucleo di Valutazione dell’Università degli Studi di Brescia
· (2012-19)  Membro del Comitato Tecnico Scientifico del Consorzio CETMA, Brindisi
· (2013-17)  Presidente del Consiglio Tecnico Scientifico di Area Science Park, Trieste
· (2013-19)  Membro del Nucleo di Valutazione dell’Università di Milano Bicocca
· (2014-18)  Rappresentante designato dal MIUR nel Consiglio Direttivo, Consorzio Interuniversitario Istituto Nazionale di Biosistemi e Biostrutture
· (2018-19)  Membro del Consiglio Direttivo, Associazione Italiana per la Ricerca Industriale
· (2013-16)  Direttore Scientifico, Centro Servizi Multisettoriale e Tecnologico, Brescia
· (2015-16)  Delegato del Rettore per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico, Università di Brescia
· (2017-…)  Membro del Gruppo di Lavoro “Terza missione e impatto sociale” dell’ANVUR
· (2010-14)  Advisor Scientifico, The European House-Ambrosetti su temi di innovazione
· (2004-19)  Membro dei Consigli di Amministrazione di Italcert srl, Quantica Sgr, Genport Srl, Consorzio Milano Ricerche, Fondazione Lorenzini, Fondazione Inphotec
· (2009)  Vincitore del Bridge Award, premio destinato a chi in Europa ha promosso il trasferimento tecnologico e la cultura dell’innovazione
· (2016)  Vincitore della prima edizione del Research Transfer Award

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Bilancio di Genere

Il 19 settembre 2019, il Gruppo CRUI per il Bilancio di Genere ha presentato alla Conferenza dei Rettori le Linee guida per il Bilancio di Genere negli Atenei italiani.

Il Bilancio di Genere è un documento che, da un lato, fotografa la distribuzione di genere delle diverse componenti all’interno dell’Università nonché la partecipazione di donne e uomini negli organi di gestione dell’Ateneo e, dall’altro, monitora le azioni dell’Ateneo a favore dell’eguaglianza di genere, e valuta l’impatto di queste e delle politiche dell’Ateneo, compresi gli impegni economici-finanziari, su donne e uomini. 

Il Bilancio di Genere è dunque uno strumento essenziale per realizzare l’eguaglianza di genere nelle Università e per integrare la prospettiva di genere in tutte le politiche dell’Ateneo. L’importanza di portare la questione di genere al centro dell’attenzione degli Atenei, è evidente se si considera che in Italia, le donne rappresentano solo il 20 % dei professori ordinari e, tra i Rettori italiani, solo il 7% sono donne. Le forbici che descrivono le carriere di donne e uomini all’interno degli Atenei provano inoltre il c.d. fenomeno del “tubo che perde”: al progredire della carriera universitaria, il numero di donne diminuisce e l’Università perde le relative risorse. La diseguaglianza di genere causa dunque un problema di perdita di capacità e cattivo utilizzo di risorse pubbliche.

La CRUI ha da tempo intrapreso un percorso a favore della tutela dell’eguaglianza tra donne e uomini nelle Università e ha assunto un impegno preciso per implementare e monitorare la diffusione e l’utilizzo del Bilancio di Genere quale strumento fondamentale per inserire la parità di genere nella più ampia strategia di sviluppo degli Atenei. A tal fine, ha dato mandato a un Gruppo di lavoro di esperte di elaborare le linee guida e la metodologia per realizzare il Bilancio di Genere delle Università e facilitare, così, una sua capillare diffusione tra gli Atenei italiani.

Il volume presentato illustrata  nel dettaglio il processo di redazione  del Bilancio di Genere - dalla costituzione del gruppo di lavoro, sino alla diffusione degli esiti del Bilancio di Genere - qual è il suo contenuto - mediante la individuazione di ambiti e fenomeni da analizzare con l’identificazione dei corrispondenti indicatori e delle relative rappresentazioni - e come il Bilancio di Genere debba essere adoperato come strumento di governance dell’Ateneo,  attraverso l’integrazione con i principali documenti di programmazione e rendicontazione,  al fine di promuovere l’eguaglianza sostanziale all’interno degli Atenei.

Il Gruppo CRUI per il Bilancio di Genere ha redatto le Linee guida per il Bilancio di Genere negli Atenei italiani. Il Bilancio di Genere (BdG) è uno strumento essenziale per promuovere l’eguaglianza di genere nelle Università e per integrare la prospettiva di genere in tutte le politiche dell’Ateneo.

  • Linee guida per il Bilancio di Genere negli Atenei italiani
    a cura del Gruppo CRUI per il Bilancio di Genere (settembre 2019)
    email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Addendum alle linee guida: Il processo del Bilancio di Genere e le indicazioni europee sul Gender Equality Plan

 

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